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Tanto per cambiare anche per il ponte del 25 aprile il meteo non vuole saperne di regalarci giornate stabili e così siamo ancora in ballo con la ricerca di un itinerario per gli sci.
L’idea è di andare in Valle d’Aosta dove tempo sembra migliore, ma ci troviamo solo in due, io e Luciano e quindi la spesa sarebbe troppo alta per la trasferta.
Decidiamo così di rimanere nelle Orobie anche se non abbiamo una meta precisa.
In tarda serata (verso le 22) si aggiunge Danilo. Per la Valle d’Aosta è ormai troppo tardi quindi si rimane in zona.
Partiamo presto e decidiamo di andare in zona Calvi. Mentre saliamo con gli sci in spalla si decide di puntare al Cabianca dal canalino che ai due soci manca. Spalliamo gli sci fino alla diga del Fregabolgia, avremmo potuto prendere la navetta, ma visto che abbiamo gambe buone e ci piace camminare per i monti, non ci sembra il caso di sfruttare questo mezzo!
Saliamo su neve dura (utilizzato rampanti) fino al canalino dove si cambia assetto e si inizia a salire decisi tracciano nella spolverata di fresca arrivata nella notte.
In breve siamo in vetta e ci godiamo una giornata che non ha nulla a che fare con il brutto tempo che temevamo. Infatti splende il Sole e non tira nemmeno vento!
Dopo la pausa iniziamo la discesa e decidiamo di tuffarci, vista la qualità eccellente della neve, verso il lago d’Aviasco che raggiungiamo godendoci una meravigliosa sciata interrotta solo in due punti per l’assenza di neve.
Dal Lago ripelliamo al passo d’Aviasco e poi via fino alla testa della valle dei Frati dove dobbiamo toglierli e salire alla Valrossa a piedi.
Qui ci attende la discesa della classica Valrossa che è in condizioni più che eccellenti, un biliardo di velluto che ci porta in brevissimo al Lago dei Frati. Qui riusciamo a scendere con gli sci fino alla Baita Cabianca dove decidiamo di togliere sci e scarponi indossando le scarpette.
In realtà fino al ponticello avremmo potuto scendere con gli sci facendo un po’ di numeri, ma va bene così! Non ci resta che seguire la strada e raggiungere la primavera ormai esplosa a Pagliari e quindi la macchina.
Una birretta alla Tavernetta di Branzi e poi via, alla fine della fiera nonostante i tanti dubbi di ieri ne è uscita una super gita!!
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