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Domeniche 8 e 15 Marzo 2009. Zona Cespedosio: i "miei" posti di funghi, da sempre.
I funghi sono solo una scusa: il cestino può anche restarsene totalmente vuoto.
In realtà mi bastano i panorami che si possono ammirare anche semplicemente percorrendo la strada che collega Brembella a Cespedosio.
Di solito gironzolo da quelle parti tra Maggio e Novembre.
Conosco molto bene la bellezza straordinaria delle faggete che a metà ottobre infiammano la conca tra il Cancervo e il Venturosa. Provvederò a documentarla.
Ma non ero mai salito in inverno, con la neve. Ci sono tornato per due domeniche di fila e ho scoperto il volto innevato dei tanti posti che frequento col cestino in mano.
Ho camminato sui selciati di una Cespedosio quasi fuori dal mondo, in bilico tra rovine e ristrutturazioni.
Ho ritrovato le imperterrite caprette che sorvegliano la sterrata che sale alle baite Campelli e Campo.
Mi sono imbattuto nelle parole del signor Giacomo, proprietario del bosco attraversato dalla valanga scesa dal Venturosa:
" Ho settant'anni, ma non ho mai visto una cosa del genere in vita mia! "
La tantissima neve di quest'inverno regala a Cancervo e Venturosa un'aria forse un po' severa, ma affascinante.
Ad addolcire il tutto ci pensano i tanti fiori che invocano la primavera.
Uno spettacolo che non costa nemmeno tanta fatica: basta solo la voglia di incamminarsi su stradine e sterrate che passano ai loro piedi.
Ho mescolato le foto di queste due domeniche, ma ho diviso il racconto in due parti: una dedicata soprattutto a Cespedosio e Venturosa.
L'altra alla semplice ma appagante salita sulla sterrata che porta alle baite Campelli e Campo. |
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