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Martedì 6 9mbre 2012.
Il Canalino dei Sassi si arrampica tra le tormentate creste del Cancervo, montagna che mi ha visto sgambettare per prati e boschi fin da quando ero un piccolo bambino: da adolescente ne ho scoperto il nome, da adulto ne ho raggiunto la vetta.
Ci sono luoghi che non hanno un perché, altri che ne hanno fin troppi, il Canalino si pone in un personalissimo bilico tra queste due estremità: c'è qualche sfumatura di simbiosi con lui, da quando l'ho scoperto è diventato il mio sentiero preferito per raggiungere la vetta.
La prima recente neve non ha sconfitto i tepori di questo tiepido inizio di novembre, oggi il sudore della ripida parte iniziale lo stempero in un'affascinante tavolozza di panorami colorati: l'altopiano che mi attende in cima al canalino si presenta in tutta la sua limpida bellezza, la vetta del Cancervo diventa il gustoso antipasto del successivo Venturosa, montagna per cui nutro un affetto sconfinato.
Il Passo di Grialeggio e la Baita del Giacom osservano il mio transitare, la vetta del Venturosa si intenerisce quando le rivolgo il mio rispettoso saluto: sono salito espressamente per questo, è il mio personale commiato, non tornerò che l'anno prossimo.
Ho la netta sensazione che la montagna ne sia consapevole, i panorami che mi regala, pur conosciuti, hanno un sapore più dolce.
Ci sono luoghi che non hanno un perché e forse anche certi sentimenti restano intrappolati in questa logica: a volte il loro nome si specchia in quello di un canalino e di due montagne...
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Immagini totali: 50 | Ultimo aggiornamento: 08/04/13 17.15 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |