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PERCORSO : EE la salita per il sentiero delle creste al Monte Secco, EE tratti dal Monte Secco a Cima Vaccaro , EE il sentiero 264 A-B; E il resto del percorso; Guadagno/perdita in elevazione : 1511 /1408 Km 13 Tempo: 3 ore in salita; 3 in discesa (noi col prolungamento non voluto dell’anello 4 in discesa !) Acqua assente, rifornirsi alla partenza ! SALITA Cacciamali di Ardesio (1033 m) > Sul sentiero 264 (Cerete-Baite Monte Secco) a dx fino alla Baita Superiore di Monte Secco (1717 m) > A dx sul sentiero per creste solo per EE (rari bolli rossi e gialli) Monte Secco (anticima con croce 2217 m) DISCESA A dx sentiero (senza indicazioni e senza bolli) con tratti EE per Cima Vaccaro > Al bivio deviare a sx sul sentiero che scende verso Cima Vaccaro (e non proseguire diritti, come fatto da noi con nebbia che non ci permetteva di individuare la posizione al bivio; anziché scendere a sx per Cima Vaccaro abbiamo proseguito, prolungando il percorso di oltre un’ora per rientrare al Passo di Monte Vaccaro !) > Cima Vaccaro (1958 m) > Passo di Monte Vaccaro (1700 m) > Sentiero 264 A-B per EE > Sentiero 264 > Ciacciamali Io e Prisca con la brava cagnolina Stelina, poco oltre Ardesio, sulla strada provinciale di Valle Seriana-Valbondione, prendiamo la deviazione a sinistra per Cerete-Cacciamali-Monte Secco (sentiero 264). Superata Cerete (800 m), saliamo con l’auto la ripida strada cementata fin poco sotto Cacciamali, dove parcheggiamo. Raggiungiamo la bellissima contrada di Cacciamali (1033 m), un ‘oasi di pace nel verde di prati e boschi, abitata solo d’estate da abitanti di Ardesio che hanno qui la casa per le ferie. Suggestiva la chiesetta del ‘500 con vista verso i Giganti Orobici di Coca e Redorta. Prendiamo il sentiero 264, che, costeggiata la chiesetta ed entrato nel bosco, sale con ripidi tornanti sino a sbucare sui pascoli della Baita Superiore di Monte Secco (1717 m). Qui ci raggiunge l’amico Maurizio Agazzi che, percorso un tratto con noi, sale poi a passo spedito sull’anticima del Monte Secco…lo reincontreremo poco sotto la cima mentre discende. Lasciato il sentiero 264, proseguiamo decisamente a destra, seguendo radi bolli rossi e/o gialli fino a ritrovare sulla dorsale erbosa che si affaccia sulla Val Canale il sentiero delle creste (solo per EE), che si inerpica decisamente verso il Monte Secco prima su ripidi pratoni e poi su erte balze erbose e rocciose fino a incontrare passaggi impegnativi su roccette esposte che richiedono l’uso delle mani e tanta attenzione. La nostra cagnolina se la cava bene, richiede aiuto solo per il superamento di pochi salti rocciosi. Intanto la nebbia si diffonde sulle cime e ci nega la vista dei bei panorami. Raggiunta l’anticima del Monte Secco (2117 m) con la grande croce, sostiamo per il pranzetto al sacco, le foto di vetta e un po’ di relax, confortati da qualche spera di sole. La nebbia non ci permette di vedere antistante cima del Monte Secco (2266 m) e ci nega la possibilità di salirvi. Per la discesa, decidiamo di compiere un bell’anello scendendo al Monte Vaccaro. Seguiamo la traccia che dall’anticima si stacca in direzione sud-est, incontrando ancora nel primo tratto passaggi EE che superiamo facilmente fino a giungere ad un bivio che ci mette in crisi perché , avvolti nella nebbia, non riusciamo ad orientarci soprattutto per l’assenza completa di indicazioni ! Anziché prendere il sentiero di sinistra che scende al Monte Vaccaro, proseguiamo diritti andando oltre fino a giungere ad una sconosciuta cimetta con omino di vetta che non è quella del Vaccaro ! Compreso di essere andati oltre, scesi nei pascoli sottostanti, camminando verso est riusciamo a raggiungere la terza Baita del M. Vaccaro e da lì sul sentiero 241 B al Passo soprastante dove troviamo le indicazioni per rientrare a Cacciamali, avendo allungato il percorso ad anello di almeno un’ora ! Scendiamo lo scomodo sentiero 264 A , sentiero neppure tracciato per il primo tratto , un sentiero…‘fai da te’ seguendo i bolli esposti sulle piante. Proseguendo compare una traccia che dopo un bel po’ diviene sentierino che si sviluppa in lungo saliscendi sui valloni del versante est del Secco fino ad entrare, oltre la Baita Inferiore del Monte Secco (1401 m) , finalmente nel normale sentiero 264 (Baite di Monte Secco) . Anche quest’ulòtimo alterna tratti ben tracciati e segnati a tratti con bolli mal disposti e senza indicazioni agli incroci per cui l’escursionista sceglie praticamente a vista per non dire a naso ! Comunque la fortuna ci assiste e riusciamo dopo lungo cammino a raggiungere finalmente Cacciamali, concludendo così un anello divenuto anellone ! Questa escursione ci ha impegnato su sentieri EE in cresta , su sentieri EE fatiscenti, su sentieri E con scarsa segnaletica e/o con bolli e frecce da ricercare ad ogni piè sospinto. Ne siamo usciti consapevoli del’importanza di sentieri ben segnalati in un ambiente selvaggio, dirupato, boscoso, dove chi si smarrisce si troverebbe in grande difficoltà a ritrovare il sentiero per rientrare a casa. All’attenzione di chi ha la cura di questi sentieri: è necessario mettere agli incroci cartelli con indicazioni che orientino l’escursionista e non solo semplice frecce; importantissimo il cartello (mancante ) che indichi sul sentiero in cresta dal Monte Secco al Monte Vaccaro la deviazione in discesa a sinistra |
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