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Dopo l’escursione di aprile ho voluto risalire nell’inverno dello stesso anno (2007) alla Cima Parè, partenza sempre da Rovetta. presso la sede degli alpini. Partiamo verso le 8.30, è una bella giornata anche se la temperatura è bassa ma visto che siamo ormai a fine anno gli esperti meteo direbbero "tipica del periodo".
Dopo una mezzora lungo la mulattiera , in mezzo a tanti "alberi di Natale" senza addobbi e luci, troviamo un segno delle feste natalizie: un presepe tra rocce e tronchi nel bel mezzo del bosco; sulla stella cometa appesa ad un albero la scritta -Auguri G.E.R.- sigla che interpretiamo a naso come Gruppo Escursionistico Rovetta o qualcosa di simile.
Dopo la salita nel bosco, in prossimità della chiesetta del Blum, vediamo alcuni splendidi cavalli aveglinesi che stanno tranquillamente transitando sul crinale, la temperatura rimane bassa e la brina ricopre i prati ancora in ombra. Una breve sosta alla cappelletta e poi si parte per il sentiero tra i prati che ci porterà alla meta della nostra escursione; nessuna traccia di neve se non sui monti che circondano la zona, comunque sopra quota 1800-2000 m.
Mentre sbuffiamo in salita il sole incomincia a riscaldarci, la giornata è veramente bella tenendo conto che siamo al 26 di dicembre, e dopo molta fatica (il pranzo di Natale si fa sentire) finalmente siamo alla croce metallica con campana che contraddistingue questa cima. Non siamo soli, qualche altro escursionista ha deciso di smaltire con una sana camminata le abbuffate di queste feste mentre un simpatico cane bianco comincia a girarci intorno scodinzolando; forse lui ieri ha mangiato normalmente e vedendo qualche biscotto e un po’ di cioccolato appena tolti dallo zaino spera di ottenere un assaggio, che naturalmente gli passiamo.
Ci fermiamo una mezzora, giusto il tempo di riguardare a 360° lo spettacolo che già avevamo visto ad aprile. Uniche differenze la neve sulle cime, il bacino del torrente Ogna in Valzurio che mostra in superficie pezzi di ghiaccio galleggianti ed il colore dei prati un pò più vivace.
Dopo una riflessione sulla bellezza di questi panorami, del mio compagno/fratello di viaggio, decidiamo di tornare mentre un rapace vola sopra di noi forse anche lui alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare.
La chiesetta del Blùm ci aspetta là in fondo al sentiero, i prati a sud-est baciati dal sole mentre quelli verso nord ancora coperti dalla brina. Scendiamo con calma, abbiamo smaltito una piccola parte del pranzo di ieri anche se sappiamo che a casa ci aspetta il secondo round gastronomico di questo festività natalizie del 2007.
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Immagini totali: 15 | Ultimo aggiornamento: 26/11/09 9.22 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |