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Lunedì 29 marzo 2010.
Il tempo è buono, anche se il cielo è velato da nubi alte e sottili.
Alice ed io partiamo in escursione con l’intenzione di fare qualcosa di nuovo in bassa quota, dato che in alto la neve crea qualche problema.
Scegliamo in una zona vicina, ma mai frequentata da nessuno dei due, la Val Vertova; cartina alla mano optiamo per le Cime Tisa e Cavlera, con eventuale prolungamento fino al Bivacco Testa.
Giunti a Vertova-Colzate raggiungiamo il Santuario di S. Patrizio, arroccato sulla roccia, dove sostiamo per ammirarlo. Proseguiamo sulla strada, superando le località di Resc, Groera, Uni, fino ad arrivare oltre il paesello di Bondo (Bont), dove la strada pubblica finisce.
Parcheggiata l’auto, imbocchiamo la strada privata sterrata che seguiamo per un’oretta fino a poco prima di raggiungere località Cavlera, dove prendiamo sulla destra una traccia che ci porta a raggiungere il sentiero 518 (Vertova-Cima Tisa e Cavlera) che ci conduce in breve tempo in Cima Tisa (1317 m), sormontata da un’alta croce. Da qui bella vista sui pascoli sottostanti della località Cavlera , verso la Val Vertova, il Poieto, il Monte Suchello e l’Alben . Seguendo la traccia scendiamo fino ad una sella con vista panoramica verso la Val del Riso e i monti Menna, Grem, Arera, Secco fino alla Presolana. Saliti sulla boscosa Cima Cavlera (1320 m.) scendiamo ,per deboli tracce di sentiero, verso località Dasla tra bellissime fioriture di ellebori.
A Dasla, sulla strada che sale da Vertova, presso la statua della Madonnina, entriamo nel sentiero 530 (Vertova – Bivacco Testa – Alben) che seguiremo in andata e ritorno fino al Bivacco Testa.
Entriamo nel bosco di faggeta e saliamo fino al Passo di Bliben (1277 m.), dove il sentiero si fa ripido ed impegnativo anche per la presenza di alti accumuli di neve, a tratti dura, a tratti molle per cui si affonda ben bene. Scendiamo, risaliamo, attraversiamo valloni scoscesi , di passo in passo, fino a raggiungere l’insellatura del del Monte Secretondo (Segredont 1555 m.), sulla cui cimetta spicca una croce metallica.
Dopo pochi passi in discesa, riprendiamo a salire ripidamente tra spuntoni di roccia fino a un valico (m. 1560). E' questo il punto più alto della nostra escursione. Ora dobbiamo scendere lungo l'altro versante con ancora numerosi saliscendi ripidi, tortuosi, un po’ esposti su valloni scoscesi, dove si ergono guglie e torrioni rocciosi.
Ad un certo punto, dopo oltre tre ore e mezzo di cammino, finalmente un bel cartello ci indica che il Bivacco è vicino…ultima rampata finale ed eccoci al Bivacco Testa (1489 m.) , situato in località Pradasc sul versante sud del Monte Alben.
E' una solida costruzione in pietra a due piani. Al piano superiore c'è un locale contenente: un camino, della legna da ardere, un fornello, una stufa economica, un tavolo, delle panche e un mobile con delle stoviglie. Una porta interna conduce nella stanza con 6 letti a castello, chiusa a chiave come pure è chiusa la porta del piano terra. Per pernottare al bivacco è necessario contattare il Sig. Camillo Rinaldi (tel. 035 714877) del G.A.V. (Gruppo Alpinistico Vertovese).
Bella escursione che ci ha permesso di conoscere belle località e cime vicine a casa nostra.
Ovviamente il Bivacco Testa si può raggiungere più facilmente ed in minor tempo se si sale da Vertova in auto fino a Cavlera o, meglio ancora, finoa a Dasla, da dove in due comode ore e con mino fatica si raggiunge il Bivacco, ma noi abbiam voluto fare un percorso diverso, lungo 4 ore ma con le Cime di Tisa e Cavlera.
Per altre approfondite informazioni vedi il sito del
G.A.V. (Gruppo Alpinistico Vertovese) e di Dska’s Photos
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Immagini totali: 70 | Ultimo aggiornamento: 06/05/10 17.46 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |