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Visto il prolungarsi del “non inverno” con assenza di neve anche in quota e temperature miti eccoci ancora una volta in ballo per una bella cavalcata orobica.
Oggi sono con Sergio, Muro e Gabri e l’obiettivo è la cresta che collega il pizzo Poris con il Monte Grabiasca.
Come al solito si parte da Carona con la luce delle frontali e arriviamo al Calvi insieme ai colori dell’alba.
Una breve pausa e poi via verso il Passo di Valsecca. Prima di raggiungerlo deviamo a destra in direzione del canalino del Poris che risaliamo senza problemi con picca e ramponi.
Al colletto sommitale lasciamo gli attrezzi da neve e risaliamo le roccette che ci portano in vetta dove il Sole splende ed il panorama è grandioso.
Ridiscese le roccette iniziamo la cresta che ci porterà al Grabiasca. La prima parte si svolge su un traverso erboso sul versante seriano e rappresenta la parte più ostica dal mio punto di vista, perché l’erba secca è molto scivolosa e non ci sono appigli degni di tal nome. Io mi aiuto con la picca che conficco nel terreno.
Dopo il traverso la linea da seguire è logica e prevede passaggi a lato delle rocce o sul filo della cresta con alcuni passaggi di facile arrampicata.
La roccia non è sempre buona, ma le difficoltà non sono mai eccessive e così percorriamo la cresta divertendoci ed ammirando il bellissimo panorama.
Raggiunta la vetta principale del Grabiasca procediamo con cautela verso l’anticima dove ci gustiamo la pausa pranzo al caldo sole di questo pazzo Dicembre.
Dopo la meritata pausa scendiamo in direzione del Calvi e quindi, dopo il cambio assetto scarponi/scarpette, giù verso Carona…
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