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Stavolta dò i numeri: 118, 117, 119, 121. Sono, in sequenza, i sentieri che ho percorso per effettuare questo perfetto giro ad anello.
Risalgo il prato dietro il palazzetto del ghiaccio di Piazzatorre e giro a sinistra su una pianeggiante sterrata.
Dopo pochi metri ecco a destra il paletto segnaletico. Indica il sentiero CAI 118 che sale dritto sul poderoso argine post alluvione '87.
In cima un bosco ci accoglie nella sua ombra e comincia un'infinita serie di serpentine dalla pendenza sostenuta.
Ci faranno guadagnare circa cinquecento metri di dislivello. Un bel traversone a destra e il bosco si apre.
Sfioriamo un capanno ed in breve siamo alla Baita di Montesecco, attrezzata a bivacco.
Non resta che raggiungere il Passo di Monte Colle....E fermarsi ad ammirare gli splendidi panorami.
A sinistra parte la traccia che sale al Monte Secco. Ho proseguito a destra, sul sentiero che con un traverso scende tra i larici.
E dietro un costolone mi sono affacciato sui prati che ospitano la Baita Croce di Monte Colle.
Luogo solitario e orfano di escursionisti, ti scolpisce negli occhi un panorama impossibile da dimenticare!
Anche qui sembra di essere in una cartolina....Delle più belle che esistano!!
Ho avuto come sottofondo musicale la belante compagnia di un gregge di pecore. Quante!! Ne ho immortalate solo una parte.
C'erano pure cavalli, mucche e torelli. Mancavano solo i pastori e sarebbe stato un presepio, l'asino lo facevo io!!
Mi incammino sul 117. Due larici giganteschi dominano una fontana.
Trovo altre mucche ai Baitelli e gente al lavoro alla Baita dell'Orso. La stanno sistemando.
Uno sguardo intorno e si capisce al volo perchè lo stanno facendo!
E arrivo al Forcolino di Torcola. Ecco il 119 che mi fa scendere senza problemi fino ad un lungo stallone. Il sentiero continua verso le Torcole.
Col senno di poi sarebbe stata la scelta migliore. Prendo invece il 121 che scende a destra.
Ma il sentiero e il sottoscritto vengono inghiottiti dall'erba lussureggiante, impossibile trovare la traccia.
Scendo a vista lungo i pratoni, comunque vada in fondo si sbuca sulla gippabile nei pressi della Casera di Torcola Vaga.
La serpeggiante stradina mi riporta preciso preciso al palazzetto.
Tanto di cappello a questo bellissimo e praticamente sconosciuto giro. Non ho incrociato nessun'altro escursionista.
Per i miei orari sono partito molto tardi: sono transitato dalla Baita dell'Orso che era mezzogiorno.
Il ragazzo che stava lavorando mi ha detto che ero la seconda persona che passava di lì quella mattina.
Era appena passato uno straniero. Italia - Resto del mondo....1 - 1.
( Mi scuso: purtroppo sono partito tardi e alcune foto soffrono dei contrasti violenti della luce del mezzogiorno ) |
Immagini totali: 40 | Ultimo aggiornamento: 2009.07.08 23:28:42 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |