Up MONTE MASONI E CIMA VENINA

Domenica 3 Luglio 2011. Fausto, Sonia, Cinzia e il sottoscritto arrivano ai Piani di Scalvino e il tempo è scaduto, la valle Brembana si biforca: "Allora ragazzi dobbiamo decidere, dove si và?" L'idea originaria di Fausto, propostami nei giorni precedenti, era quella di un giro in zona Rifugio Longo, a cui avevo aggiunto " Si potrebbe salire al Masoni ". "E perchè no..?", fa lui. Quindi se Masoni doveva essere, Masoni sarà: per fortuna siamo arrivati molto presto a Carona, il cammino e il dislivello sono di tutto rispetto. Via perciò verso il Longo, passando dalla consueta scorciatoia del Baitone, per poi sorvolare il sempre bellissimo Lago Cavasabbia. Più o meno un chilometro prima del rifugio abbandoniamo la sterrata per incamminarci a sinistra sul sentiero CAI 254 che si inerpica fino al Passo di Venina. Ampi zig-zag tagliano i ripidi fianchi della montagna, rivelando così l'antica natura militare del sentiero: L'unico strappetto arriva appena oltrepassata la decrepita baita Masoni, dove la mulattiera si perde nel pascolo, occhio a non perdere la traccia. Poi si riadagia sulla consueta pendenza bonaria e senza eccessiva fatica prendiamo quota lentamente ma costantemente. Essendo l'unico del gruppo già salito al Masoni, propongo di toccare anche la Cima Venina e confabulo con Fausto sul fatto che ne vale la pena: mi sbilancio un po' lodando il panorama che si gode da lassù. Ma già adesso, lungo la salita, il colpo d'occhio sulla zona del Calvi è fantastico..!! Saliamo, saliamo e ormai lo spartiacque è imminente, il sentiero si abbassa verso destra per scendere al Passo di Venina: abbandoniamo la mulattiera per salire dritti alla vicinissima cresta. Ecco che appare il panorama valtellinese: la Valle di Venina col lago omonimo strappano esclamazioni di meraviglia e raffiche di foto! Ci avviamo così a sinistra sull'ampia e mai pericolosa cresta, per poi infilarci sul sentierino che taglia in piano le curiose pietraie che caratterizzano le dorsali della zona. Appena finito il primo macereto lo abbandoniamo per salire dritti a destra all'evidente e vicinissima Cima di Venina, attrezzata con omino. Partono elogi sperticati al bellissimo blu del sottostante Lago di Publino. Ridendo e scherzando siamo scollinati oltre quota 2600, davvero facilissimo arrivare quassù..!! Ormai il Masoni svetta dirimpetto: scendiamo l'ampia e caratteristica pietraia variopinta ancora parzialmente innevata, per la gioia del sottoscritto che non si lascia scappare l'occasione di divertirsi un mondo! Ci attardiamo a fare foto e Fausto parte in quarta, il Masoni lo chiama: non resta a questo punto che risalire il ripido e largo pendio davanti a noi. Non esiste una traccia precisa, si sale tra insoliti sassi neri come il catrame: dieci minuti dopo lui arriviamo in vetta anche noi. Fausto ci accoglie con entusiastiche frasi: chissà chi, chissà perchè gli avevano parlato del Masoni come una montagna di serie B, e invece....Ostrega: che panorami..!!! Nemmeno io me li ricordavo così superlativi..!! Considerazione personale e opinabile: panorami migliori del vicino, blasonatissimo e affollato Corno Stella. Siamo direttamente affacciati sui laghi della Val Sambuzza e verso nord si distende una fetta immensa di Alpi Retiche. Il meteo è da cartolina: incredibile constatare come una montagna tanto facile da salire sia praticamente deserta, ci siamo solo noi quattro..!! Quattro anime entusiaste di questa grande montagna chiamata Masoni, ampia e pianeggiante vetta dalle due cime: la piccola croce di legno della punta ovest benedice il nostro pranzo. Cento metri più in là, l'omino della punta est ci dischiude quello che personalmente considero un autentico capolavoro: il panorama sulla vallata del Calvi. Semplicemente eccezionale..!! Mi metto a contare con Fausto tutti i laghi che riusciamo a vedere dall'omino: ben nove! Che si vanno ad aggiungere a quelli ammirati dalla croce! Beh...Per essere una montagna di serie B non c'è davvero male..!! A Fausto quella B è andata un po' di traverso, non riesce a spiegarsela! Ed inspiegabile è constatare che non esiste nessun cartello che indichi quasta stupenda vetta, ne tantomeno la Cima di Venina..!! Laggiù, sulla sterrata del Longo ci sono un cartello e un sasso con scritto solamente Passo Venina, 254. Il Masoni è Top Secret, la massa tira dritto. Il Masoni è uno splendido segreto custodito da una vallata da fiaba: per cento che salgono al rifugio uno solo viene quassù.... Ops...Forse ho svelato un segreto! Ma ne valeva la pena, Pardon...

01 Baitone....
02 Lago Cavasabbia.
03 Giglio Martagone.
04 Baita Masoni
05 Gruppo del Cabianca - Valrossa.
06 Nigritella
07 Arrivano i Diavoli....
08 Profili quasi gemelli....
09 Spartiacque....
10 Valle di Venina e lago omonimo.
11 Cuscini fioriti....
12 Farfallina in rosa....
13 Cima di Venina. Panorama verso il Lago di Venina e il Bernina.
14 Cima di Venina. Panorama sul Lago di Publino e sul Disgrazia.
15 Lago di Publino.
16 Cima di Venina. Panorama verso i Diavoli....
17 Cima di Venina
18 Masoni, panorama ovest sulla....
19 Alta Valle Sambuzza
20 Panorama Nord-Ovest
21 Verso il Pizzo Zerna....
22 Panorama Nord, verso....
23 Lago di Publino, Monte Disgrazia e....
24 Gruppo del  Bernina
25 Panorama Est....
26 Versanti nord del Coca e del Redorta.
27 Diavolo di Tenda e Diavolino.
28 Diavolone...
29 In ammirazione....
30 Presolana.
31 La larga dorsale tra Venina e Masoni
32 E adesso andiamo all'omino della punta est...
33 Dall'omino del Masoni....
34 Zona Diavoli - Grabiasca....
35 Zona del Cabianca - Valrossa....
36 Ammirando e scendendo...
37 Ultimo saluto al Diavolo...
38 Monte Aga
39 Girate per di quà, ne vale la pena!

Immagini totali: 39 | Ultimo aggiornamento: 12/07/11 21.22 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto