|
Prologo. Sentiero che affronto per la prima volta. Talmente sconosciuto che: Cento metri dopo la partenza neanche mi accorgo di essere arrivato ad un bivio (mal segnalato) e sbaglio strada. Continuo a perdere vistosamente quota, ma proseguo imperterrito. Alzo bandiera bianca quando mi areno nel cortile di una bella, antica casa. Il gentile proprietario, mentre dice " non sei il primo che sbaglia ", mi riposiziona su un invisibile sentierino nel bosco lì accanto. Quello giusto è 200 metri di dislivello più in alto! Poche piante dopo esco su dei ripidi pratoni selvatici, avvisto la Santella Madonna della Pietà e la raggiungo a naso. Adesso ci siamo! Morale della storia: mai sottovalutare la propria ignoranza! Presentazione Bella traversata più lunga e ondulata di quello che potrebbe apparire sulla carta. L'arrivo a Cantiglio non è dei migliori: si viene accolti da baite e stalle miseramente crollate. Se ne salvano pochissime. Poi scorgi la colorata Baita Presanella che mescola la sua voglia di vivere, col ricordo dell'eccidio che durante la seconda guerra mondiale portò la morte su questi prati. Prati su cui veglia in disparte la bella chiesetta di San Lucio. E alle sue spalle quello che per me è il gioiello di Cantiglio: la splendida fontana - abbeveratoio. Non siamo su una vetta, gli orizzonti da quassù non sono immensi, deve provvedere l'anima ad allargarli. A me personalmente bastano così come sono. Ho incontrato una decina di escursionisti. Non so come sia nelle altre stagioni, non ci sono mai stato. Oggi a Cantiglio c'era la pace. Tornato a Pianca la scritta sbiadita alla partenza del sentiero assume un'altro significato. |
Immagini totali: 35 | Ultimo aggiornamento: 2009.03.25 00:09:07 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |