Up LA CORNETTA

Sabato 8 Ottobre 2011.
Dovevamo salire solo lo Zuccone dei Campelli: le ultima parole famose.... Quando arriviamo ai Piani di Bobbio e vedo le pozzanghere ghiacciate
, metto subito le mani avanti dicendo a Fausto che se le rocce sono gelate, lo Zuccone ce lo scordiamo: gli spiego che il canalone da risalire è già abbastanza rognoso per conto suo, neanche a pensarci di affrontarlo in presenza di ghiaccio. Arriviamo al Lecco: proviamo, al limite si torna indietro. Ci addentriamo nel grandioso Vallone dei Camosci e a sorpresa veniamo investiti da forti folate di vento gelido. Però risalendo il ripido ghiaione constatiamo che pur essendo gelato il terreno non presenta lastre di ghiaccio: questo mi conforta non poco e arriviamo senza problemi al bivio per il Pesciola. Fausto resta molto sorpreso quando gli spiego che si può salire anche da lì, pensava si potesse raggiungere solo tramite ferrata. Rapido giro di occhiate e butto lì di nuovo un "proviamo..?". Un attimo dopo sterziamo decisi a destra e siamo già in piena salita al Pesciola, è la prima volta anche per me: si risale a lungo un canale di sassi e roccette, rimanendo preferibilmente sulla sinistra, quasi a ridosso di alte pareti. Non è una salita facile: la pendenza è molto sostenuta ed il terreno, specie all'inizio, è piuttosto franoso. Nessun bollo, possiamo contare solo sull'aiuto di qualche sparuto omino. Nella parte alta il canale diventa più divertente ed un pochino più facile, poi scolliniamo su una forcella erbosa che verso destra si impenna per un cinquantina di metri di dislivello: eccoci sul Pesciola, piccola vetta tutt'altro che banale. Ci dà il benvenuto una bella Madonnina che veglia il grandioso panorama della Valsassina. Questa vetta non era in programma, ma deviare quassù è stata una scelta quantomai felice..!! Potremmo sostare più a lungo, ma le raffiche di vento sono come sberle gelide, ci fanno scappare via velocemente, scendiamo nel canale e siamo di nuovo al bivio: si và sullo Zuccone. Non resta che affrontare il lungo ed ambiguo canalone: proprio così, ambiguo..!! Parte stretto, poi si allarga e addirittura si sdoppia: non essendoci bolli, non si sà bene dove passare. Anche quì spuntano recentissimi omini, ma in cima ti portano solo l'intuito e l'esperienza. Pur non difficile questo canalone non và assolutamente sottovalutato: deviare anche di poco dall'itinerario ideale significa correre il rischio di finire in punti decisamente pericolosi. Occhio..!! Ed eccoci finalmente sbucare in cresta, la vetta sembra facilmente a portata di mano, ma fatti pochi metri ecco le catene: il tratto attrezzato è molto breve, ma decisamente birichino..!! Per fortuna non c'è ghiaccio e il passaggio è brillantemente superato, un amen dopo siamo sullo Zuccone dei Campelli: Fausto aggiunge un'altra panoramicissima vetta alla sua collezione. E' sempre bello salire quassù e mi godo i bellissimi orizzonti tra un panino e l'altro. Ma il vento continua a tirare sberle..!! Non resistiamo a lungo. Ci abbassiamo a rendere omaggio alla scultura in ferro del Cristo, poi risaliamo a prendere la dorsale est: che pacchia scendere da questo rilassante costolone, nemmeno un alito di vento..!! Ci scappano pure alcuni minuti a mezze maniche..!! A me scappano anche diverse occhiate alla Cornetta, è da tanto che la curo, mi fermo un attimo e la studio bene: forse ho capito da che parte salire. Ci avevo già provato in una precedente occasione, sbagliando però totalmente strada. Adesso è ancora quì, a portata di mano: troppo forte la voglia di tentare di nuovo..!! Rapidissima consultazione: proviamo..? Risposta affermativa..! E allora via decisi oltrepassando la Baita la Bocca: c'è un debole sentierino che si dirige proprio verso la Cornetta, lambendo la base della Cima di Piazzo. Ci avviciniamo sempre di più e mi rendo conto che se non voglio sbagliare come l'altra volta, devo abbandonare il tracciolino per raggiungerne uno leggermente più basso: stavolta non mi freghi Cornetta..!! (Guardate bene la foto n°38: non prendete il tracciolino che si vede lambire la base dei torrioni, quello giusto è più in basso.) La traccia è molto labile e taglia quasi in piano il versante ovest, poi sparisce: prendo i miei punti di riferimento e tiriamo sù di sbieco, non senza difficoltà, sul ripido fianco fino al limite dello spallone. Adesso decisa sterzata a destra, si dovrebbe passare da lì: e difatti ecco che appena oltre un piccolo sperone roccioso riappare magicamente il tracciolino. Saliamo di traverso, restando sorpresi della facilità con cui questo sentierino oltrepassa le balze del pendio: sbuchiamo quasi dirimpetto un piccolo omino, non resta altro che risalire in linea retta le ripide e secche erbe della vetta. E vai..!! Finalmente eccomi sulla Cornetta..!! Sono strafelice, non era in programma, neanche lontanamente avevo messo in cantiere di salirla oggi..!! Per Fausto è la terza vetta inedita della giornata, per me la seconda: abbiamo fatto una scorpacciata di bellissimi panorami, anche questi della Cornetta sono di ottima fattura, che bello..!! E' più logico salire quassù provenendo dalla zona del rifugio Cazzaniga, non da dove siamo arrivati noi, però va bene anche così. Adesso che sò da che parte passare, la Cornetta si rivela una montagna più facile del previsto, ma adatta comunque ad ascursionisti esperti. Con la raccomandazione di affrontarla con terreno asciutto e buona visibilità: ad un certo punto si và a naso per erbe alte e scivolose, nebbie e piogge diventerebbero pericolose nemiche. Scendiamo e riprendiamo il 101, che attraversando ambienti di grande bellezza ci traghetta alla Bocchetta dei Mughi: non ci resta che scendere... Ma ci concediamo un ultimo piccolo capriccio, prendendo a sinistra il suggestivo sentiero che transita sotto l'impressionante parete nord del Barbesino: che spettacolo..!! Provate almeno una volta a passare di lì, ne vale davvero la pena. Così come vale la pena salire il Pesciola e la Cornetta: proprio a lei dedico il servizio, è stata la più bella sorpresa della giornata...E pensare che doveva essere solo Zuccone e niente più.

01 Attraversando i Piani di Bobbio...
02 Si arriva al Vallone dei Camosci...
03 Si sale nel vallone...
04 Si scollina dal Pesciola...
05 Ultima rampa erbosa...
06 Madonnina del Pesciola e Valsassina...
07 Panorama sulle Grigne...
08 La Madonnina e lo Zuccone dei Campelli..
09 Ormai in vista dello Zuccone...
10 Una prima verticale catena...
11 E la seconda...
12 Vetta dello Zuccone...
13 Con panorama sulla Valsassina...
14 Sul Tre Signori...
15 Sulle Orobie...
16 Sulle pianure...
17 Ripercorriamo le catene...
18 Per raggiungere il Cristo...
19 Scendiamo il versante Est...
20 Fino alla Baita...
21 Cima di Piazzo...
22 Dal Tre Signori alla Cornetta...
23 Baita la Bocca...
24 Lo stagno della Baita...
25 Stagno con vista panoramica...
26 Il torrione meridionale della Cornetta...
27 Eccoci in vetta..!!
28 Croce di vetta...
29 E' proprio la Cornetta..!!
30 Da Valtorta al  Tre Signori...
31 Tempo imbronciato a Est...
32 Con spruzzata di neve in zona Laghi Gemelli...
33 Panorama verso la zona del Sodadura...
34 Panorama verso il Resegone...
35 Lo Zuccone dei Campelli...
36 Il Sodadura
37 La Cornetta...
38 Ed il suo itinerario di salita.
39 Riprendiamo il Sentiero delle Orobie Occidentali...
40 Ancora uno sguardo indietro...
41 E uno avanti...
42 Eccoci alla bocchetta...
43 Panorama sulla Valle dei Mughi...
44 Dominata da alti torrioni...
45 I Piani di Bobbio...
46 Scendiamo dal sentiero sotto il Barbesino...
47 Grignone...
48 Cala la sera sul Tre Signori...

Immagini totali: 48 | Ultimo aggiornamento: 26/10/11 23.05 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto