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DIAVOLINO E DIAVOLO, CON MAGICA NOTTE AL CALVI. Martedì 24 7mbre 2013. Ogni escursione ha una sua genesi, esattamente 15 giorni fa sul Cabianca nella mia mente nasceva un'idea mezza pazza: più guardavo i Diavoli e più il progetto prendeva corpo, l'avventura ha quindi avuto felice compimento nella scenografia stupenda della Conca del Calvi, baciata da una giornata straordinaria e senza l'ombra di una nuvola. Sono andato lassù per il Diavolino, fratellino minore di sua maestà il Diavolo: volevo ripetere la traversata che li accomuna e che cela un impegnativo itinerario riservato a persone con anime da stambecco, dote indispensabile per affrontare le creste e soprattutto la delicata discesa del versante nord di questo "piccolo" scoglio. Partito come al solito prestissimo, me la sono poi potuta prendere molto comoda e senza fretta, ad attendermi infatti c'era una nottata da passare nel bivacco invernale del Calvi: la mia mezza pazzia è stata proprio questa, istigato anche dal fatto che ero sicurissimo di trovare una di quelle memorabili giornate di sole caldo e cieli tersi che solo l'autunno sa regalare. La prima bella emozione l'ho provata quando mi sono imbattuto per caso nelle incisioni rupestri della Valle Camisana, scoperte solo da pochi anni: le avevo sfiorate parecchie volte senza saperlo, ammirare questi graffiti naif è stato interessante e suggestivo. Altro momento topico la sempre tosta salita in cresta del Diavolino con successiva traversata dove la concentrazione deve essere spinta ai massimi livelli, stavolta ho avuto qualche grattacapo nel districarmi sul versante nord del fratellino minore, ma alla fine in cima al Diavolone ci sono arrivato: a mezzogiorno in punto, una cosa totalmente inedita per me, mai mi era capitato di essere in vetta a quell'ora, lo spettacolo chi mi è stato offerto è uno di quelli che non si dimenticheranno mai, panorami infiniti coccolati da una giornata a dir poco strepitosa..!! Mi sono fermato in vetta due ore intere, nella successiva discesa una nuova violenta emozione è sgorgata quando poco sotto il Podavit mi sono ritrovato piccino piccino al cospetto dei Diavoli, che nella calda luce del pomeriggio si stagliavano statuari dentro un cielo azzurrissimo: erano sempre loro, i miei amati Diavoli, ma non li avevo mai visti in pieno sole così da vicino, la loro bellezza sfiorava la perfezione assoluta. Bellissima questa accoppiata Diavolino - Diavolone in versione pomeridiana, nulla però in confronto alla struggente versione serale, quando banchi di nuvole basse hanno filtrato e colorato all'inverosimile gli ultimi raggi del sole: ormai preso possesso dell'invernale del Calvi mi ero appollaiato su un panoramico dosso, in pochi minuti tutto è virato dentro tonalità meravigliose, i Diavoli arrossiti hanno azzerato il mio respiro. Solitudine totale e atmosfera fiabesca hanno poi accompagnato la mia cena all'aperto, mentre il bivacco ha protetto la mia notte, madre di uno spettacolo mozzafiato che ho ammirato per ore: nel buio risplendeva un'incredibile trapunta di stelle in cui potevo distinguere chiaramente le strisce lattiginose della Via Lattea, infiniti puntini bianchi accesi dentro l'oscurità totale di un nero profondo. Uno spettacolo primordiale che mi ha catapultato alla mia infanzia, quando ogni notte era ricamata da milioni di stelle: è stata l'emozione più forte in assoluto di questa stupenda esperienza, conclusa poi con una tranquilla discesa a Carona la mattina successiva. A volte le idee un po' pazze sono quelle che riservano le maggiori sorprese: era solo un'idea, si è trasformata nell'escursione più bella della mia vita. Indimenticabile..!! |
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