FOTO dI DILVO ASSOLARI

(Palazzago - Bergamo) -

Questa escursione relativamente semplice al Passo di Tartano consente con davvero poca fatica di andare a scoprire una zona veramente carina e tranquilla delle nostre Orobie . Partiti da S.Simone si sale dolcemente passando sotto la costiera del Lemma e il Passo della Forcella Rossa , potendo già da qui ammirare la zona del Monte Cavallo e del Pegherolo , montagna dalla forma arcigna e facilmente riconoscibile . In poco più di un’ora si giunge al passo , con vista stupenda sulla Val Lunga e sulle vette del gruppo Masino-Bregaglia , mentre con uno sguardo a sud abbiamo la triade Monte Valegino , monte Cadelle e Monte Toro con ai loro piedi le tre perle dei laghi di Porcile . Di importante cenno storico sono le trincee della Linea Cadorna e i ruderi delle varie casermette e depositi di armi che rendono ancor più interessante questo giro sulle nostre amate Orobie .

Domenica mattina l'aria era particolarmente tersa e le montagne parevano essere ancora più vicine a me . Arrivato verso le 6.30 a Carona la temperatura era di 8 gradi ed i miei pantaloncini corti mi davano da pensare , ma dopo pochi minuti di cammino ero già "caldo" e in meno di un’ora avevo raggiunto il lago del Becco !! Il tempo era stupendo ed invogliava ancora di più a raggiungere la meta in tempo breve; infatti appena raggiunto la ferrata via le racchette e pronti per la salita per di più anche divertente ed come per magia eccomi sulla cresta con l'arrivo in vetta !! Un panorama fantastico con la compagnia di un gruppo di stambecchi che posavano come fossero dei modelli . Per la discesa invece ho preferito passare a nord verso il passo di Sardegnana in modo da poter fare un giro più completo ed ammirare un'altra parte stupenda del paesaggio dell'alta Val Brembana

Venerdì 26 dicembre 2008 per smaltire gli eccessi natalizi ho deciso di andare a fare una bella ciaspolata con Francesca, la mia compagna, in Val Taleggio e più precisamente in uno dei suoi tanti piccoli solchi laterali , la valle di Salzana che da Pizzino porta verso i piccoli borghi di Fraggio, Bonetto, Cantaldo e le baite di Scannagallo . Il paesaggio è quanto di più dolce e armonioso si possa desiderare e con i pendii ricoperti di neve questo piccolo angolo delle prealpi orobiche diventa davvero un piccolo angolo di paradiso. L’escursione parte appena sopra Pizzino, solo sopo un paio di tornanti della strada che porta a Capofoppa e si snoda sulla sterrata che porta ai Piani di Artavaggio, ma quando si giunge nei pressi del canale Scannagallo si abbandona tale traccia per puntare alla base del “RE “ della valle ossia il monte Sodatura. A questo punto si attraversano i tranquilli boschi sottostanti e salendo molto gradatamente si arriva alla baita di Scannagallo alta ove senza direzione obbligata ci consente di pergiungere alla forcella di Artavaggio. L’esposizione è ottimale, il sole non manca mai e la vista sulla sottostante Val Taleggio è stupenda. Il Resegone e le due Grigne completano la cornice di questo incantevole posto.

LA CLASSICA SALITA INVERNALE DELLE OROBIE...IL RIFUGIO CALVI ! (11 gennaio 09)

Sabato 10-01-2009 di buon ora ho deciso di avventurarmi per il Rifugio Calvi, dopo la copiosa nevicata scesa appena trascorsa l’Epifania, nonostante avessi qualche dubbio sulla sicurezza della neve stessa. Quando si è da soli ad intraprendere un’escursione anche le cose più “semplici “ possono essere motivo di incertezza ….
Arrivato a Carona mi sono incamminato subito, e, ciaspole ai piedi, partenza per il rifugio! Tantissima neve, ma la sorpresa più bella e inaspettata è stato il non aver più una traccia da seguire dal Lago del prato in poi...
Tutto questo ha reso l’escursione ancora più selvaggia ed indimenticabile con il cielo azzurro a fare da cornice a questa splendida giornata !

n.d.r. Il giorno stesso salivano Piero e Fulvio, incontrati mentre scendevo e il giorno dopo, domenica 11 gennaio 09, salivano anche Annalisa e Mauro Zanchi