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Per quest'oggi, con Andrea, si decide per un'escursione lunga, ma ricca di spunti naturali e storici in una delle valli più belle delle Orobie.
L'occasione è anche verificare lo stato del 101 e dei cartelli segnavia per futuri interventi di manutenzione. Lasciamo l'auto al parcheggio dell'Ostello di Cassiglio e da qui andiamo al famoso laghetto e poi su vero il Passo di Baciamorti dal ripido sentiero. L'aria è bella frizzante, ma con una salita così sempre "in tiro" il clima è ideale. Al passo ci immergiamo nel verde dei prati punteggiati di mille colori delle belle fioriture e con passo spedito raggiungiamo la cima del Sodadura mentre l'umidità della pianura inizia a giocare con i monti e, un po', ci fa preoccupare per il resto dell'escursione. Scesi dalla "piramide brembana" passiamo nei pressi dei rifugi Nicola e Cazzaniga e iniziamo la salita allo Zuccone dei Campelli che raggiungiamo senza particolari problemi e con un leggero vento che spazza il cielo dell'alta valle. Davanti a noi il Tre Signori si staglia in tutta la sua bellezza e lo guardiamo con negli occhi la voglia di raggiungerne la cima! Scendiamo ai Piani di Bobbio dal canale dei camosci (sconsigliato per via del terreno molto poco stabile con rocce che si muovono ovunque e non permettono una sicura e facile camminata) fino a passare sulle piste che fino a qualche mese fa ci hanno visto intraprendere discesa mozzafiato... adesso il passo è un po' più lento, ma la grinta non cala e così affrontiamo il muro del Passo del Toro con decisione. Da qui ci aspetta una tranquilla camminata fino al rifugio Grassi dove ci fermiamo qualche minuto in più per la pausa panini e per il rifornimento acqua. Dopo la meritata sosta si riparte in direzione del GPM di giornata e, superando con attenzione i tratti attrezzati della via del caminetto, raggiungiamo la cima del Tre Signori dove un forte vento soffia e lo spettacolo è garantito!
Ci godiamo il panorama qualche istante poi è tempo di proseguire verso il Begnini che raggiungiamo percorrendo il sentiero alto e non il 101 ufficiale passando in luoghi incontaminati e dove gli stambecchi la fanno da padroni. Al Benigni una breve sosta (con birretta) è assolutamente d'obbligo, quattro chiacchiere con l'Elisa e poi giù a rotta di collo fino alla curva degli Sciocc. Da qui percorriamo un breve tratto della strada fino ad immergerci nei boschi di Cusio dove, tramite bellissime mulattiere e sentieri a me sconosciuti, raggiungiamo in circa un'oretta l'abitato di Cassiglio chiudendo così un anello perfetto della Valle Stabina...
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