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14-09-2013 – Traversata in quota da Piazza Brembana al Passo San Marco Testo by Andrea Concludere un giro eccezionale come questo è già di per sé una grande soddisfazione, se questa impresa viene fatta in compagnia e in totale sintonia ed amicizia, l’impresa diventa una giornata indimenticabile, dove alla fatica si unisce la solidarietà, l’empatia e lo spirito di gruppo. Alla partenza da Piazza Brembana siamo in dieci, quando dopo poco meno di due ore siamo in vetta a Torcola Soliva capiamo che il passo è buono e che la pazza idea del Sergio di traversare in cresta in giornata fino al Passo San Marco forse può essere realizzata. L’umore è alto, raggiungiamo Torcola Vaga, il Forcolino e su fino al Pizzo Badile, splendido balcone da cui vediamo gran parte del percorso che ci aspetta; la successiva salita al Monte Secco mette alla prova i polpacci ma in vetta troviamo Ugo ad incitarci… ed è sempre bello trovare un amico sul percorso, conforta l’anima.. ne troveremo poi altri. Saliamo l’anticima del Secco, ora scendiamo per cresta erbosa della Valenzana e attacchiamo il “re”, il Pegherolo, con l’insidiosa salita da questo versante che troviamo però ri-attrezzata e possiamo rampinare in sicurezza… arriviamo in vetta al Pegherolo giusto in tempo per il pranzo… mai visto la cima così affollata! Dopo pranzo scendiamo dalla normale verso San Simone un po’ preoccupati perché l’acqua portata ormai scarseggia e sul percorso non ce n’è, dopo la lunga cresta arriviamo al Passo dell’Erba dove… la più dolce delle sorprese… troviamo due amici con 9 litri d’acqua e il caffè!!! Nonostante il ristoro Francesca e Gabriele decidono che per loro basta così, ci salutano e scendono a San Simone. Saliamo al Monte Cavallo e qui Pier vuole assolutamente anche salire al sottostante e insignificante Pizzo Cavallo (mah! eheh), così allunghiamo di un po’ il percorso verso la Terzera… visto che già è breve (eheh). La salita alla Cima Siltri è un calvario erboso, poi via ancora in cresta al Rotondo via Forcella Rossa e da qui al Lemma Occidentale… dove facciamo una pausa di riflessione… sono ormai le 15 e il percorso è ancora lungo, ma non ci scoraggiamo e, nonostante la stanchezza, si prosegue!! Al Monte Tartano Oliviero e Paolo decidono di “tagliare” scendendo dalla Forcella di Budria a prendere il 101 che li porterà lo stesso alla Ca’ San Marco, vale lo stesso ma “i pazzi” (io, Davide, Marco, Pier, Ettore e Sergio) decidono di provare a proseguire ancora in cresta, saliamo allora al Monte Azzaredo e, una volta in vetta, capiamo che… ce la faremo!!! Raccogliamo le ultime energie e la poca acqua rimasta, saliamo l’ertissima cresta erbosa e raggiungiamo il Fioraro! Sono le 18.30 e l’emozione è tanta, ora è tutta discesa!!! In realtà… quasi tutta discesa… Marco infatti insiste per salire anche il Segade, lo smadonniamo in mille lingue ma non cediamo, saliamo anche lì e puntiamo poi ormai con decisione il vicino Passo San Marco. Poco prima del passo l’ultima elevazione è la Cima Villa, in vetta alla quale ecco un altro amico… Luca… le sue calorose pacche sulle spalle significano che davvero ce l’abbiamo fatta… c’è un po’ di commozione! Una birra al Rifugio San Marco 2000 corona la traversata, così come poi la pizza finale alla “brina” di Olmo. Questa non è stata solo una traversata… è stato un romanzo di natura, fatica e amicizia…. Semplicemente indimenticabile. |
Immagini totali: 56 | Ultimo aggiornamento: 07/10/13 18.52 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |