Anello del Monte Campagano (2053 m) da Valcanale-Rif.Alpe Corte il 12 luglio 2014

Sabato 12 luglio 2014, previsti possibili piovaschi il pomeriggio, partiamo con l’intenzione di sfruttare al meglio la mattinata prevista con tempo asciutto.
Siamo in 7 (io, Massimo, Davide, Debora, Carmen, Ana Maria, Prisca).
Raggiunto il parcheggio, punto di partenza a monte del paese di Valcanale, frazione di Ardesio, imbocchiamo a destra la stradetta segnavia CAI 220 per il Rif. Alpe Corte.
All’inizio cementata, poi ben acciottolata e/o sterrata sale in una luminosa abetatia fino ad uscire nella verde conca del rifugio Alpe Corte (1410 m, 45’ dalla partenza).
Appena sotto il rifugio prendiamo a dx il sentiero 265A che con andamento in falsopiano si snoda nel bosco fino a congiungersi con il sentiero CAI 265 che conduce poi al Forcellino di Zulino (il 265 sale in decisa salita da Valcanale e avremmo dovuto utilizzarlo noi, imboccandolo prima di arrivare con l’auto al parcheggio auto, risparmiando circa mezz’ora di cammino ).
Seguendo quindi a sinistra il 265 , in 10’ raggiungiamo la Baita Bassa di Zulino (1441 m, 30’ dal rifugio).
Dopo breve sosta alla baita conversando un momento con ‘Il Barba’ (il mandriano dell’alpeggio), continuiamo lungo il sentiero che, con un ampio giro nella bella conca pascoliva , porta a rimontare, a sx , un ripido dosso erboso che ci porta in decisa salita alla Baiata di Zulino di mezzo (1600 m).
Seguendo i bolli rosso-bianchi del 265 raggiungiamo il Forcellino di Zulino (1730 m), a un’ora dal rifugio).
Bellissimo il panorama che si apre a ovest sulla Valcanale con l’imponente costiera rocciosa ‘dolomitica’ del Pizzo Arera-Corna Piana, Cima di Valmora, Cima del Fop e Monte Secco e, ad est, sulla sottostante lunga Val Sanguigno, con le cime, alla testata, del Pizzo Salina e del Monte Pradella.
Bella la grande pozza al valico nella quale si specchiano le montagne !
Lasciato il sentiero 265, prendiamo a sx il sentierino per il Campagano, che prende a salire in decisa salita, passando, all’inizio, accanto alla bella Baita Alta di Zulino ( 1760 m).
Mentre rimontiamo le erte pendici del monte ci apriamo il passaggio con le mani tra una ‘foresta’ di alti pini mugo che hanno invaso pacificamente il sentiero.
Saliti in quota il sentiero prosegue sui ripidi fianchi sud-occidentali che si affacciano sulla Valcanale, divenendo meno ripido, ma a tratti un po’ esposto per cui procediamo con attenzione, specie dove è in parte franato per le slavine del’inverno.
Dopo alcuni saliscendi la cresta da stretta e impegnativa diviene larga ed erbosa e facile da percorrere fino alla cima del Monte Campagano (2053 m) , meno di un’ora dal Forcellino).
Non possiamo godere del bellissimo panorama che si apre solo a tratti verso le cime circostanti, ricoperte da nuvoloni scuri che non promettono nulla di buono.
Scattate veloci foto di vetta proseguiamo il giro ad anello, scendendo verso nord, su tracce di sentiero ripido, al forcellino delle Baite di Val Parma (1675 m) e discendiamo, mentre comincia a gocciolare, la valle , seguendo le labili tracce di sentiero fino ad attraversare il torrente e scendere in traverso il fianco erboso della montagna fino a raggiungere, sotto una pioggerella fastidiosa, il Roccolo di Corte , dove, trovato riparo all’asciutto, consumiamo il nostro pranzetto al sacco.
I proprietari della bella costruzione, adibita oggi a confortevole casa di montagna, mantenendo esternamente pressoché la struttura originaria, con cordiale ospitalità ci accolgono poi in casa al caldo del caminetto offrendoci un buon caffè e facendoci visitare la bella costruzione, raccontandoci l’interessante storia.
Riprendiamo la discesa mentre a tratti pioviggina ed in breve raggiungiamo il Rif. Alpe Corte (1410 m), da dove, dopo breve sosta discendiamo sulla stradetta segnavia 220 al parcheggio di partenza a monte di Valcanale.