Up OLERA E DINTORNI sabato 30 gennaio 2010 Slideshow

PERIODO: tutto l’anno DIFFICOLTÀ: E – accessibile a tutti DURATA: circa 3 ore Lasciata l’auto in uno dei parcheggi si parte alle 8.00, con un bel sole ma freddo pungente (-5°), dalla chiesina (320 m.) della frazione Busa di Alzano Lombardo, al bivio prendiamo a dx per via Fornaci e dopo 100 m. proseguiamo sulla sx per via Fratelli Coria (sentiero CAI 531); la strada è asfaltata per circa 200 m. poi inizia la mulattiera sterrata che porta fino a Monte di Nese, saliamo nel bosco fino a raggiungere una cappella (503 m.) superata la quale si sbuca sulla strada asfaltata che attraversiamo e proprio di fronte si imbocca subito il sentiero CAI 532 (Burro-Olera-Cà del Lac). Si cammina sempre alla stessa quota con brevi saliscendi nel bosco che, complice i due cm di neve caduti la sera prima, offre uno spettacolo fiabesco. Dopo circa 30 minuti cominciamo a vedere i primi tetti delle case di Olera che poi raggiungiamo e passando nelle strette vie del bel paesino arriviamo alla fine delle case in un piccolo parcheggio (530 m.). Scendiamo a sx per una decina di metri e subito a dx imbocchiamo la sterrata che, tra piccoli vigneti, ci porterà a seguire tutte le santelle della Via Crucis rimessa a nuovo da poco. Alla nostra sinistra il letto di un piccolo torrente che superiamo con un piccolo ponte in legno; sempre tenendo la sinistra (diritti si sale alla Forcella del Sorriso) si inizia a salire trai castagni costeggiando il versante settentrionale del Monte Solino, prima dolcemente poi la mulattiera si alza con uno strappo da "sentiero delle orobie" che toglie il fiato ma quando raggiungiamo la piazzuola alla fine di questa pendenza, lo spettacolo ci ripaga della fatica: un piccolo balcone naturale con cappelletta votiva dedicata a Frà Tommaso dal quale si vede Olera in tutta la sua bellezza. La neve su tetti e prati aggiunge un tocco "nordico" al paesaggio. La località dove siamo è chiamata "Cuden" (674 m.). Una breve sosta per bere, dal thermos, una tazza di bevanda calda che non guasta mai in questi casi e poi dopo un’ultimo sguardo su Olera, proseguiamo seguendo il sentiero nel bosco che in poco tempo ci porta alla Cà del Lac (676 m.) dove incrociamo la strada/sentiero che da Monterosso porta al Canto Alto; noi invece andiamo a sx per pochi metri e poi a dx in direzione ristorante Pighet. Qui si può seguire la strada asfaltata che porta al ristorante oppure prendere un sentiero a sx che entra nel bosco e arriva poi ad un prato (610 m.) chiuso da uno steccato dove il percorso si ricongiunge con il sentiero che scende dal ristorante posto 100 m. sopra. Noi prendiamo il sentiero ed in circa 20 minuti arriviamo allo steccato che circonda il vasto prato, nel bosco incontriamo un simpatico cane che dopo averci guardato riparte come una saetta correndo sulla neve divertito alla ricerca del suo padrone che incrociamo un poco più avanti. Troviamo adesso foschia e non riusciamo nemmeno a vedere l’ampia casa colonica al culmine del prato sulla nostra sinistra; seguiamo a dx la stradina e quando inizia a scendere prendiamo a sx lo sterrato che porta alla casa colonica (la cementata sulla dx scende a Ranica) e giunti all’ingresso del viale della cascina, sulla dx, troviamo dei gradini che ci immettono sul sentiero che poi ci porterà fino a Nese. Anche questo sentiero non è segnato e occorre un po’ di attenzione per non perdere la traccia principale che prosegue sempre a mezzacosta e poi piano piano scende dal versante meridionale del Monte Zuccone fino ad arrivare a un roccolo che si supera e poi tenendo la sinistra si arriva dopo un paio di minuti sulla strada asfaltata (via dei Corni) che si segue fino a incrociare via Meer e da qui si torna alla partenza.. Solo due cenni storici su Olera: la chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo costruita nel 1471 è ricca di tesori d’arte; il più noto è il grande polittico di Cima da Conegliano collocato sull’altare maggiore, a fianco dell’altare sinistro un’altra notevole opera d’arte: un’icona della "Madre di Dio della Passione". Olera dette i natali a Tommaso Acerbis de Viani (1563-1631), noto come Frà Tommaso da Olera. Info molto dettagliate sul sito www.olera.it

NOTE:
Per raggiungere la frazione Busa da Bergamo si prende la vecchia strada provinciale per la Valle Seriana, si passa prima Torre Boldone poi Ranica e all’altezza dell’ospedale di Alzano Lombardo prima del semaforo (ci sono la fermata del bus e un’edicola) si gira a sinistra seguendo le indicazioni "Monte di Nese". Si prosegue sempre diritti sulla strada principale per circa 1 km (prima via Europa poi via Meer), si superano in successione un semaforo a chiamata, un grande parcheggio sulla destra (P1), il cimitero di Nese sulla sinistra, due dossi in leggera salita, un parcheggio (P2) sulla destra, si prosegue per altri 500 metri e dopo una stretta curva sulla sinistra si trova la chiesina della frazione Busa con un piccolo parcheggio di fianco(P3) e qualche posto auto appena dopo sulla destra(P4) e 100 metri più avanti sulla sinistra (P5) proprio dove inizia la nostra escursione ad anello della durata di circa tre ore. La lunga introduzione serve a chi non conosce la zona. Info parcheggi: il P1 è libero tutti i giorni meno il sabato (area mercato- 1 km in più da fare a piedi); al P2 si può lasciare l’auto solo la domenica (gli altri giorni disco orario); P3-P4-P5 sono liberi. Tra il P1 e il P2 ci sono parcheggi liberi lungo la strada sulla destra.


01 galaverna zona parcheggio
02 mulattiera Busa-Burro
03 bosco incantato
04 verso Olera da Burro
05 il fascino di Olera
06 seconda stazione
07 si prosegue nel bosco
08 in fondo la luce
09 a metà salita
10 ultima stazione
11 cappella fine via Crucis
12 Olera inbiancata
13 chiesetta S. Rocco
14 neve sui prati di Olera
15 simpatico incontro zona Pighet
16 è salita la nebbia

Immagini totali: 16 | Ultimo aggiornamento: 09/02/10 10.48 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto