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Mercoledì 31 Marzo 2010. Un anno fa proposi l'escursione da Alino al Sornadello. Stamattina doveva essere Alino - Monte Molinasco. Ma una volta raggiunta Cà Boffelli invece di prendere la sterrata a destra, piccoli problemi tecnici mi hanno fatto decidere di proseguire sulla stradina asfaltata. Nessuna meta precisa.....E vediamo come va a finire, mi son detto. Beh....Praticamente faccio duecento metri, giro l'angolo di una chiesina e la meta è bella servita su un vassoio di prati curatissimi. Mi si para davanti una frazioncina sconosciuta. Nessuna indicazione e nessun nome. Un lungo caseggiato chiude l'orizzonte e capisco che posso proseguire oltre infilando un bel portico. Lo oltrepasso ed è una violenta e tenera scossa al cuore: mi ritrovo improvvisamente sbalzato nell'atmosfera della bella infanzia che fu. La casa che mi ha visto nascere: cucina al pianterreno e tende per riparare dal sole, cataste di legna per l'unica stufa della casa, quella della cucina. Scale esterne che portano di sopra, al terrazzino da cui si accede direttamente alle varie stanze da letto e in fondo al terrazzino il gabinetto. Qui siamo in montagna: cambiano le dimensioni e ci sono balaustre di legno invece di ringhiere di ferro, ma molti angoli mi regalano ricordi della mia vecchia e cara casa natale e di quelle vicine. Non c'è in giro nessuno, tranne un affettuoso gatto nero che in cerca di carezze finisce con l'entrare in parecchie inquadrature. Gironzoliamo insieme attorno alla bella piazzetta, cuore di questa minuscola frazioncina di S. Pellegrino. Poi mi sposto appena più in la per raggiungere il poggio della Cà Noa, dove sbucano asinelli e una bellissima salamandra. Potrei proseguire fino a Sussia, ma è tempo di rientrare. Nella bella piazzetta giro ancora una volta lo sguardo: sono bastate delle tende, un terrazzino e un gabinetto sospeso.....E la mente è volata indietro. E arrivato il momento di salutare il gatto nero che mi accompagna fin fuori il portico. Gli chiedo dove siamo, ma lui continua a miagolare e chiedere carezze. Perciò recupero la cartina topografica che finalmente mi svela il nome di dove sono: Vettarola. Anche lei finisce dritta dritta nelle cose belle sparse sulle Orobie. |
Immagini totali: 31 | Ultimo aggiornamento: 01/04/10 16.39 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |