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Raggiunto Schilpario in Val di Scalve, proseguiamo lungo la strada del Vivione, innevata, tra due bianche muraglie di neve nella stupenda abetaia, fino a portarci in località Cimalbosco a circa 1500 m. di quota.
Lasciata l’auto, imbocchiamo la strada sterrata, seguendo la traccia di neve battuta, per raggiungere in poco tempo il Rifugio Cimon della Bagozza (1600 m) passando per la Malga di Cimalbosco.
Seguono il nostro stesso percorso numerosi sci-alpinisti e ciaspolatori, nonché alcuni con la motoslitta, mentre noi saliamo con scarponcelli e ghette, senza ciaspole, approfittando del perorso tracciato da altri.
Da qui seguiamo la traccia (segnavia CAI 417) della stradetta sterrata, che, dapprima nel bosco, poi nell’aperta conca dei Campelli, porta alla Madonnina e al Passo di Campelli (1892 m), salendo lungo le scorciatoie che tagliano i tornanti.
Usciti dal bosco il panorama si allarga in tutte le direzioni, a nord-est verso i monti Campione e Campioncino, a sud-est verso lo spettacolo del Cimon della Bagozza (2409 m.) del Mengol (2421) e della Cima di Baione (2378 m.), a sud-ovest verso la Val di Scalve e la Presolana (2521 m.).
Sul percorso passiamo per la Malga Bassa Campelli (1640 m.) e, ai piedi del Campioncino, la Malga Alta Campelli (1811 m.) da dove saliamo al Passo di Campelli (1889 m).
Al Passo la vista si apre e spazia verso la Val Camonica fino all’Adamello, inconfondibile con la sua caratteristica sagoma, proprio al ‘capovia’ della valle.
Intanto il cielo, nella mattinata piuttosto nuvoloso o velato, si apre e splende un bel sole.
Proseguiamo, sul versante camuno del Campioncino, in direzione della Baita di Campione (1897 m.) seguendo la discreta traccia lasciata da ciaspolatori passati prima di noi, con di fronte a noi lo spettacolo della Val Camonica e dell’Adamello.
Alla Baita di Campione sostiamo per il pranzetto con panini, approfittando di uno spazio libero da neve sotto una tettoia della baita.
Intanto nel cielo si è aperto il magnifico spettacolo de ‘I cani del sole’ (parelio), che immortaliamo con i nostri scatti.
Ripreso il cammino, la traccia ad un certo punto si fa esigua fino a scomparire…siamo indecisi se proseguire o meno data la fatica a raggiungere la cima del Campioncino senza ciaspole che qui sarebbero utili.
Armati di ghette riusciamo a portarci faticosamente in cresta, superando l’ultimo tratto ripido e qui per nostra fortuna la neve è ben battuta!
Ultimo sforzo ed ecco i campioncini in vetta al campioncino!
Breve sosta sul ristretto spazio di vetta accanto alla croce ad ammirare ed a riprendere lo splendido panorama a 360° verso la Val Camonica, la Val di Scalve e le montagne circostanti.
Scendiamo in ‘direttissima’, fuori pista, seguendo le ripide tracce lasciate da sci-alpinisti e ciaspolatori, sul versante scalvino, verso la Baita Alta di Campelli.
Affondiamo a tratti fino alle ginocchia nella neve, ma, armati di ghette, è anche un divertimento.
Scesi sulla traccia del sentiero raggiungiamo il Rif. Cimon della Bagozza (gestore sig. Visini tel 0346-56300 cell. 3493016270) dove sostiamo a goderci una tazza di vin brulé in compagnia di Fabio e Carolina incontrati lungo il percorso di discesa ai Campelli.
Poi in breve tempo scendiamo a Cimalbosco dove abbiamo lasciato l’auto.
Bella escursione (che ci ha impegnato per oltre tre ore di salita e due di discesa) che ci riproponiamo di rifare per salire l’estate al Cimon della Bagozza |
Immagini totali: 70 | Ultimo aggiornamento: 2009.02.06 07:56:09 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |