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Visita ad Arnosto, piccolo borgo antico, ricco di storia, ben restaurato, a Fuipiano, |
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Oggi abbiamo deciso di girovagare, con i nostri amici di sempre, per le innumerevoli bellezze della terra lombarda e riposti per un momento gli sci e le ciaspole, la nostra meta è una tranquila escursione fuori porta nella vicina Val Imagna.
Siamo solo a una trentina di chilometri da Bergamo e ci spingiamo nel cuore di questa vallata che ha tanto da offrire, fino a raggiungere il suo punto più estremo in località Fuipiano. La meta è il pittoresco borgo di Arnosto.
Il freddo pungente di queste giornate invernali non è un impedimento, ma anzi contribuisce a render il tutto molto affascinante. Spesso la neve con il suo silenzioso e avvolgente candore esalta maggiormente la bellezza dei posti rendendoli ancora più particolari.
Percorriamo una breve mulattiera che ci conduce all'interno dell'antica frazione. Alzando gli occhi, lo sfondo è dominato dall'inconfondibile e imponente sagoma del Resegone di cui si scorge la cresta più alta: Punta Cermenati.
La località è davvero interessante e da qui partono anche belle escursioni che ricordo di aver fatto nel periodo estivo, verso il Passo Bocca del Grassello - Canti e i Tre Faggi da cui si gode una vista impareggiabile verso lo Zuc di Valbona, attraversando la costiera che divide la Valle Imagna dalla Val Taleggio.
Indubbiamente Arnosto si trova in una gran bella posizione e da qui è come essere affacciati ad un balcone che domina tutta la valle...peccato solo che oggi il panorama sia avvolto dalla foschia sollevata da un fine e fitto nevischio, ma poco importa: estraiamo ugualmente le fotocamere dalle custodie e cominciamo a scattare sicuri che la neve non può che aggiungere altra magia al luogo.
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Il piccolo borgo montano è formato da uno schieramento di vecchie case con i caratteristici tetti di " piode " sovrapposte che attirano subito l'attenzione. All'interno della muratura è inglobata una chiesetta e l'interessante Palazzo della Dogana Veneta che qui nel 1797 aveva la sua sede; infatti la Serenissima Repubblica di Venezia possedeva in Arnosto l'avamposto più occidentale dei suoi domini e in questo luogo aveva il confine con il territorio del limitrofo Ducato di Milano. Osserviamo incuriositi la piazzetta interna, la chiesetta, gli archivolti e le case l'una addossata all'altra quasi come una piccola cinta fortificata; l'atmosfera è quella di altri tempi e si riesce ad apprezzare al massimo grazie anche all'intervento di restauro e conservazione che nel 2005 è stato eseguito dalla Comunità Montana. Incomincia a nevicare copiosamente..ancora qualche scatto prima di lasciare Arnosto.. mentre ci diciamo che comunque è valsa la pena fare questa escursione: abbiamo avuto l'esempio di come l'uomo sia riuscito anticamente a costruire in una località così isolata e impervia. Ma soprattutto come abbia dato vita a un tipo di architettura rustica originale e cosa davvero ammirevole, sia riuscito a integrarsi con la natura circostante rispettandola....capitasse più spesso anche oggi.... |
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ESCURSIONE IN VAL DI MELLO - 1° NOVEMBRE 2009 |
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La giornata è quella del 1° Novembre. Con Diego e la scanzonata brigata dei nostri amici, decidiamo di andare in Val Di Mello in quella che giustamente viene chiamata " la perla delle montagne retiche". La Val di Mello si snoda dalla Valtellina sulla destra dell'Adda ed è una valle di origine glaciale dalla tipica forma ad " U". Ma la cosa più sorprendente è che per trovare una conformazione geologica simile, bisogna andare nelle Montagne Rocciose del Parco Nazionale di Yosemite in California! Al nostro arrivo di buon mattino, il fondovalle è ancora avvolto da una sottile nebbiolina, ma lassù sulle cime il sole fa la sua comparsa e offre uno spettacolo di colori incantevoli. Non ricordo di avere mai visto colori autunnali così forti e belli. Siamo circondati dalla Valle del Ferro che è un 'impressionante balconata di granito, palestra di roccia frequentata e conosciuta dai free-climbing di mezzo mondo. Davanti a noi ecco la Valle del Cameraccio con in lontananza il profilo del Monte Disgrazia e la sua quota massima di 3678 m; più a destra si intravede il Monte Pioda.
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La Val Chiavenna è subito oltre come la vicina Val Bregaglia svizzera. Ci incamminiamo per la mulattiera seguendo il torrente tra baite, ponticelli e alpeggi: gli spunti fotografici non mancano di sicuro perchè qua lo scenario naturale è davvero imponente e soprattutto ci rallegra sapere che dal gennaio del 2009 tutto quello che stiamo ammirando è diventato Riserva Naturale protetta e tutelata. Passo dopo passo ci rendiamo conto di essere in un posto speciale dal fascino antico: qua si respira ancora la schietta ospitalità della gente di montagna che un tempo costruì le sue baite di pietra ricavandole sotto i grandi massi franati dai monti. Così infatti si presenta il primo nucleo di case di Cà du Sciuma quasi sotto alla parete quasi verticale del Precipizio degli Asteroidi che è una delle più celebri vie di arrampicata. Continuiamo seguendo il corso del torrente, tra prati e boschi fino a raggiungere le limpide acque di un laghetto....sopra di noi, il volo silenzioso di un'aquila. Segue l'ampio pianoro di Cacina Piana con le caratteristiche baite scavate nella roccia, da qui partono vari sentieri diretti verso i rifugi in quota delle valli laterali, ma sarà per una prossima volta. Il tempo scorre veloce, fa freddo, ma davanti a un piatto di pizzoccheri e a un po' di genepy ci si riscalda rapidamente ; così dopo la sosta riprendiamo a seguire il sentiero verso il Ponticello Cascina Piana fino alle baite di Rasica che è il punto terminale della nostra gita con davanti le guglie del Cameraccio, del Disgrazia e del Monte Pioda. Eppure lo sguardo finisce sempre lì, è impossible riuscire a staccarlo: i larici gialli e i faggi secolari sono attaccati lassù alle più alte cenge con uno stacco di colori stupendo sullo sfondo della roccia granitica ed è così, con queste immagini di una natura ancora incontaminata e bellissima, che questa valle ti entra definitivamente nel cuore e ti accarezza l'anima. |
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Sul Sentiero dei fiori dalla Val d'Arera al Passo Branchino |
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Ho avuto occasione di percorrere uno dei tre itinerari del Sentiero dei Fiori, salendo dalla Val d'Arera fino al Passo Branchino. Lo conoscevo solo dalle descrizioni fatte da tutti coloro che, percorrendolo, rimanevano incantati non solo per le bellezze paesaggistiche, ma anche e soprattutto per l'interessante " scenario " floreale. Sono rimasta davvero sorpresa perchè dal punto di vista botanico offre la vista dei più begli esemplari della Flora Alpina Brembana e mai mi sarei immaginata di trovarmi davanti a una simile ricchezza di foriture. Qui è il regno delle sassifraghe, dei rododendri, delle genziane, di rare e delicate orchidee: l'alternanza delle colorazioni e il contesto in cui si sono ambientate non solo suscita curiosità, ma emoziona tantissimo. La stessa emozione che ho tentato di trasferire e di fermare in alcuni miei scatti. |
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Omaggio alla primavera (maggio 09) |
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Qualche scatto fatto alla flora delle nostre montagne. Sono 'appassionata di macrofotografia e non finisco mai di rimanere meravigliata davanti alla " piccola " perfezione di un fiore o di un insetto e così cerco di catturarne forme, colori e le sensazioni che mi trasmettono. |
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Da Castione della Presolana, immagini con la neve e la 'Regina delle Orobie' |
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Alcune bianche panoramiche di Castione della Presolana e del suo imponente scenario montano; è stato sorprendente ammirare coma la roccia calcarea assuma quella tipica colorazione rosata al tramonto! E poi..c'è stata la piacevole conoscenza del gatto dei nostri amici: la simpatica Geltrude ritratta mentre è in vena di fusa. |
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La Presolana con la prima neve d'ottobre 2008 |
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Emozioni liguri (nov.-dic. 08 - genn. 09) |
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Alcune foto " catturate " nella mia terra natia, la dolce Liguria. Ecco qui una carrellata di immagini...quasi un anticipo per la bella stagione, vista la nota clemenza e mitezza del clima marino. Benchè appena a Gennaio, già qualche giorno fa, si riuscivano a cogliere i colori primaverili nei prati e le prime gemme sbocciate sui rami degli alberi; la tranquillità dell'inverno ha reso più apprezzabile girovagare per i borghi di Varigotti e Noli, riscoprirne gli aspetti più tipici. Così come è stato piacevole, sedersi in riva al mare e osservare Bergeggi, il suo tramonto o il volo di un gabbiano al largo....queste le sensazioni racchiuse nelle mie foto! |
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Quanti amici alla Castagnata di Pusdosso! (5 ottobre 08) |
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Passi dolomitici (estate 08) |
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Quest'estate ho "sconfinato" verso le Dolomiti e ho percorso tutti i principali passi: dal Gardena, al Pordoi, al Sella, al Falzarego.... Ho fatto numerosi scatti che presentano la bellezza di quella terra. | |||
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Primavera |
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Foto d'altri tempi: il trenino della Val Brembana |
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Mi è davvero piaciuta parecchio l'abbinata video-canzone, dedicata al trenino in Val Brembana: un vero tuffo nel passato.... Poi, rovistando nei cassetti, mi sono ricordata di conservare una vecchia foto, scattata nel lontano 1962 dal mio amato papà, che immortala proprio il trenino in partenza da Lenna. |
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Riviera Ligure - Noli - "Ricordi legati ad un...granello di sabbia" (26 gennaio 2008)
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Sono nata e cresciuta a Savona, ma le mie radici sono bergamasche, quindi posso profondamente capire le sensazioni di chi abita lontano dalla propria terra d'origine. E, da vera bergamasca d.o.c, sono ritornata nella mia amata valle brembana voltando le spalle al mare....
Ogni tanto faccio una capatina in riviera...allego alcune foto scattate proprio di recente .
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Bella gita fatta a settembre nella zona di Livigno, attraversando il Passo del Bernina e del Maloja verso il Canton dei Grigioni.
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