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FULVIO – CLAUDIO - ELENA
Oggi finalmente c’è il sole: cosideriamo il fatto che esista ancora dopo dieci giorni di nuvolaglia bassa e umidità che penetra nelle ossa. Siamo tre bipedi e due quadrupedi pronti, partenza, e via ……. La macchina la lasciamo a Pizzino, il cielo è proprio blu non ci possiamo credere… In poco tempo siamo già al Gherardi dove ci fermiamo a fare la prima pausa tè; oltrepassiamo la casa privata Cesare Battisti e la bocchetta di Regadur e siamo ai piani di Artavaggio. Il sole è sempre più caldo e qui si scatenano i fotografi: sembra tutto a portata di mano, il blu del cielo, il bianco delle vette più alte e del ghiaccio formatosi la notte precedente, il verde degli abeti che “sanno” di Natale. Ci fermiamo a sbirciare la piccola cappelletta nel prato e il rifugio Castelli che ci offre una magnifica terrazza per prendere cinque minuti di sole e e poi via non abbiamo tempo, ci sono ancora tante cose da fare, tante foto da scattare, tanti passi da percorrere. Ecco il Cazzaniga con la sua livrea rosa che ci porge una bella panchina sulla quale consumiamo il nostro sempre abbondante pranzo. Di fronte c’è il rifugio Nicola caratterizzato dal suo tetto spiovente che con i raggi diretti del sole sembra che si illumini. Ripartiamo alla volta del Sodadura, c’è un po’ di neve ghiacciata sulla quale i nostri amici animali si sbizzarriscono con le loro “acrobazie” e a chi riporta per primo al padrone la palla di neve! Il cartello segnala “percorso difficoltoso” ma è un’impressione, meglio non farci caso!!! Pero’ effettivamente una volta in vetta il fiatone ce l’abbiamo… Bella la Madonnina dorata che contempla un meraviglioso Resegone e la croce in ricordo di giovani vite. Non sappiamo dove guardare, è talmente bello quassù, possiamo vedere il mondo e scatenare le nostre emozioni. La vetta, un brivido lungo la schiena, il tepore pomeridiano, non ci manca niente possiamo toccare i cielo. I flash delle macchine fotografiche illuminano tutto cio’ che ci circonda, sta per scendere il sole ma ci viene automatico pensare che non possiamo perderci il tramonto per nulla al mondo quindi scendiamo un pochino di quota fino ad arrivare ad un bel prato pianeggiante e lì scatta l’appostamento! Magnifico, insuperabile, senza parole….. il Resegone è diventato rosa si vede persino la croce luccicare. La nebbia bassa forma una cascata sui monti circostanti, all’orizzonte penso di poter vedere il mare. Siamo rimasti tutti e tre in penombra e ci avviciniamo per farci luce a vicenda con i frontalini. Scendere accompagnati dalla luna piena è stata un’esperienza straordinaria come il “sapore” della camminata gustata fino all’ultimo centesimo di secondo. |
Immagini totali: 31 | Ultimo aggiornamento: 04/12/09 22.33 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |