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Lunedì 31 Ottobre 2011.
Chi di voi conosce il Monte Cantarso..?? Nessuno..?? Bene: anche io ero uno di quelli...Almeno fino ad oggi.
Escursione decisa all'ultimo momento, si và ai Piani di Artavaggio: percorro per la prima volta la nuova sterrata che sale da Bonetto, sopra Pizzino.
Gli splendidi colori autunnali spuntano gagliardi sopra uno spettacolare mare nebbioso.
Dopo due orette di rilassante salita tra boschi e pascoli siamo ai Piani e saliamo al Rifugio Nicola: proviamo a portarci al passo restrostante per ammirare le Orobie, forse è arrivata una spruzzata di neve. Ed in effetti eccola che appare lontana, sulle vette più alte: la vista è appagata, gli scarponi no. E adesso..??
Proprio davanti a noi si staglia a poca distanza una piccola montagna che passa quasi inosservata. Quasi: i miei occhi l'hanno puntata, sembra fattibile.
Rapidissimo giro di consultazioni: avanti popolo, si và a conquistare una cima nuova..!! Il bello è che non sappiamo nemmeno il nome..!!
Scendiamo e oltrepassiamo la Baita Piazzo: un sentierino ci guida attraverso un bell'altopiano farcito di roccette insolitamente molto chiare.
Arriviamo ad un colletto e abbandoniamo il sentierino, che piega a destra per scendere nel vallone ai piedi del Sodadura: noi prendiamo un largo e dolce spallone erboso che sale tranquillo. Cerchiamo di tenerci sullo spartiacque, ma lo abbandoniamo poco più avanti per evitare una piccola elevazione e raggiungere in piano un successivo colletto.
Stiamo andando assolutamente a naso, neanche il più piccolo sentierino o bollo: i miei scarponi hanno annusato un'evanescente traccia del passaggio dei camosci, la seguiamo.
Si intrufola nei mughi, o almeno così sembrerebbe: dentro pure noi, non senza qualche piccola difficoltà. Ma la traccia sparisce subito, era solo un fantasma...
Siamo però ormai vicinissimi alla vetta ed inaspettatamente ci ritroviamo ad affrontare una travagliata ed inclinata tavolozza di rocce bianche, per non dire bianchissime.
Ed arriviamo proprio sulla vetta: un piccolo e candido dente quasi pianeggiante, spaccato però da profonde fessurazioni. Questa davvero non ce l'aspettavamo: che vetta particolare..!!
Vicino al Rifugio Albani c'è il famoso "Mare in Burrasca": è come se avessero trapiantato un francobollo di quel mare quassù..!! Che bella sorpresa..!!
Circondato da montagne nettamente più alte e blasonate, i 1896 metri del Cantarso passano inosservati: era sempre stato così anche per me, ho scoperto il suo nome solo una volta tornato a casa.
Si rivela invece una panoramica puntina del tutto unica in Valbrembana, non conosco altra vetta così bianca...
Forse anche perchè non viene salita da nessuno, posso affermarlo con sicurezza: i miei occhi di fungaiolo navigato sanno capire al volo se qualcuno mi ha preceduto, non ci sono segni di passaggio quassù..!! E' una piccola vetta assolutamente selvatica.
Chi passa dai rifugi Cazzaniga e Nicola di solito si porta sul Sodadura, sulla Cima di Piazzo o sul più lontano Zuccone dei Campelli: ma nessuna di queste cime può vantare l'originalità del Cantarso, bianco e selvatico dentino senza sentieri....
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Immagini totali: 22 | Ultimo aggiornamento: 16/12/11 18.08 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |