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Per raggiungere la zona del Farno da Bergamo si prende la strada provinciale per la Valle Seriana seguendo le indicazioni per Clusone; sulla superstrada dopo Cene prendere l’uscita per Leffe e proseguire fino ad un semaforo posto all’ingresso del paese, seguire poi le indicazioni per Gandino-Barzizza-Farno. Dopo la frazione Barzizza si sale per qualche kilometro una stretta strada asfaltata fino ad arrivare ad una serie di parcheggi dai quali si parte per i numerosi giri che si possono fare in questa zona.
Lasciata l’auto nel parcheggio più alto, ancora semivuoto forse perché la temperatura esterna segna un bel - 5° anche se stanno arrivando altre auto e qualche camminatore è già partito, infiliamo subito le ciaspole e prendiamo a sinistra la traccia nella neve che dopo qualche centinaio di metri piega a destra passando sotto un grande roccolo. In questo primo tratto il panorama di fronte a noi dell’Arera e dell’Alben ben innevati e dopo la curva a destra, in lontananza, si vede la meta della nostra breve escursione: la croce in ferro del Pizzo Formico (1636 m.); il sole di questa limpidissima giornata inizia già a scaldarci, camminiamo da circa venti minuti e sono già finiti nello zaino il pile e i guanti. Continuiamo a ciaspolare allegramente salendo il lungo sentiero che in modo graduale ma con buona pendenza ci permette di arrivare, dopo un’ultimo strappo alquanto ripido, alla croce.
Da qui il panorama spazia a 360° sulla conca della Presolana con i suoi paesi e le sue cime, sul gruppo dell’Adamello in lontananza, poi verso la Val Cavallina con il riconoscibile monte Guglielmo, uno sguardo sulla zona sottostante del Farno con il rifugio Parafulmine e la pista di fondo, infine un’occhio anche alla bassa Val Seriana con i suoi agglomerati urbani ammassati ai piedi delle colline.
La piccola “piazzuola” attorno alla croce è ora letteralmente invasa da sci alpinisti, ciaspolatori e semplici camminatori che con solo ghette e scarponi hanno comunque raggiunto la meta approfittando del sentiero ben battuto in mezzo ai 40/50 cm di neve. Dopo il classico panino decidiamo di tornare per lo stesso tracciato della salita; giunti ad uno spiazzo con steccato pieghiamo a sinistra e con un po’ di fatica, perché qui il sentiero non è battuto, andiamo ad incrociare la stradina che arriva dalla pista di fondo e seguendola a destra ritorniamo al parcheggio. E’ circa mezzogiorno e siamo in tempo a tornare a casa per il pranzo.
Una discreta escursione di circa tre ore giusto per riprendere l’abitudine alle ciaspole che non mettevo da più di un anno, un percorso tutto soleggiato, una meta consigliata non lontana da Bergamo. |
Immagini totali: 20 | Ultimo aggiornamento: 18/02/10 9.00 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |