VALSANGUIGNO

Avventuroso giro ad anello dal Rif. Gianpace, raggiunto da Novazza, ai Monti Zulino e Zanetti il 12 giugno 2013

"Cima erbosa del Monte Colombina"

PERCORSO = circa 12 KM. = 7 ore = per EE (Passo di Zulino > Monti Zulino e Zanetti > Rif. Gianpace) , per E il resto del percorso

Ingresso ex-miniere di uranite di Novazza (1050 m.) > Sentiero It. Flavio testa - Alto Serio > Rif. Gianpace (1331 m.) > Sentiero 232-267 > Sentiero 267 fino al Passo di Zulino (1730 m.) > Su tracce molto labili, difficili da trovare, cresta molto lunga Monte Zulino (1751 m.) – Monte Zanetti (1733 m.) fino alla sella tra Monte Zaneti e Cima Bani (1695 m.) > Discesa al Rif. Gianpace su traccia sempre difficile da trovare > Ingresso ex-miniere di uranite di Novazza

Salendo sul sentiero 265 al Passo di Zulino dalla Val Sanguigno
Salendo sul sentiero 265 al Passo di Zulino dalla Val Sanguigno

Stavolta ci siam fatti un affascinante, nonché ‘avventuroso’, giro fra le pietre vulcanico sedimentarie della Formazione di Collio, tra i conglomerati rossi appartenenti al Verrucano Lombardo e tra il conglomerato dai toni grigio verde del Dosso dei Galli.... il tutto con una guida d'eccezione, Mariantonia Ferracin, geologa, che ha passato 3 anni della sua vita a studiare i sassi della Val Sanguigno !

Siamo in quattro, Mariantonia, Alessandro, Sara, Piero con due amici a quattro zampe, Tappo e Antò (Antonina).

Mercoledì 12 giugno 2013.

Previsioni meteo promettenti, sole, caldo, di buon mattino, parcheggiata l’auto al termine della strada che da Novazza di Valgoglio porta in prossimità dell’ingresso delle ex-miniere di uranite (1050 m. circa) , imbocchiamo il sentiero (inizialmente strada sterrata gippabile) segnato “X Val Sanguigno”.
Dopo iniziale breve discesa e falsopiano il sentiero comincia a salire inoltrandosi prima in splendida faggeta , poi in abetaia, procedendo nei vari “Ral” (Piazzola) che si susseguono segnalati con cartelli in legno apposti sui tronchi degli alberi.
Man mano si procede il sentiero prende in decisa salita , avvicinandosi fino ad affiancarsi al torrente dove l’abbondante acqua scroscia rumorosa nelle famose spumeggianti “cascatelle”.
Dopo un’ora e mezza circa di cammno siamo al Rif. Gianpace (1331 m.) , dove sostiamo per un breve ristoro.
Rpreso il cammino, passati sul versante opposto della valle su ponticello, percorriamo per breve tratto il sentiero 232-267 proveniente da Valgoglio fino ad una biforcazione segnalata a caratteri vistosi su un grande masso, dove imbocchiamo il segnavia n° 265 che si stacca sulla sinistra. In piano giungiamo alla ristrutturata Baita di Sotto (1419 m.) , adagiata su un verdeggiante pianoro panoramico sulla vallata, guadiamo un torrentello e ben presto ci ritroviamo nella zona delle ‘moie’ (torbiere) dove seguiamo fedelmente la traccia che passa a tratti su tronchi posti appositamente per non affondare.
Passati , superando con un ponticello, il torrente sul versante sinistro della valle, ‘conquistiamo’ in ripida salita fino il Passo di Zulino (1730 m.) dopo un’ora e mezza circa dal Rif. Gianpace.
Spettacolare la vista che si apre sul versante settentrionale delle cime, ancora ricoperte di neve, del M. Secco, del M. Fop, della Cima di Valmora, del Pizzo Arera con Corna Piana. Gli scatti fotografici al panorama, alle persone che si specchiano nella grande pozza…non si contano. Gustato in allegra compagnia un buon pranzetto al sacco, dopo un momento di relax, ripartiamo per il Monte Zulino.
Seguendo un labile sentierino di cresta semisommerso dai mughi e, superando con l’ausilio delle mani alcune roccette , raggiungiamo la cima del Monte Zulino (1751 m.) .
Proseguendo sempre in cresta, a tratti ampia , a tratti affilata e rocciosa, molte volte costretti dalla scomparsa del sentierino a camminare sottocresta sul ripido versante della Valcanale.
In due, tre punti qualcuno di noi procede in avanscoperta per assaggiare il percorso, per poi rientrare e ricercare altra via…
Così facendo ‘conquistiamo’ a fatica anche le due cime quotate del Monte Zanetti (1738 e 1733 m.).
Infine scendiamo, facendoci strada tra i mughi pungenti, alla sella (1646 m.) posta tra il Monte Zanetti e il dirimpettaio Cima di Bani (1695 m.).
Alla sella ritroviamo fra i mughi le tracce del labile sentierino , frequentato solo da pochissimi escursionisti e cacciatori, che divalla verso la Val Sanguigno.
Il sentierino disagevole, che a tratti perdiamo per poi a fatica ritrovarlo, scende zigzagando in forte pendenza fino al Rif. Gianpace.
E al Rif. Gianpace sostiamo per un meritato ristoro prima di rientrare al punto di partenza dove abbiamo parcheggiata l’auto.

Bellissima escursione che ci ha impegnato l’intera giornata con un po’ d’avventura sulle creste dello Zulino e dello Zanetti ! Grazie, Mariantonia, per avercela proposta e per averci guidato a concluderla nel migliore dei modi !


Passo di Zulino (1730 m.)
Passo di Zulino (1730 m.)
Tappo osserva le nostre esibizioni specchiandoci nella pozza al Passo di Zulino
Tappo osserva le nostre esibizioni specchiandoci nella pozza al Passo di Zulino
PERCORSO IN FOTOGALLERY
Avventuroso giro ad anello dal Rif. Gianpace, raggiunto da Novazza, ai Monti Zulino e Zanetti il 12 giugno 2013 - FOTOGALLERY
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Avventuroso giro ad anello dal Rif. Gianpace, raggiunto da Novazza, ai Monti Zulino e Zanetti il 12 giugno 2013 - FOTOGALLERY
La grande bella pozza al Passo di Zulino (1730 m.)
La grande bella pozza al Passo di Zulino (1730 m.)
Tra le due cime quotate 1751 - 1733 del Monte Zanetti
Tra le due cime quotate 1751 - 1733 del Monte Zanetti
Dalla cresta del Monte Zanetti (tra le due cime quotate 1751 - 1733
Dalla cresta del Monte Zanetti (tra le due cime quotate 1751 - 1733
Con vista verso Monte Secco e Cima Fop
Con vista verso il Monte Secco e Cima Fop
Con vista verso Monti Zulino, ZanettiBani e, oltre, la Presolana
Con vista verso Monti Zulino, ZanettiBani e, oltre, la Presolana
Di cresta in cresta, di cima in cima...
Di cresta in cresta, di cima in cima...
 
 
     
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