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Ogni tanto è bene prendersi del tempo per se stessi, staccare dalla rutine quotidiana e godersi un giorno di ferie.
Le intenzioni per oggi sono molteplici e ambiziose, ma alla fine un po’ per il meteo incerto, un po’ per il fatto che siamo rimasti solo io e Muro, optiamo per rimanere nel grembo di mamma Orobia…
Partiamo da Carona con il primo Sole e spalliamo gli sci fino a Pagliari. Lungo la strada che porta al Calvi la neve inizia a scarseggiare e le numerose tracce rendono difficoltosa la salita.
Con passo cosante saliamo man mano che il manto nevoso aumenta. Alla diga di Fregabolgia l’altezza della neve è circa un metro ed il panorama meraviglioso.
Deviamo verso il lago Cabianca e poi su verso l’evidente, e tracciato, canale nord.
Fino quasi a metà saliamo con gli sci ai piedi considerata l’ottima e abbondante neve, poi cambiamo assetto indossando i ramponi e prendendo la picca e proseguiamo spediti verso l’uscita.
Il freddo è intenso, le mani gelate, ma la prospettiva del Sole all’uscita ci fa aumentare il passo.
Dopo l’uscita, quest’anno facile perché non c’è la solita mega cornice, rimettiamo gli sci ed in breve siamo in vetta al Cabianca. Breve pausa e poi giù verso la Valrossa. Subito dopo il traverso posto poco dopo l’uscita del canale nord, notiamo un bel vallone che scende verso il lago d’Aviasco. La neve è più che perfetta e così decidiamo di buttarci in questa valle misteriosa e meravigliosa.
Cerchiamo la via migliore ed in breve siamo al Lago d’Aviasco… che sciata!!
Da qui ripelliamo fino al Passo d’Aviasco e poi di nuovo giù, su neve varia, ma sempre bella, in direzione del Lago Colombo che però non raggiungiamo. Ci fermiamo prima, nei pressi di un grosso masso dove ci rilassiamo un momento e facciamo pausa pranzo… che meraviglia, al Sole, nel silenzio a contatto con la natura più bella e vera!
È tempo di ripartire e così, rimesse le pelli, saliamo in direzione della bastionata rocciosa del Corno di Sardegnana. Depositiamo gli sci ai piedi della parte finale rocciosa che risaliamo con attenzione, ma senza particolari problemi fino alla croce di vetta da cui il panorama è impagabile.
Tornati con cautela agli sci, ci dirigiamo all’intaglio che porta al Vallone, un primo tratto da percorrere a piedi con attenzione e poi è tempo di mettere gli sci.
Il primissimo tratto ci “regalerà” un po’ di crosta, ma subito dopo ecco la farina… in pochissimi minuti ci troviamo alla base del Vallone, che discesa incredibile!! Qui, con attenzione e seguendo vecchie tracce, traversiamo in direzione ovest verso Carona, scendiamo nel bosco ed in breve eccoci a Pagliari che riusciamo a raggiungere sci ai piedi senza prendere nemmeno un sasso! Il versante nord è infatti ancora ben innevato! Da qui non ci resta che scendere a piedi all’auto e poi via, merenda dallo Jury dove ci gustiamo una birra meritata… una giornata intensa e meravigliosa! La giornata di ferie non potevamo sfruttarla meglio!!
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