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Giovedì 8 9mbre 2012.
Uso foto autunnali per parlare nuovamente del Monte Misma: ho ripetuto all'inverso il giretto effettuato la scorsa primavera.
Questa volta parto direttamente dal Santuario della Forcella di Pradalunga, salgo alla vicina e retrostante Cappella degli Alpini: un sentiero nel bosco con lungo traversone mi porta direttamente al secolare castagneto della Pratolina, dove aggancio la sterrata che dopo qualche centinaio di metri si arresta nel bel mezzo di una postazione di caccia.
Potrei già salire verso la vetta prendendo due tracciati che risalgono il costolone sud, ma tiro dritto e in leggera discesa mi porto fino al Roculù: anche in questo caso evito il sentiero che a sinistra sale al Misma, continuo imperterrito a tirar dritto, seguendo un sentiero che con leggeri saliscendi si inoltra sul versante meridionale del monte.
Sto sorvolando la riserva naturale della Valpredina, oltrepasso la Corna Rossa: poco oltre il sentiero si adagia ai piedi di una falesia e dietro una curva sbuca all'improvviso dirimpetto il bellissimo agglomerato si Santa Maria di Misma, rimasto finora invisibile.
Questo luogo emana un fascino particolare, non potevo non tornare ad assaporarlo: la chiesa è stata recentemente oggetto di restauro, ma è tutto il complesso nel suo insieme ad essere un capolavoro.
Chiesa, ostello, cascine, sorgente: Santa Maria di Misma è un piccolo gioiello da ammirare con cura.
E' sul retro del complesso che trovo il sentiero che sale al sovrastante colletto, piegando a sinistra si superano un paio di abitazioni poste sulla dorsale: il tracciato prosegue serpeggiando nel bosco per sbucare sul crinale, ora aggancio il sentiero evitato poco oltre la Pratolina.
La vetta si preannuncia vicina, bastano pochi minuti e appena oltrepassato un minuscolo sacrario eccomi toccare la grande croce: bellissimo il panorama di quassù, accoglie un'infinità di montagne, di molte non conosco neppure il nome.
Pur essendo posizionato nella bassa Valle Seriana il Misma abbraccia con gran generosità anche montagne valdimagnine e brembane, i cui profili per ragioni di vicinanza ho ormai scolpiti nel DNA: abbino al mia pausa mensa al divertente impegno di provare a identificare anche il resto dell'orizzonte, la cui vastità lascia increduli.
Un'antipatica foschia prova a nasconderne una parte, ma lamentarsi sarebbe davvero un sacrilegio, per oggi va bene così: non mi do per vinto, prima o poi riuscirò a imbattermi nel cielo limpido che anche oggi mi è stato negato.
Saluto la vetta e scendo sul sentiero che percorre il versante sud, il percorso per tornare alla Pratolina è piuttosto breve: il Misma è una montagna "veloce" da salire e scendere, raggiungo il vetusto castagneto in una mezz'oretta abbondante.
Mi giro per un ultimo sguardo al Misma, da quì appare come una lunga collina del tutto anonima e insignificante: mai lasciarsi ingannare dall'aspetto, questo piccolo cocuzzolone regala uno dei panorami più belli delle prealpi orobiche..!!
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Immagini totali: 43 | Ultimo aggiornamento: 18/04/13 23.29 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |