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Ultima uscita del corso GAMASS con l’obiettivo di salire il Gran Zebrù dal difficile e famoso canale delle Pale Rosse.
Dovendo pernottare al rifugio Pizzini, una parte del gruppo decide di salire il sabato prima dell’alba per occupare la giornata salendo il monte Pasquale dal canale nord.
Passiamo dal rifugio per lasciare i “pesi inutili” e ci incamminiamo verso l’evidente canale. Ai piedi di questo ci imbrachiamo, ci leghiamo ed iniziamo a risalire nell’ampia rigola con pendenze non eccessive (circa 45-50°).
Sono davanti e seguo le tracce di chi ci ha preceduto fino all’ultimo tratto dove le pendenze si fanno toste (60°) ed affiora ghiaccio.
Le picche e le punte dei ramponi fanno un lavoro egregio e salgo senza problemi fino a sbucare sulla cresta che in breve ci porta sulla bella cima che avevo già salito il 25 aprile scorso salendo dalla Valle di Rosole.
Dopo una breve pausa in vetta e le foto di rito ritorniamo al rifugio dalla normale passando vicini ad enormi seracchi che scendono dal ghiacciaio del Cevedale. Dopo pranzo ci godiamo il meritato relax mentre attendiamo il resto del gruppo e ci prepariamo alla salita di domani…
Ore 2.40 suona la sveglia; ore 3.15 le luci delle frontali (superflue grazie alla bella luna piena che rischiara la notte) illuminano la neve che dal rifugio Pizzini porta verso il Colle delle Pale Rosse.
Raggiungiamo il passo alle 5.00 mentre albeggia, fa un freddo boia e mentre ci imbrachiamo e leghiamo le mani ed i piedi soffrono…
In breve ci mettiamo in moto mentre i primi raggi illuminano le alte cime che ci circondano, noi il Sole lo vedremo solamente all’uscita sulla cresta sud… Saliamo su neve dura e tratti di ghiaccio che Gerry, mio compagno di cordata, cerca a lato della traccia principale. Si sale bene, senza particolari problemi mentre le pendenze, costantemente attorno ai 55° con alcuni tratti attorno ai 60-65° ci portano sempre più in alto.
L’ultimo tratto è bello ripido e, quando Gerry sbuca dal canale si gira e mi dice “da qui non si esce, troppe cornici”… Avvisiamo gli altri di deviare a destra mentre noi torniamo leggermente sui nostri passi e traversiamo verso destra dove, la neve è di meno e l’uscita dal canale agevole.
Qui il Sole finalmente ci scalda (non ho ancora tolto la seconda giacca e le muffole), e ci si presenta davanti il panorama unico, bellissimo, indescrivibile… la cresta non è sottile, ma molto esposta.
La percorriamo fino alla grande croce che raggiungiamo alle 8.00 del mattino. In vetta ci sono già altre persone (una dozzina), quindi salutiamo ed attendiamo che arrivino i nostri compagni di avventura.
Rimaniamo lassù qualche minuto mentre possiamo finalmente scaldarci, rifocillarci e godere di questo meraviglio spettacolo poi, dopo le numerose foto iniziamo a scendere. La neve inizia a “remollare” e bisogna stare attenti allo zoccolo che, alcune volte, si forma sotto i ramponi. Cerchiamo di passare dove la neve tiene meglio ed in breve siamo al collo di bottiglia (ultimo tratto delicato) dove, alcuni ragazzi ci informano che una cordata è da poco scivolata dalla pala della normale. Cerchiamo di capire dove e cosa possa essere successo, ma non vediamo nulla… di lì a poco ecco l’elicottero che effettua l’intervento. Non sappiamo cosa sia successo e, compattato il gruppo, riprendiamo la marcia fino al Pizzini che raggiungiamo verso le 11.00… Qui le notizie sull’accaduto sono contrastanti, ma l’aria che si respira è “pesante”, finché giunge la tragica notizia dell’accaduto. Torniamo velocemente alle macchine dove il cellulare prende per avvisare a casa che per noi è tutto ok. Siamo veramente soddisfatti per le due salite effettuate, ma abbiamo una grande tristezza nel cuore e tanti interrogativi nella testa…
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Immagini totali: 51 | Ultimo aggiornamento: 28/06/13 22.43 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |