|
Venerdì 19 8bre 2012. Le Torcole ed il Monte Colle sono tra gli angoli più panoramici delle Orobie, la meta che mi sono prefissato oggi sorveglia entrambi con misurata discrezione: il Pizzo Badile è una di quelle piccole montagne defilate e senza gloria, custode silenziosa di ambienti stupendi e ignorati dal grosso popolo degli escursionisti. Il mio giretto inizia dirimpetto il palaghiaccio di Piazzatorre, il sentiero CAI 121 mi spara subito in faccia 14 tremendi tornanti di stradina cementata, pendenze che misuro a litri di sudore versati, nonostante le fredde nebbie che mi avvolgono: tiro il fiato nel traverso che porta al guado del torrente che scende dalle Torcole, poi i tornanti ricominciano. Altri dieci tornanti mi separano dalla casera posta alla base della Torcola Vaga, solo quando le arrivo dinnanzi i miei scarponi smettono finalmente di calpestare la nebbia, i panorami che si aprono sono già notevoli, posso vedere anche il Pizzo Badile: è il momento di abbandonare la stradina per avviarsi tra i prati di questo grande pascolo, prendo il sentierino che si stacca alla destra della baita. Trovare il sentierino è pia illusione, specie d'estate, ma so per esperienza che basta risalire i prati puntando la casera sovrastante, prima o poi la traccia la ritrovo: superata la casera salgo allo stallone con abbeveratoio nei pressi del crinale, il sentierino non tocca lo spartiacque, fila via a sinistra risalendo un ripido costolone. Sfioro una piccola pozza e con un lungo traverso raggiungo il Forcolino di Torcola, dove si apre il bel panorama sull'alta Valle Brembana, ma è solo l'antipasto di quello che mi verrà regalato tra poco: ho scelto di salire di venerdì per approfittare del giorno di silenzio dell'attività venatoria, i capanni sin qui sfiorati sono muti e nessun colpo di fucile disturba la pace di questi luoghi meravigliosi. In leggera discesa raggiungo una bella baita di cacciatori, poco più avanti mi si parano davanti i Baitelli freschi freschi di ottima ristrutturazione, ancora qualche centinaio di metri per superare una fontana e giungere al Monte Colle: lo stupendo lariceto fin qui attraversato, custode di esemplari secolari, si apre su un dosso pianeggiante che culmina in una croce di legno sbilenca, quella croce ammira un panorama tra i più belli che io conosca..!! La vallata di Carona si staglia dirimpetto, offrendo l'insolita vista del paesello coronato dagli inseparabili Diavoli: non è la prima volta che arrivo quassù, ma la bellezza di questo panorama mi lascia ogni volta senza fiato. Il Pizzo Badile è interamente avvolto da una coperta di larici, risalgo lo squarcio di prato dietro la grande stalla, basta alzarsi solo di pochi metri e la veduta sul Monte Colle diventa una cartolina fiabesca: sfioro larici maestosi, poi il sentiero si incammina sul versante nord e con facile traverso sale al vicino Passo di Monte Colle. Riappare Piazzatorre, le Torcole mostrano tutte le loro immense pinete, le erbose balze del Monte Secco fanno da contraltare all'elegante bosco da cui spunta il Pizzo Badile: mi avvio verso di lui, prendendo un sentierino che si intrufola tra i larici, salgo di sbieco portandomi per un attimo sul filo del crinale. Ma lo abbandono subito per spostarmi sulle balze che formano il piccolo e ripido dente finale: il tracciolino è minimo ma comunque evidente, sale con pendenze molto faticose facendosi largo tra qualche cespuglio. Il lariceto finisce senza far rumore, ancora pochi minuti e sbuco sulla vetta, ad un passo dalla piccola croce bianca che la sormonta: il Pizzo Badile è più vicino e più facile di quanto potrebbe sembrare guardandolo dal passo del Monte Colle, alle gambe allenate possono bastare una decina di minuti o poco più. Questa piccola vetta regala un panorama grandioso e silenzioso, essendo lontana dai sentieri trafficati è assai difficile arrivar quassù e trovarci altre persone, il Pizzo Badile meriterebbe ben altra popolarità, ma in fondo è un bene che resti così com'è: è una cima perfetta per chi ama la quiete, e se fortunati si può godere della compagnia dei camosci che numerosi popolano queste pendici. Oggi ho scelto di tornare a valle seguendo lo stesso percorso di salita, ma nel mio servizio compaiono anche foto del 24 8bre, sono tornato lassù 5 giorni dopo insieme a mio cognato: ho inserito quelle foto per testimoniare come ai larici siano bastati pochissimi giorni per vestire i meravigliosi colori dorati che solo parzialmente mi avevano offerto il 19 8bre. Dal Passo del Monte Colle si può anche scendere direttamente a Piazzatorre, come ho fatto con mio cognato, chiudendo così un perfetto giro ad anello e che lo si percorra in un senso o nell'altro poco importa: il Pizzo Badile e lo splendido lariceto del Monte Colle sono lassù ad aspettare che qualcuno faccia un passo fuori dell'escursionismo di massa, lassù è il benvenuto chiunque sappia far camminare i propri scarponi in punta di piedi. |
Immagini totali: 66 | Ultimo aggiornamento: 01/02/13 10.41 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |