Up MONTE ALTO

Giovedì 10 Maggio 2012. Maggio dei maggiolini, ne incontro uno bello grosso mentre muovo il primo passo: sono a Onore, ho appena lasciato l'auto nel parcheggio in fondo a Via Chiesa. Attraverso il letto completamente asciutto del torrente Righenzolo e prendo la stradina cementata Via Borgo Canai - Falecchio, salgo in abetaie sfiorando bellissime baite e raggiunto un bivio prendo il sentiero selciato centrale: in breve arrivo nei panoramici prati di Falecchio, con ottima visuale sulla conca di Castione e la sua Presolana. Percorro una lunga galleria naturale e arrivo ad un quadrivio di sterrate, scendo qualche metro e vado a prendere quella dritta davanti a me: taglia il versante della montagna, poco oltre intercetto il segnavia CAI 556, sentiero proveniente da Songavazzo. Per un po' la pendenza è dolce, attraverso una valletta presidiata da una cappelletta con Madonnina: la sterrata ora diventa cemento ripido, ad un bivio dentro bella pineta prendo a sinistra e dopo dieci minuti sbuco nei prati di Camasone. La strada si spiana e diventa molto fangosa, poi ricomincio a salire lentamente superando il sentiero per Bossico: dopo aver sfiorato un casello nel bosco, scendo sul pianeggiante crinale del Colle della Sfessa, ora la sterrata mi costringe ad affrontare micidiali strappi cementati dentro una bella pineta. Sbuco all'improvviso nella radura di "Prat del Moro", con capanno in fondo al prato e bella baita in cima: bellissimo il colpo d'occhio sulla Presolana, mi ripaga di ogni fatica. La sterrata termina, quello che temevo si materializza sotto i miei scarponi: il tracciato è purtroppo ampiamente rovinato dal passaggio delle moto, quello che sto percorrendo non può essere definito sentiero. La salita non è ripida, poco dopo sbuco ad una forcella e mi si spalanca di colpo una bellissima visuale sul Lago d'Iseo, un cartello mi informa di essere sul Monte Torrione: la cima è il cupolone che vedo alla mia destra e lo risalgo in pochi minuti, un piccolo omino di sassi si gode la bella visuale di lassù. Ridisceso alla forcella raggiungo il panoramico pratone di una baita, inizia una sterrata piuttosto ripida e scendo ad un pianeggiante bivio, dove prendo a sinistra: iniziano i bellissimi prati che culminano nella chiesina di San Fermo, luogo che merita sicuramente una visita. Ora prendo la sterrata di sinistra, segnavia 555, che con lungo andamento pianeggiante nel bosco porta fino alla località Colle della Volpe e quì termina: proseguo la salita in campo più aperto, il sentiero è massacrato, il cammino annaspa. Una piccola selletta mi catapulta di nuovo nella pineta, quì è necessario prestare particolare attenzione: facilissimo sbagliare e prendere l'evidente sentiero creato dalle moto che sale a sinistra, il sentiero giusto prosegue dritto in leggera discesa davanti a me, segnalato da un piccolo cartello piazzato su un albero una decina di metri più avanti. La pineta che ora attaverso è spettrale, decine e decine di alberi schiantati dal bostrico: con andamento altalenante raggiungo infine il boscoso valico del Forcellino, dove comincia la mia risalita verso la baita Ramello del Nedi. Dalla baita vedo il Rifugio Magnolini, penose ferite aperte devastano il pascolo, arrivo al rifugio con l'amarezza nel cuore: il sorriso torna quando raggiungo la vicina e dolce vetta del Monte Alto, gli ariosi panorami si aprono su orizzonti che vanno dal Lago d'Iseo alla regina Presolana, dalla Valle Camonica alla piana di Clusone. Tornerò quassù in una giornata più limpida, ne vale sicuramente la pena, ma ci penserò due volte prima di ripetere questo percorso: è molto molto lungo, i chilometri sono parecchi..!! Decido perciò di accorciare la discesa, tornato al Forcellino prendo il sentiero 557 che scende direttamente verso Onore: il tracciato si rivela una vera e propria trincea, è mortificante camminarci dentro, una delle cose peggiori che abbia mai visto sulle Orobie..!! Dopo parecchio penare fuoriesco nel fondo della Valle di Frucc e mi ritrovo a camminare per parecchie centinaia di metri letteralmente nel letto alluvionale del torrente: strana sensazione camminarci dentro, l'ambiente potrebbe anche risultare suggestivo, ma la sensazione è quella di sentirsi in trappola e il cammino non è per niente agevole, tutt'altro..!! A rincuorarmi ci pensa il bell'affresco di una cascina, molto più avanti sfioro la baita con cappella dedicata a San Antonio. Da quì in poi la discesa diventa finalmente rilassante, si rientra nel bosco della Val Righenzolo e la si percorre per circa tre chilometri su sterrata o prendendo le deviazioni del percorso vita. Un rumore di macchinari preannuncia l'imminente arrivo nella zona della cava, sono in località Pramezza, sfioro il centro servizi della pista di sci nordico: dal piazzale prendo direttamente il largo letto asciutto del torrente, utilizzato come vera e propria strada. Dopo un altro chilometro abbondante di cammino ritrovo il parcheggio di partenza: lunghissima ed estenuante anche la discesa, alla faccia della scorciatoia! Giro veramente molto lungo, infinito: a parte la frequentata zona del Magnolini, sono andato a visitare luoghi sicuramente poco conosciuti dal grande popolo degli escursionisti. Luoghi in grado di regalare angoli ed ambienti molto belli, nonchè grandi vedute panoramiche: su tutte voglio conservare quelle favolose sulla Presolana, da queste alture la si può ammirare in tutto il suo splendore. Ma purtroppo anche luoghi molto ricchi di sterrate, luoghi dove non esistono sentieri ed elevazioni immuni dallo sfregio delle motocross: un vero e proprio sacrilegio, questi posti meriterebbero maggior rispetto..!!

01 Maggio dei Maggiolini...
02 Il letto asciutto del torrente Righezolo.
03 Viaggio su stradina cementata.
04 I panoramici prati di Falecchio.
05 Castione e la sua Presolana.
06 Cascine a Falecchio.
07 Galleria naturale...
08 Intercetto il segnavia 556.
09 Eccomi a Camasone.
10 Roccolo di Camasone.
11 Camasone.
12 Prat del Moro.
13 La Presolana.
14 Prat del Moro.
15 Panorama dalla  forcella del Monte Torrione.
16 Carta d'identita del Monte Torrione.
17 In vetta al Monte Torrione.
18 Panorama Ovest. Il Pizzo Formico.
19 Panorama verso Clusone.
20 Panorama Noed-Ovest.
21 Zoom sul Diavolo di Tenda.
22 Panorama verso il Pizzo Camino.
23 Magnifica Presolana.
24 Il Monte Colombina.
25 Panorama dalla baita del Monte Torrione.
26 Presolana di Castione e Presolana Occidentale.
27 Presolana del Prato, Presolana Centrale, Presolana Orientale e Monte Visolo.
28 Monte Ferrante e Ferrantino.
29 I prati di San Fermo e il Monte Colombina.
30 I bellissimi prati di San Fermo.
31 Cuor di nuvola sulla chiesetta di San Fermo.
32 La chiesetta di San Fermo.
33 Un grazie doveroso agli alpini...
34 Lo stagno della chiesetta.
35 Il mio nuovo segnavia.
36 Il Monte Torrione.
37 Quì finisce la sterrata...
38 Scorcio verso il Monte Alto.
39 Sono al  Forcellino.
40 Malga Ramello del Nedi.
41 Il pascolo ferito del Ramello del Nedi...
42 Panorama sul Ramello del Nedi.
43 Ecco il Rifugio Magnolini.
44 Il Rifugio Magnolini e la Presolana.
45 Il Magnolini.
46 Vetta del Monte Alto.
47 Monte Alto.
48 La piccola croce del Monte Alto.
49 Una merita pausa...
50 Panorama verso il Monte Pora.
51 La Valle  Camonica.
52 Ammirando il Lago d'Iseo.
53 Panorama verso  la conca di Clusone.
54 Panorama verso la Presolana.
55 Rifugio Magnolini.
56 Ridiscendo al Ramello del Nedi.
57 Il Forcellino. Prendo il sentiero 557.
58 La trincea del sentiero 557...
59 Affresco su una cascina della Valle di Frucc.
60 La Cappella di San Antonio.
61 Omaggio finale alla Presolana.

Immagini totali: 61 | Ultimo aggiornamento: 21/05/12 0.21 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto