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Mercoledì 24 Novembre 2010.
Ecco una bella camminata ad anello che Piero, Piercesare e Augusta ( con Batida ), il sottoscritto e Carlo si sono goduti in una splendida giornata valdimagnina.
Raggiunta Fuipiano e percorsa via Milano fino alla sua sommità, parcheggiamo davanti il bacino dell'acquedotto. Pochi posti disponibili.
Ci incamminiamo sulla stradina: si alza dolcemente tra bosco e ampie radure, aperte sul bel panorama della valle e del Resegone.
Ad un primo bivio teniamo la sinistra, sfioriamo un grazioso stagno recintato e approdiamo poco più sù al cospetto di un bel nucleo rurale: Piazza.
E' da un po' che una spolverata di neve ci fa compagnia, ora lo spessore si fa più deciso.
Sul lungo diagonale che la stradina disegna salendo verso sinistra ne troviamo a sufficienza per inventarci il primo pupazzo della stagione.
In cima alla salita, regolare e mai troppo ripida, ci attende una prima panoramicissima baita accompagnata da un piccolo stagno.
Svoltiamo a destra e la stradina raggiunge una grande baita, colonia privata, posta immediatamente sotto la vetta dello Zuc di Valbona.
Ringraziamo chi nei giorni scorsi ci ha preceduto: seguiamo le loro orme, affondate in 40-50 cm. di neve fresca, che si inoltrano sul sentiero tradizionale del versante nord.
Con breve fatica siamo alla elaborata croce della vetta, custode di un grandioso panorama: Piercesare e Augusta, debuttanti quassù, non se l'aspettavano così aperto e arioso.
Ne restano stupiti. Ce lo gustiamo per bene decidendo di consumare in loco i nostri panini. E' davvero un gran bel panorama, ma abbiamo un'altra vetta da raggiungere.
Arriva perciò il momento di scendere lungo il facile crinale est che, alternando stradina e sentiero sempre dentro il bosco, scende alla Bocca del Grassello.
Riprendiamo a salire nella luminosa faggeta per uscire poi nei pratoni sommitali: partono ripidi, ma è solo un attimo.
Si fanno subito più docili e ci accompagnano in pochi minuti ad ammirare la bellissima Madonnina dei Canti, seconda vetta della nostra camminata.
Il panorama, quasi la fotocopia di quello ammirato sullo Zuc, si arricchisce di una visione più ampia sulla Valtaleggio.
Gli occhi non sarebbero mai sazi, ma il tempo scorre inesorabile e abbiamo ancora un bel po' di cammino davanti.
Salutiamo il bellissimo volto della Madonnina e la sua toccante preghiera: ci incamminiamo sulla facile dorsale dei Canti.
Entusiasmante questo tratto: leggeri saliscendi ci fanno percorrere panoramici dossi e suggestivi, brevi passaggi tra pinnacoli rocciosi.
Poi si entra nuovamente nella faggeta e comincia la discesa vera: usciamo dal bosco proprio dirimpetto i magnifici Tre Faggi.
Cattedrali di legno che non lasciano indifferenti Piercesare e Augusta, strafelici di aver aggiunto anche questa perla inedita, la terza, alla loro personale collezione odierna: Zuc, i Canti, Tre Faggi. I colori prendono una sfumatura inconfondibile: si avvicina la sera.
Tagliamo in quota verso destra gli estesi pascoli e in corrispondenza di una grande baita riprendiamo la nostra decisa discesa verso Fuipiano.
Sbuchiamo su una sterrata e dopo aver lambito un rosseggiante stagno ci rituffiamo nel bosco, dove ci accoglie l'ombra di un forzato tramonto.
Quando ne usciamo siamo ormai prossimi alla macchina e spicchi di sole riescono ancora a illuminare frammenti di paesaggio intorno a noi. Che bello!!
Siamo tutti discretamente maggiorenni e stagionati, eppure lo stupore somiglia a quello di chi vive queste emozioni per la prima volta!
Nasce il crepuscolo: signore e signori cala il sipario su una delle più belle camminate valdimagnine.
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Immagini totali: 55 | Ultimo aggiornamento: 30/11/10 11.00 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |