Up Dalle Baite di Mezzeno alla cima nord dei Tre Pizzi e omonimo rifugio il 19 luglio 2009 Slideshow

In un giorno limpidissimo come lo sguardo degli arcangeli, decido di portare la truppa di casa alla cima Papa Giovanni Paolo II (ascesa per me inedita) attraverso il passo di Marogella e la cresta che passa per il Monte delle Galline. Il favonio notturno ha ripulito il cielo dall’afa dei giorni precedenti e la giornata è ideale per sentirsi beati se non proprio Pontefici. Giunto però in quel di Roncobello capisco che la stessa ispirazione è venuta a molti: già un chilometro prima delle baite di Mezzeno sono costretto a piazzare l’auto ai limiti della scarpata di valle per l’immane quantità di ciabattari domenicali giunti in zona. Il secondo inconveniente è molto più nature ma ugualmente spiazzante: i primi cinquanta metri del sentiero per il passo di Marogella sono stati testimoni di una violentissima crisi intestinale della locale mandria di mucche al pascolo, e così i miei giovani eredi iniziano a berciare esprimendo ferma contrarietà all’eventualità di far cambiare colore alle loro immacolate Asics. Infastidito dai due contrattempi e dal mattino già troppo avanzato per i miei gusti, ricalibro la truppa su altra destinazione, ovvero i Tre Pizzi e l’annesso nuovo rifugio. Seguiamo quindi sul sentiero 215 il carnaio festivo che sale in zona Laghi Gemelli, ma solo per portarci al bivio che a sinistra fa nascere il bel 217. Pochi passi dal bivio e la montagna ridiventa paradiso: fra folate di vento birichino le visuali offerte dalla nord dell’Arera, dal Corno Branchino e dal gruppo del Menna si accompagnano alla serenità offerta dai pianori delle baite di Monte Campo, una vasta zona ideale per far correre i pensieri sulle linee panoramiche. Ci troviamo in pratica sulla linea di demarcazione orografica fra le Prealpi orobiche costituite da dolomia (la costiera Menna-Corno Branchino-Arera-Cima Valmora-Fop-Secco) e le Alpi Orobie costituite da rocce silicee che si elevano da questo punto verso nord.E così, come succede in tutti i luoghi di frontiera, qualche sensazione in più ti resta dentro. Al termine del pianoro delle baite di Campo si mostrano per la prima volta i Tre Pizzi, rilievi posati con arguzia uno a fianco dell’altro: due belle piramidi verdi-giallo-viola (la seconda molto affilata) e una terza cima dalle forme meno suggestive ma al tempo stesso più alta delle colleghe, perché così è la natura, severa con gli arroganti ma onesta nel distribuire fortune. Il sentiero riprende a salire - non troppo faticoso - sino alla conca sotto il Pietra Quadra dove il laghetto omonimo si è appena svegliato dal lungo letargo 08-09. Stando sulla sinistra della vasta pietraia oltrepassiamo la bocchetta da cui si può salire alla cima nord dei Tre Pizzi. Ignoriamo l’ascensione e scendiamo verso il nuovo e piccolo rifugio costruito da una specie di joint venture montana Roncobello-Isola di Fondra e inaugurato circa un mese fa. La costruzione, collocata su uno spettacolare balcone a picco sulla val Mencucca e su Trabuchello, non è visibile sino all’ultimo pur arrivandoci dall’alto. E così un po’ di sorpresa la strappa. Due ore di marcia a ritmo di mocciosi, panorama strepitoso verso il Tre Signori e la cresta Torcole-Pegherolo, cielo ancora a prova di specchio, rifugio chiuso e quindi poca brigata e beltà adeguata. Penso alla mandria di umani in quel momento stravaccata attorno ai Laghi Gemelli e il panino mi pare ancor più buono, anche perché nel frattempo ho conosciuto una gradevolissima coppia di Arzago d’Adda. Io e Paolo lasciamo le rispettive famiglie stese al sole, torniamo alla bocchetta e saliamo alla cima nord dei Tre Pizzi (2167 m., bisogna usare le quattro zampe per qualche metro, serve un po’ d’attenzione). Vista fantastica sulle dolomie orobiche e verso ovest sino al Rosa. Al ritorno anche Marzia vuole salire la cima e con sorpresa la accompagno fra le rocce. E’ poi la volta di Daniel, 6 anni orgogliosi, che non vuole essere da meno e infatti non lo è, e così alla fine la “Tre Pizzi” la salgo tre volte. Per uno che porta il pizzetto mi pare cosa buona e giusta.

01 Colpo di vento mezzeno
02 Corno Branchino
03 Tra dolomie e orti botanici
04 Prima baita di Monte Campo
05 Baita and breakfast (sullo sfondo l'Arera)
06 Marzia, Baita di Monte Campo e sullo sfondo il fratellino del Menna
07 Vista su Cancervo e Venturosa, in fondo le creste del Resegone
08 I Tre Pizzi
09 Oro sulla cima sud dei Tre Pizzi
10 Pozze ai Pizzi
11 Bocchetta Pizzo di mezzo. In ricordo di un cuore montano fermatosi lì
12 Il Rifugio Tre Pizzi
13 Zoom sulle Torcole, in fondo l'ago del Pizzo Tre Signori
14 Paolo sulla Cima nord dei Tre Pizzi. Dietro, il circo e la vetta del Pietra Quadra
15 A picco dal Pizzo
16 Le dolomie di Valcanale (Arera, Cima di Valmora, Fop, Secco) da vetta Tre Pizzi
17 Bastionata, laghetto e baita di Pietra Quadra
18 Aria a volontà
19 Spunta il Menna dietro il fratellino
20 Qualcuno salì su quel nido di cuculo
21 Trabocchetto su Trabuchello (Val Mencucca's downhill)
22 Uomo sull'orlo di una crisi di riso
23 In lontananza, da sx, Tre Signori, Trona, Valletto, Ponteranica e  Passo San Marco
24 Summer is younger
25 Due per Tre Pizzi = Sei anni felici
26 L'unico impiccio dei Tre Pizzi
27 Bye bye Marogella
28 Poi un giorno quelle creste me le porto a casa

Immagini totali: 28 | Ultimo aggiornamento: 04/08/09 7.20 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto