Up Spettacolo ai Laghetti di Val Salina il 23 settembre 2014 Slideshow

Grande anello ai Laghi di Val Sanguigno: Stagno della Corna (2175 m), stagno di nome ma Laghetto di fatto; Laghi Alti di Salina (2246 m), tre perle di specchi d’acqua allineati sotto le pareti sud-occ. del Pizzo Salina, Lago Gelato (2417 m), uno tra i più alti laghi delle Orobie, che, incastonato sotto il versante sud ovest del sovrastante Monte Pradella, per 9-10 mesi all’anno rimane ricoperto da neve-ghiaccio, Bellissima serie di laghetti, incastonati come perle in conche di origine glaciale, che ingemmano uno scenario montano già stupendo in sé tra pareti rocciose del Pizzo Salina e del Monte Pradella. Siamo in un’area montana orobica ancora poco conosciuta e frequentata dagli escursionisti, invece meritevole di attenzione e frequentazione, anche se richiede tante ore di cammino.

PERCORSO: E/brevi tratti EE; dislivello complessivo di circa 1500 m, probabili km. 15/16 (GPS rimasto inattivo !)

Centrale d’Aviasco Enel di Valgoglio (960 m) > Rifugio Gianpace (1331 m) sul sentiero 267 > Baita di Salina bassa (1605 m) > Baita di Salina di mezzo (1888 m) > Baita di Salina di sopra – ruderi (2020 m) > Stagno della Corna (2175 m) > Laghi Alti di Salina ( 2246 m) > Lago Gelato (1417 m) > Baita Presponte (2097 m) > Rif. Gianpace sul sentiero 232 > Valgoglio

 

Prisca ed io, liberi da impegni, martedì 23 settembre 2014, riusciamo ad approfittare della bellissima giornata tersa e con ottima visibilità per una importante escursione.
Di buon mattino, lasciata l’auto al parcheggio gratuito poco prima della strada d’accesso alla Centrale Enel (dove il parcheggio è a pagamento per 5€ a giornata) , raggiunta in 10’ imbocchiamo il sentiero 232-267 con indicazione ‘Rifugio Gianpace’ , che saliamo seguendo il percorso ripido.
In un’oretta siamo oltre il rifugio e proseguiamo sul 267 fino a piegare decisamente e destra e salire seguendo una labile traccia verso la Baita di Salina di sotto (1605 m) , che comprende due baitelle gemelle da poco ben ristrutturate.
Proseguiamo risalendo a tornanti la ripida Valle Salina, affidandoci a rari e labili bolli rossi ed ometti fino a passare prima dalla Baita di Salina di mezzo (1888 m) e poi alla Baita di Salina di sopra (2020 m), ridotta ormai a ruderi.
Da qui risaliamo la scoscesa valle tormentata da massi e detriti pietrosi , superando anche tratti di traccia di sentiero franato, sempre attenti a non smarrire i rari segni rossi ed ometti.
Finalmente sbuchiamo nella conca dello Stagno della Corna (2175 m), un bel laghetto che inaugura la serie di quelli che incontreremo. Risaliamo a sinistra sulla selletta soprastante che ci porta in decisa salita a godere lo spettacolo dei Laghi Alti di Salina (2246 m), tre grandi , cosparsi intorno di satelliti.
Ad un laghetto satellite, posto appena sopra il terzo, riusciamo dopo ‘affannosa’ ricerca a recuperare un’indicazione alquanto sbiadita per il Lago Gelato.
Man mano procediamo pochi e distanziati labili bolli rossi ci permettono di risalire la ripida salita, ora non più su pratoni, ma man mano su terreno sempre più roccioso, fino a inoltrarci in canali di stupende rocce rosse del Verrucano Lombardo che ci portano al più alto dei laghi , il grande e profondo Lago Gelato (2417 m) sovrastato dall’imponente cima rossatra del Monte Pradella (2626 m).
A questo punto, con nostra grande soddisfazione, i bolli e le altre indicazioni, sono ben evidenti, bianchi che si stagliano sulle rocce grigio-rossastre.
Raggiunto il punto più alto della nostra escursione, sostiamo per un bel pranzetto al sacco ed un meritato relax, rimandando ad altra occasione la salita al Monte Pradella che ci sta lì di fronte.
Per il rientro, viste le chiare indicazioni dei bolli bianchi, scendiamo alla Baita Presponte (2097 m) , avendo davanti a noi lo spettacolo del Monte Corte, del Pizzo Farno, delle cime, dei passi, della Val Sanguigno.
Alla Baita Presponte imbocchiamo il lungo, interminabile sentiero 232 che ci riporta a Valgoglio, in morbida discesa e, a tratti, in saliscendi, mentre le ombre si allungano e si avvicina il tramonto.
Raggiungiamo Valgoglio affaticati per la lunga camminata ma contenti dello spettacolo goduto, complice la bellissima giornata.


01 Allo Stagno della Corna (2175 m)
02 Ai Laghi Alti di Salina (2246 m)
03 Al Lago Gelato (2417 m)
04 Anello dei Laghi Alti di Val Sanguigno
05 Tracciato GPS ricostruito - Laghi Alti Val Sanguigno - 1
06 Partiamo dalla Centrale Enel di Valgoglio  (960 m)
07 Prendiamo per il sentiero 232-267-percorso ripido
08 Ben tenuto, a tratti gradinato
09 Rif. Gianpace (1331 m)
10 Siamo sul 267
11 Tratto pianeggiante
12 La stella del sole tra gli alberi
13 Le ombre ci seguono
14 Proseguiamo sul 257
15 A destra e si sale
16 Ancora a destra  sul 267
17 Indicata la nostra meta !
18 Sullo sfondo il Campagano, salito la primavera scorsa
19 Seguendo tracce di sentiero saliamo...
20 alle Baite di Salina di sotto (1605 m)
21 ...ora ben ristrutturate
22 proseguiamo affidandoci ai bolli bianco-rossi...
23 salendo per pratoni
24 su per la Val Salina
25 Fiore di carlina
26 in ripida salita a tornanti su sentiero a tratti franato
27 ci sono anche ometti ogni tanto
28 Alle spalle l'amico Pizzo Arera
29 L'acqua non manca !
30  Alla Baita di Salina di mezzo (1888 m)
31 Dopo un traverso a dx, si sale decisamente a sx...
32 in traverso  su pratoni d'erba 'olina'...
33 colori ormai autunnali
34 Sullo sfondo Pizzo Arera e Cima di Valmora
35 Panoramica sulla Valle di Salina salita
36 Noi a sinistra per i laghi
37 Ai ruderi della Baita di Salina di sopra (2020 m)
38 ...forse un ripostiglio...
39 Segni  diversi, ma ci sono per fortuna
40 Ci alziamo bene di quota
41 La Baita di sopra vista dall'alto
42 Le cime rocciose sopra di noi
43 Si cammina ora anche su fondo roccioso
44 E siamo allo Stagno della Corna (2175 m)
45 Stagno della Corna (2175 m)
46 Saliamo alla selletta verso sinistra
47 Lo Stagno della Corna, visto dall'alto
48 Alla selletta il panorama cambia
49 Vista verso il Monte Pradella
50 Alle spalle la selletta
51 Eccoci al primo dei Laghi Alti di Salina (2246 m)
52 Al primo dei Laghi Alti di Salina
53 Primo Lago Alto di Salina, vista panoramica
54 Secondo Lago Alto di Salina
55 Terzo Lago Alto di Salina
56 Terzo Lago Alto di Salina, vista panoramica
57 anche l'isolotto !
58 Acque limpidissime
59 Scopriamo l'indicazione per salire al Lago Gelato
60 Seguiamo i rari e sbiaditi bolli rossi
61 Salendo sulla destra di questo 'quarto' laghetto
62 Dall'alto vista sui Laghi Alti di Salina
63 Dall'alto vista sui Laghi Alti di Salina
64 Dall'alto vista sui Laghi Alti di Salina
65 Un saluto al Pizzo Salina (a dx)
66 Un saluto al lontano Monte Pradella
67 Risalendo canali tra rocce di Verrucano Lombardo
68 Verrucano Lombardo !
69 Come sulle gradinate di un teatro greco-romano.
70 Ed ora bolli bianchi su fondo rossatro, bene !
71 Lago Gelato (2417 m) , in alto il Pradella
72 Lago Gelato (2417 m), vista panoramica
73 Lago Gelato (2417 m) con Pradella (2626 m)
74 Spettacolo il Lago Gelato !
75 Spettacolo il Monte Pradella !
76 Prima o poi saliamo anche in Pradella !
77 Rocce stupende !
78 Scendiamo seguendo ora evidenti bolli bianchi
79 Margherite d'Alpe
80 Di fronte il Monte Corte
81 ...indicazioni precise
82 Morbidi cuscinetti
83 Morbidi cuscinetti
84 La Val Sanguigno che scenderemo ora
85 Scendiamo alla Baita di Presponte (2097 m)
86 Per salire al Predella, passando per il Lago Gelato ...
87 All'orizzonte Monte Secco, Cime del Fop e di Valmora
88 Baita di Presponte (2097 m)
89 Incrocio di sentieri per...
90 In alto a sx il Monte Corte, in centro il Pizzo Farno
91 Per il Pradella...
92 Sul 232 scendiamo a Valgoglio
93 Sul 232 scendiamo a Valgoglio
94 Bella pozza...
95 il Corte, il Farno, la Prisca si specchiano
96 In alto il Corte, il Farno
97 Baita di Bindagola (1701 m)
98 Tramonto...vista a monte ...
99 Tramonto...vista a valle
100 Ultimo specchio d'acqua della bellissima escursione !

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