Salita al MONTE COLOMBINA (1459 m.) da Bossico il 3 aprile 2013

Il monte Colombina, situato sull’altopiano, ha un versante verso la Val Supine e uno verso il Colle S. Fermo. Alto 1459 metri, è costituito di dolomia ed è erboso nel versante Sud, mentre a Nord è ricoperto da un bosco di pini e faggi.
Arrivato al parcheggio Sette Colli, essendo giorno feriale, posso proseguire l’auto fino all’Agriturismo “ Cinque Abeti”, sul Monte di Lovere (1000 m.), dove col consenso del proprietario, parcheggio l’auto.
Il cielo è nuvoloso e il Colombina è immerso nella nebbia, ma scelgo di proseguire lo stesso sperando nelle previsioni meteo che danno una giornata serena. Al bivio prendo la sterrata a sinistra e, dopo 100 m. , imbocco sulla destra una mulattiera (con indicazione Colle San Fermo- Segnavia 552) in leggera salita, scavata a tratti nell’argilla rossa e immersa tra abeti e faggi.
Dove la mulattiera è fangosa, passo nel bosco.
Arrivato al Fursilì (Forcellino, 1170 m.) della Colombina, stretto passaggio, dove la mulattiera (segnavia 552) prosegue in discesa per il rifugio Magnolini, io devio a sinistra per il sentiero in salita in direzione Colle San Fermo (segnavia 554), seguendo le indicazioni scritte su una fontanella d’acqua sorgiva in pietra.
Qui vi è il confine di tre comuni: Bossico, Lovere e Costa Volpino. Superato un roccolo ristrutturato , poco dopo giungo a una cascina aperta, ormai rudere, detta “Casì de la Pest” ( Casino della peste) chiamato così perchè la tradizione bossichese dice che vi si rifugiò gente nel contagio della peste del 1630 per sfuggirvi.
Ora in decisa salita sono in cresta, alle pendici del monte. A questo punto salgo il costone e raggiungo direttamente la Croce del Colombina (1438 m.).
Questa croce in ferro, pesante sette quintali, alta metri 8,50, costruita dal fabbro Colombo Fausto di Sovere, morto nel 2000 all'età di 102 anni, venne qui collocata il 20 maggio 1951.
Alla Croce il panorama è grandioso in giornate serene, ma oggi la visibilità è scarsa e posso solo intravedere qualcosa verso la Valcamonica, il lago Sebino, la Val Seriana col Pizzo Formico e la Presolana.
Mentre sto fotografando, bella sorpresa !... sento delle voci di richiamo dalla sottostante chiesetta di San Fermo …è l’amica Mariantonia che mi ha riconosciuto e mi urla di scendere.
Scendo subito , seguendo una traccia profonda nella neve, alla Chiesetta di San Fermo (1250 m.) dove in compagnia di Mariantonia, Ivan e il bravo cagnolino Tappo mi gusto un pranzetto al sacco con tanto di caffè , portato da Mariantonia.
Dopo un momento di relax conversando al calduccio del sole, finalmente fattosi vivo, gli amici mi accompagnano per un tratto sul sentiero innevato, avendo la fortuna di vedere volare in cielo un’aquila reale.
Mentre gli amici tornano sui loro passi e rientrano al Falecchio di Songavazzo, io ritorno al punto in cui ero giunto la mattina, all’inizio della salita del costone finale per il Colombina.
Mi godo ora col sole una discreta vista del panorama non visibile la mattina. Pur con la foschia si vede anche il Lago d’Iseo.
Quindi non scendo rifacendo a ritroso il percorso di salita, ma , a vista, scendo per l’antistante ripido lungo pratone discendente verso le cascine dell’altopiano di Bossico , facendo un giro ad anello e rientrando all’Agriturismo ‘Cinque Baite’.
Qui sosto per un meritato ristoro e mi rifornisco di ottimi formaggi che l’Azienda offre. Bella escursione questa del Colombina, nonostante la nuvolosità del mattino e la foschia del pomeriggio.
Bello l’incontro con con gli amici Mariantonia , Ivan e il cagnolino amico Tappo ! Ci ritornerò in una giornata di bel tempo assicurato!