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Domenica 11 gennaio 2009 si decide di raggiungere una delle mete più gettonate in bergamasca: il Rifugio F.lli Calvi (2015 m). Ci siamo già stati parecchie volte nella bella stagione ma ancora ci manca la versione invernale. Partiti da Carona seguiamo il sentiero che passa sulla carrabile, oltrepassando piccole ma numerose slavine. La traccia è ben battuta, tanto che non sentiamo la necessità di calzare le ciaspole, che ora sarebbero solo un impiccio. Si oltrepassa l’incantevole frazione di Pagliari, ancora più suggestiva con la neve abbondante e raggiungiamo in pochi minuti la cascata di Val Sambuzza dove due scalatori sono impegnati nella sua risalita. Camminiamo all’ombra per un lungo tratto, col cielo che si fa sempre più azzurro e il sole che inizia a occhieggiare al di sopra delle cime più vicine. Raggiunta la diga Fregabolgia (1957 m) il panorama inizia a allargarsi verso alcune delle cime che conosciamo bene, per averle salite o per averle in programma. Laggiù in fondo il Madonnino è un invito a continuare a camminare. Raggiungiamo il rifugio e dopo un po’ di riposo decidiamo di proseguire verso il paso Portula. Ora la traccia seppure bene evidente è poco battuta e le ciaspole svolgono il loro lavoro, aiutandoci nella nostra faticosa progressione. Risaliamo alcuni dossi ma poi la traccia finisce e riteniamo opportuno fermarci, lasciando intatto il candido manto di neve dinnanzi a noi. Il panorama è mozzafiato: Aga, Diavolo di Tenda, Grabiasca, Madonnino, Cabianca. Il tutto gustato in completo silenzio sotto un cielo limpido, scaldati dal sole caldo nel candore della neve. Torniamo a valle seguendo lo stesso sentiero mentre finiamo di gustare le vedute che ci hanno riempito gli occhi. |
Immagini totali: 36 | Ultimo aggiornamento: 2009.01.13 10:17:36 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |