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Lunedì 27 Luglio 2009.
Nonostante la quota elevata questa è una gita facilissima. Difficoltà: zero assoluto.
Dall'Albergo Ghiacciaio dei Forni, sopra Santa Caterina Valfurva, prendo la mulattiera militare e salgo verso i ruderi di una caserma.
Gli scarponcini vanno da una parte, gli occhi dall'altra: a destra il ghiacciaio dei Forni me li ruba in continuazione.
Poi lo sguardo attraversa il filo spinato e la Val Cedec si apre immensa sul Gran Zebrù.
Un lunghissimo falsopiano porta al rifugio Pizzini - Frattola.
Per le anime stanche esiste anche un servizio di Taxi-Jeep, che percorre la sterrata del fondovalle e lo raggiunge.
Ma il sentiero è infinitamente meglio: a parte lo strappo fino alla caserma, poi è quanto di più rilassante si possa immaginare!
Ed anche salire dal rifugio al Passo di Zebrù è tutt'altro che impegnativo.
Il cartello dice 50 minuti. Sono trecento metri precisi di dislivello.
Se la quota non da problemi basta mezz'ora. Davvero! E' l'unica difficoltà esistente.
Cronache dal passo: matasse di filo spinato a coronare le vette. Rocce multicolori a disegnare la Val Zebrù.
I ghiacciai del Cevedale, del Pasquale e dei Forni a imbiancare il panorama. E io ho un debole per la neve.
E' un mondo una spanna più in alto degli altri. I pascoli si spingono fino a 2800 metri. Le mucche pure! Senza Taxi-Jeep.
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Immagini totali: 16 | Ultimo aggiornamento: 04/08/09 20.50 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |