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Invernale sul Pizzo di Petto da Colere-Malga Polzone il 19 marzo 2015
E’ da Colere in Valle di Sclave (BG), che ha inizio e termine la nostra escursione invernale.
Colere, posto in una conca sul versante settentrionale della Presolana, offre l’ustera bellezza dell’ambiente montano, con le sue cime verticali e le piste ben innevate, che ne fanno una delle stazioni più attraenti di tutto l’arco alpino lombardo.
PERCORSO INVERNALE EE (Escusionisti Esperti) con scarponi e ghette (ciaspole utili, ma non necessarie come nel nostro caso) DISLIVELLO : complessivo (esclusi 527 m di seggiovia) 750 m TEMPI: seggiovia 30’ A/R; cammino a piedi: salita ore 3.30, discesa 2.30, complessivo 6 ore APPOGGI : Colere – Stazione sciistica Malga Polzone (034651579) SALITA: Colere-Carbonera (1043 m) > in seggiovia alla Malga Polzone (1570 m) > sul Sentiero 404 Baita Malga Conchetta (1792 m) – Valle Conchetta fino al bivio a dx per il Pizzo di Petto > Passo di Petto (2227 m) > Cima Pizzo di Petto (orientale, 2270 m) DISCESA: Percorso di andata a ritroso Tenuto conto della normativa che vieta di risalire a piedi lungo le piste di sci, decidiamo di iniziare l’escursione partendo dalla stazione superiore del primo tronco della seggiovia che sale da Colere alla Malga Polzone (o Pian del Sole, situata a 150 m di quota. Di buon mattino Prisca ed io, raggiunta Colere in Val di Scalve, saliamo in seggiovia fino alla Malga Polzone (1570 m), dove imbocchiamo, dopo breve tratto sul lato destro della pista di sci, il percorso per sci-alpinisti del sentiero 406 - 404. La giornata è bella, il cielo è limpido, non fa freddo e già splende il sole! La neve nel primo tratto è ben battuta soprattutto da sci alpinisti, il sentiero sale morbidamente, e ci portiamo in circa un’oretta in Val Conchetta, dove ci compare il Pizzo di Petto, caratterizzato dalle due cime che lo han fatto chiamare appunto così. Di fronte a noi ci accompagna di fronte la bella vista del Pizzo Camino e della Val di Scalve.. Percorriamo il sentiero 404 in direzione Passo di Fontana Mora-Pizzo di Petto. Non siamo soli, incrociamo sci alpinisti in salita ed in discesa. Il sole riscalda noi ed anche la neve che, a tratti, rammollita ci fa affondare. Con andamento altalenante giungiamo al primo strappetto sotto le pendici del Dosso del Cavallo e, una volta superatolo, con bei zig-zag, usciamo sul panoramico pianoro , vigilato dalla Baita di Malga Conchetta (1792 m). A corona si presentano il Pizzo della Presolana, il Ferrante, il Vigna Vaga, il nostro Pizzo di Petto . Man mano proseguiamo la salita si fa più impegnativa mentre il panorama si allarga ad abbracciare meglio la Regina delle Orobie, la Presolana con l’antistante ‘Mare in burrasca’ che si stende davanti a noi con le sue ‘onde’ di neve e accanto spicca la cima del Ferrante . Ad un bivio, lasciato a sinistra il percorso-sentiero 404, diretto al Passo di Fantana Mora, prendiamo a destra la traccia in direzione della Croce dell’anticima (2200 m) e della cima del Pizzo di Petto. La salita diviene ripida e si fatica perché la traccia , dove c’è, è appena accennata e tocca a noi tracciare !!! Tralasciata la salita alla Croce dell’anticima , proseguiamo impegnandoci a fare in alcuni tratti la traccia su neve vergine. Dopo circa quasi tre ore di cammino raggiungiamo il Passo di Petto a quota 2227 m. Il panorama è splendido...siamo tra le due cime del Pizzo di Petto e la vista spazia oltre verso la Val Sedornia con in lontananza la vista del Pizzo del Diavolo di Tenda, oltyre ai Giganti Orobici. Osserviamo da un’alta cornice di neve il ripidissimo percorso di salita del sentiero che sale dalla Val Sedornia-Lago dello Spigorel al Passo, percorso qualche anno fa in estate perché in inverno con neve non è praticato. Affrontiamo tratto di salita dal Passo alla Cima del Pizzo di Petto con grande attenzione, perdchè ripido e con neve scivolosa. Riusciamo finalmente a raggiungere la cima del Pizzo di Petto (2270 m) dove il panorama si allarga ancora versdo le cime dell’alta Val Bondione, verso i Giganti Orobici, anche se un’alta cornice di neve in vetta non ci permette di ammirare il panorama delle cime ricoperte da nuvole. Dopo breve sosta in vetta scendiamo con la massima attenzione al Passo, dove sostiamo un momento per il pranzetto al sacco. Non ci attardiamo oltre perché dobbiamo ridiscendere alla Malga Polzone in orario prima delle 16.30, ora dell’ultima corsa in discesa a Colere.. Facciamo la bella divertente discesa, sprofondando a tratti a piacere nella neve. Scesi a Colere andiamo al cimitero a salutare l’amico Roby Piantoni. Bellissima escursione, consigliata d'inverno in condizioni di bel tempo e di neve stabile e battuta . |
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