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Mercoledì 5 ottobre 2011.
Tra le possibili vie di salita al Menna oggi ne scelgo una che mi è totalmente sconosciuta: passerò dalla Croce del Pizzo e dalla Cima del Pizzo.
Parto dalla frazione Costa Inferiore e spendo subito due parole per invitarvi caldamente a visitarla, casomai passaste da Roncobello.
Si adagia sul fianco di una collina, con un bel gioco di vicoletti, slarghi, piazzette e passaggi porticati che degradano verso la valletta sottostante.
Il tutto immune da automobili: le strade asfaltate la lambiscono solamente, ma non entrano nella parte vecchia della frazione: fateci un giretto, merita.
Inizialmente si segue il segnavia CAI 235: si può partire dalla piazzetta della chiesina oppure all'altezza delle prime villette moderne all'inizio della frazione.
Raggiunto l'anello di ritorno della vicina pista di sci nordico, lo attraverso per salire di pochi metri all'anello di andata, che seguo verso destra fino ad incontrare l'inizio vero e proprio del 235: sale per un bel pezzo nella faggeta su tracciato all'inizio comodo e largo, poi un tantino più stretto e tortuoso, ma ancora agevole.
Le cose cambiano repentinamente quando lo abbandono: svolto a sinistra e passo ai piedi della Corna Buca, grande caverna che si può visitare salendo pochi metri sopra il sentiero.
Molto meglio però chiamarlo sentierino, ed è già un grosso complimento: sale zizzagando dentro un tratto di bosco caratterizzato dalla presenza di molti esemplari di abete rosso di notevoli dimensioni.
Devo destreggiarmi con impegno nell'individuazione della traccia, per fortuna ho studiato bene la cartina: sò che devo raggiungere lo spallone alla mia sinistra e così avviene.
Lo risalgo a lungo fedelmente, cercando di scovare la traccia, ma non sempre è facile, anzi..!! La pendenza è decisa ma sopportabile e poco dopo aver superato un casello ecco che incrocio il Sentiero Gilberti, che oltrepasso.
Ora la traccia sparisce totalmente: ci sono già parecchie foglie secche al suolo, il tracciato è letteralmente introvabile..!!
Tiro su praticamente il linea retta, la pendenza abbonda, la fatica pure: finalmente ritrovo la traccia 200 metri di dislivello più su, proprio lì dove il bosco termina e lascia spazio ai primi panorami.
il sentierino ora si infila ripidissimo nell'intricato mugheto sovrastante, guadagnando velocemente quota su uno spallone che si trasforma in una cresta sottile: il cammino è tutt'altro che facile e molto molto faticoso.
Attraversata la testata di una vallettina riprendo a salire e avvisto la croce, meno vicina di quanto potrebbe però sembrare: ultimo tratto impervio e sono su. Che fatica..Mamma mia che fatica..!!
A ragione veduta il tratto dall'uscita del bosco a quì è in assoluto il più impegnativo e faticoso dell'intera escursione: la salita a questa aerea croce la ritengo adatta solo ad escursionisti esperti, per via delle difficoltà di orientamento, per il tipo di terreno e per le pendenze da affrontare. Il panorama però è davvero bello e ne approfitto per tirare il fiato.
In realtà questa croce non è posizionata su una vetta, ma sul crinale che sale verso il Pizzo di Roncobello.
Ricomincio così immediatamente la salita che ora si permette il lusso di proporre anche qualche breve tratto pianeggiante: non mi sembra vero..!!
Spicca il punto in cui proprio in cresta si apre a sorpresa una profondissima voragine, sembra una valletta e si trasforma in un buco nero: provate a getterci un sasso, sentirete il tonfo finale solo dopo un bel po' di secondi. Impressionante..!!
Quì e là c'è da prestare un po' di attenzione, come quando si giunge alla base di un piccolo macereto che il sentierino aggira sulla destra, ma si arriva abbastanza velocemente e senza particolari difficoltà sulla lunga e pianeggiante Cima del Pizzo: gran bel panorama anche da quassù, specialmente verso i dirimpettai Arera e Corna Piana.
Spuntano dei provvidenziali bolli rossi che mi guideranno fino all'ancora lontano Menna.
Comincio a scendere l'agevole e larga cresta che conduce senza problemi al passo sottostante, perdendo circa un centinaio di metri di dislivello e vado all'attacco della cresta successiva.
E' altalenante, divertente e varia: è presente qualche chiodo, ma nessuna catena e anche l'unico passaggino un po' verticale è davvero molto abbordabile.
E' una cresta tuttosommato facile e s'impenna con più decisione solo nel pratone sommitale, che con breve fatica deposita in vetta al Menna.
Finalmente..!! Bella lunghetta come escursione...E soprattutto bella faticosa..!!
Purtroppo non mi è concessa la fortuna di avere cieli limpidi: la carognosa nebbia tipica di questa zona avanza prepotente a cancellare presto ogni panorama: due foto e poi è tutto grigio.
Il Menna è custode di grandiosi panorami e vale la fatica di essere salito, purtroppo però oggi non posso dimostrarvelo a dovere...
Decido di completare l'escursione scendendo la suggestiva cresta ovest, che mi porterà nel Vallone e poi giù verso Roncobello: itinerario che ho già descritto in un mio precedente servizio, a cui vi rimando per le note tecniche relative al tracciato.
Considerazione finale del tutto personale: salire al Menna lungo questo itinerario è sicuramente di grande soddisfazione e appagamento...Ma è anche una via di notevole fatica fisica e pure mentale, scovare la traccia in certi punti è un impegno di tutto rispetto: gran bella escursione per escursionisti esperti ed allenati, se si ha uno spirito avventuroso...Assolutamente da evitare se si è un po' fiacchi, o si amano i sentieri che ci prendono per mano, anzi per scarpone e ci guidano fedeli fino alla meta....
Buon Croce del Pizzo, Cima del Pizzo e Monte Menna..!!
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Immagini totali: 66 | Ultimo aggiornamento: 25/10/11 0.06 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |