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Mercoledì 27 e Domenica 31 Gennaio 2010.
Con curiosità sono salito al Pertus per provare la pista di fondo recentemente riaperta, anche se solo parzialmente.
30 minuti di macchina, 24.5 chilometri di asfalto e 1000 metri di dislivello la dividono da casa mia.
Raggiunto il laghetto, al ristoro Forcella prendo informazioni sulla pista. Scopro che è gratuita in quanto chi ci si avventura lo fa sotto la propria responsabilità. Capirò percorrendola.
In effetti la tracciatura dei binari riguarda un breve e facile anello di circa un chilometro, affiancato da una striscia percorribile con la tecnica del pattinaggio.
Ma la battitura è alquanto "rustica": la pista non è fresata e perciò il terreno risulta estremamente mosso. Pattinarci sopra è tutt'altro che facile! Fosse tirata a dovere sarebbe un piccolo e panoramico gioiellino.
Ma quello vero lo scopro avventurandomi sull'anello che entra nel bosco. Adesso viene chiamato "Percorso sciistico" e il ragazzo del ristoro mi aveva avvertito:
" E' battuto, ma senza binari. Tu sai sciare bene? Ci facevano le gare, ci sono delle discese impegnative e poi ci passa la gente a piedi e con le ciaspole".
Decido di provare lo stesso e mi ritrovo su un tracciato stretto, reso difficile dalla battitura senza fresatura, segnato da chi ci è passato a piedi.....Ma nonostante questo davvero bello!
Praticamente tutto un discesone nella faggeta, da cui si esce per un breve tratto in località Cascina Scaia. Da lì comincia la lunghissima salita che riporta al laghetto, ideale per fare fiato.
Un tracciato assolutamente ruspante che richiede una padronanza perfetta degli sci, una buona dose di coraggio e una uguale di fortuna: uscire dal tracciato in velocità potrebbe costare molto caro!
Le discese sono difficili per via del fondo, quanto a pendenza esiste di molto peggio, così come per le salite. Lunghe e tutto sommato dolci, niente strappi stile ascensore.
Ma la difficoltà micidiale è la "larghezza" della pista: due metri!! Quello che riesce a battere il gatto. Pattinarci in salita significa entrare costantemente nella neve vergine a lato pista.
Attenzione: rigorosamente riservata a chi sa controllare gli sci!! Chi riesce a percorrerla senza cadere può affrontare qualsiasi altra pista, anche le più impervie! Qui....O ti fai o ti disfi!!
Scordatevi le autostrade di neve vellutata, se amate le comodità statene alla larga! Somiglia molto di più ad un campo di patate dopo la raccolta, chi ha l'orto sa di cosa parlo!
Però è davvero un gran peccato che la pista sia così trascurata: fosse un metro più larga e battuta alla perfezione sarebbe un anello che molte località si sognano!
Comunque percorrerlo resta un'esperienza adrenalinica, almeno per me.
Ha proprio ragione il cartello: questa non è una pista, è un budello selvatico che ti tiene impegnato dal primo all'ultimo metro! La sua pelle è neve ruvida e spigolosa: prendere o lasciare.
E' una sfida....Un paio di sci che butti nel bosco, con te sopra a cercare di governarli....E' la pista di Costa Valle Imagna |
Immagini totali: 25 | Ultimo aggiornamento: 12/03/10 23.59 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |