Non lasciamoci ingannare dalla modesta altezza di questa bella montagna, sentinella sui laghi e i monti cirocostanti e grande parco naturale ! Vista da lontano, che si alza tra il Lago di Garlate e di Lecco da una parte e dai Laghi di Annone, Oggiono e Pusiano dall’altro, ha un bell’aspetto e poi da sola costituisce un prestigioso parco, il Parco del Monte Barro! Il Parco Monte Barro, si trova presso Lecco, a sud ovest delle Grigne ed è delimitato dall'estremità orientale del Lago di Como, dal lago di Annone, dal lago di Garlate e dalla sella di Galbiate: si tratta di un rilievo calcareo-dolomitico alto 922 metri, completamente isolato dai monti circostanti e direttamente affacciato sull'alta Brianza che costituisce un vero avamposto delle Prealpi Lombarde verso la Pianura Padana.
Il parco è un Sito di Importanza Comunitaria, ossia una delle aree europee ritenute di maggior importanza per la conservazione della natura. Il servizio si inserisce nel contesto naturalistico-escursionistico del Parco Monte Barro con la salita in cresta alla vetta del Monte Barro (922 m.) partendo da Galbiate. Interessanti le prime fioriture, che con l’arrivo della primavera esploderanno e renderanno l’escursione ancora più invitante. Purtroppo la presenza di foschia diffusa della giornata del 14 marzo, pur serena, non ci ha permesso di godere appieno degli splendidi panorami che la montagna offre. Il percorso ad anello,da noi seguito, richiede circa meno di quattro ore complessive di cammino, facile per la maggior parte, impegnativo solo nel percorso di salita sul sentiero 305 delle creste per salire in vetta, con presenza di alcuni passaggi su roccette che richiedono sicurezza di movimento oltre ad attenzione e prudenza.

DESC RIZIONE : Siamo in quattro: Barbara Di Maio, Pasquale Epis (che oggi compie e festeggia la sua 66ma primavera!), Vito Pappalepore ed io (Piero Gritti).
Arrivati a Galbiate (LC) alle ore 9 circa, entriamo in via S. Alessandro, che percorriamo fino a vedere sulla sx la stretta Via dell’Oliva, riconoscibile per una santella d’angolo al suo inizio. Lasciamo l’auto in un parcheggio situato al fondo di una via secondaria che scende,poco più avanti, a dx per circa 200 mt. . Imbocchiamo quindi "Via dell'Oliva", percorrendo la strada che sale, all’inizio, con pendenza decisa, diventando poi quasi subito sterrata. Incontriamo una serie di segnavia che ci indicano il sentiero che seguiremo: il n° 305 con indicazioni “III Corno, Sella della Pila, Vetta (Monte Barro = un’ora e 20’).
Seguiremo in salita sempre l’impegnativo sentiero 305 delle creste.
Giunti ad uno slargo con fontana, lasciamo la mulattiera e prendiamo il sentiero che sale a sinistra e prosegue nel bosco in decisa salita. Usciti dal bosco, costellato dalle prime fioriture primaverili, il sentiero diviene ripido e ci conduce ai tre corni, il III° Corno a 768 m., il II° a 791 m.,il I° a 814 m., che saliamo uno dopo l’altro superando alcuni passaggi su facili roccette.
Ammiriamo intanto il panorama ad ovest verso i laghi di Annone, Pusiano e Oggiono, ad est verso il Lago di Garlate, Lecco e il Resegone, peccato la foschia che non ci permette di godere appieno dello stupendo panorama.
Il tratto che ci separa dalla vetta è un po’ impegnativo, saliamo lungo uno scosceso sentiero che in un punto in particolare richiede una breve arrampicata su roccia di un paio di metri.
Nonostante la modesta quota di soli 922 metri, la vetta offre dei superbi colpi d'occhio sulle montagne circostanti (verso il Resegone e le Grigne ad est e il Moregallo, i Corni di Canzo e il Cornizzolo ad ovest) su Lecco, sui laghi di Oggiono, Pusiano e Annone, nonchè sul fiume Adda. Pasquale oggi compie gli anni e li vuole festeggiare salendo sull’alta croce del Redentore (datata 1900).
L’impresa non è facile perché l’alta croce non presenta appoggi , appigli e Pasquale deve contare e far forza solo sui muscoli delle braccia e delle gambe che si avvinghiano al tronco della croce per raggiungere le braccia su una delle quali può alla fine ‘appollaiarsi’ e sventolare felice la bandiera d’Italia.
Auguri, Pasquale, per la tua 66ma ‘primavera’, festeggiata con alcuni tuoi cari amici sulla vetta e sull’ardita croce del Monte Barro!
Per il ritorno non ripercorriamo il sentiero 305, ma scendiamo dal più facile sentiero 302 , che seguiamo fino all’Eremo, dove sostiamo per un buon caffè.
Proseguiamo e, poco sotto l’Eremo, ci immettiamo sul 307-Sentiero delle torri che ci riconduce in Via dell’oliva a Galbiate.

Per i riferimenti cartografici, geologici, storici, floristici e faunistici si rimanda all’esauriente sito del Parco Monte Barro

http://www.parcobarro.lombardia.it/_parco/

In particolare per la cartina ed i luoghi di maggior interesse:

http://www.parcobarro.it/barro/pdf/carta10.pdf

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PERCORSO SEGUITO (vedi cartina sentieri sul sito Parco Monte Barro)

SALITA (circa due ore) Galbiate-Via dell’Oliva sul Sentiero 305 ( III Corno, Sella della Pila, Vetta (Monte Barro = un’ora e 20’) > III° Corno 768 m.> II° Corno m.791 > I° Corno 814 m.>Vetta Monte Barro 922 m.

DISCESA:( circa un’ora e mezza) Vetta Monte Barro 922 m. > Eremo 741 m. sul sentiero 302 > Sella delle torri > Via dell’Oliva a Galbiate sul sentiero n°307

DISLIVELLO: 550-600 m.

ACQUA : Una fontana all’inizio del sentiero di salita

PUNTI D’APPOGGIO: EREMO con bar-ristorante sul sentiero 302 di discesa