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Monte Legnone (2610 m), l’alta sentinella orobica del Lago di Como, da Roccoli dei Lorla il 21 agosto 2016 Il monte Legnone si eleva imponente all'estremità superiore del lago di Como. Apre ad ovest l’ampio arco delle Alpi Orobie. La sua salita non presenta difficoltà alpinistica e recentemente la cresta ovest è stata attrezzata con una serie di corde metalliche. Spettacolare il panorama dalla vetta che abbraccia gran parte delle Alpi Centrali, le Orobie,d il sottostante lago di Como con i suoi monti, Valtellina e Val Chiavenna. - PERCORSO STRADALE: Dal centro di Lecco si prosegue in direzione di Sondrio. Seguendo la superstrada Lecco-Colico si esce a Dervio dovesi prende la strada a destra per il bel paesino di Tremenico (indicazioni Valvarrone). Seguendo i cartelli indicatori, sempre con l'automobile, si sale all'accogliente Rifugio Roccoli dei Loria (1463 m), di proprietà del CAI di Dervio, situato all'interno di una conca prativa sovrastata dalle imponenti pareti del monte Legnone. SALITA AL LEGNONE:
- Roccoli dei Lorla (1463 m) > Pascoli di Agrogno (1644 m) > Bivacco Silvestri (detto anche "Cà dé Lègn", 2164 m) >
Monte Legnone (2610 m).
- TEMPI DI PERCORRENZA:
oltre h. 3,30 per la salita, h .3 per la discesa
- Di buon mattino, il 21 agosto 2016, Sara, che sale in Legnone per la prima volta, ed io, che salgo per la terza, raggiungiamo in auto il parcheggio al Rifugio Roccoli di Loria (1463 m), dove imbocchiamo il sentiero per il Legnone. Percorso un tratto, al termine di una breve discesa in faggeta, il segnavia inizia ad inerpicarsi in un bel lariceto con bellissimo sottobosco di felci. Nei pressi di una prima baita il sentiero diviene pianeggiante, finché raggiunge un secondo alpeggio, posto al centro di un ripiano pascolivo (località Agrogno 1644 m). A questo punto l'itinerario diviene un po' più ripido e, superato il falsopiano dov'è situato l'alpeggio, con l'aiuto dei numerosi segni, raggiungiamo un primo punto panoramico con vista sull sottostante lago di Como, la Valtellina e la Val Chiavenna, qui osserviamo anche l'erta parete settentrionale del Legnone. L'ambiente diviene un poco più aperto e, sempre su ripida salita, guadagniamo l'imbocco di uno scosceso canale, che facilmente risaliamo con l'aiuto di una fune metallica. Siamo osservati, lungo tutto il percorso, dagli stambecchi (femmine) che, incuriositi, seguono i nostri passi, senza scomporsi più di tanto. Attraverso l'ennesimo sforzo giungiamo sul filo di cresta alla ‘Porta dei merli (2169 m) e in seguito, al termine di un tratto piuttosto pianeggiante, ma opportunamente attrezzato con alcune funi metalliche perchè esposto, tocchiamo il pianoro dov'è collocato il caratteristico Bivacco Silvestri (detto anche "Cà dé Lègn", 2164 m), ottimo punto di ricovero in caso di maltempo. L'ampia cresta ovest del monte Legnone è ora visibile in tutto il suo sviluppo. Seguendo il filo logico della stessa, appoggiando nei tratti più esposti sul versante destro (sud), aiutati da una serie di catene e funi metalliche appositamente posate per rendere meno pericoloso lo sviluppo dell'itinerario, ecco comparire la grande croce posta sulla vetta del Monte Legnone (2610 m, 3h 30’ dal rifugio). La croce è stata recentemente restaurata. La prospettiva, godibile a 360°, ripaga ampiamente la faticosa salita: la catena delle Alpi Centrali padroneggia la sottostante Valtellina, mentre lo specchio azzurro del lago di Como contribuisce a rendere indimenticabile la salita al Legnone. La vista a sud ci è per buona parte negata per nebbie vaganti che non ci permettono la vista verso Il gruppo delle Grigne e le appuntite vette del Pizzo Alto e del Pizzo Rotondo, affiancate sul lato destro dai gruppi del Tre Signori e del Trona. Ci attardiamo in vetta per il pranzo al sacco e per un relax in ammirazione dello spettacolo, soprattutto a nord e ovest verso il Lago di Como, La Val Chiavenna e la Valtellina, mentre verso sud la nebbia risalente dalla valle anche nel primo pomeriggio ci nasconde parte del panorama. Rientriamo al rifugio Roccoli dei Loria percorrendo, con la dovuta attenzione, in senso inverso l'itinerario di salita. Durante il percorso di salita e discesa abbiamo incontrato sul filo di cresta stambecchi (femmine con i piccoli). Mentre discendiamo al soffiare di vento da nord le nebbie si diradano ed il cielo si rasserena . Contenta Sara di questa sua prima salita in Legnone,, come il Piero della sua terza salita ! |
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