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Il Monte Valgussera (2183 m) che costituisce il punto più alto delle piste di sci di Foppolo è ben conosciuto dagli sciatori che frequentano la nota stazione sciistica brembana, meno dagli escursionisti che non lo frequentano perché ‘rovinato’ dalle estese piste di sci. Concatenato col Pizzo Vescovo e al successivo Monte Brate invece è una cima che consente di compiere un bel giro ad anello sulle cime di media quota partendo da Foppolo. Il Pizzo del Vescovo presenta una bella forma a punta con un ripido versante roccioso rivolto su Foppolo e uno erboso ripido di salita sul versante nord-est ed è un bellissimo balcone panoramico sulle vallate di Foppolo, San Simone, Carona e le rispettive cime orobiche. Il Monte Brate si trova oltre la parte terminale del crinale sud-ovest del Vescovo e si affaccia dirupato a picco sopra la vallata di Carona. Non segnato sulle carte, semisconosciuto agli escursionisti, poco frequentato , merita invece attenzione per la sua posizione molto panoramica. PERCORSO Difficoltà : E Distanza: Km 7,8 Dislivello positivo 696 m – Perdita in elevazione -680 m Tempi: Anello complessivo 4/4.30 ore Acqua: rifornirsi alla partenza Piazzale Albergo K2 (1650 m) > Sentiero 205 - Passo la Croce (1953 m) > Monte Valgussera (2183 m) > Pizzo Vescovo (2175 m) > Monte Brate (1932 m) > Baita delle Cune (1900 m) > Sentiero 206 – Piazzale Albergo K2 Le previsioni per sabato 29 giugno 2016 danno tempo variabile e non prevista pioggia. Mi accordo con Debora e Prisca per una meta breve, di media quota e non impegnativa. Io ho già fatto il 7 giugno 2013 il giro ad anello del Pizzo Vescovo (2175 m) e del Monte Brate (Brate, 1932 m), partendo da Foppolo. Decidiamo di allungare l’anello, comprendendo anche il concatenato Monte Valgussera (2183 m). Raggiunto Foppolo, parcheggiata l’auto sul piazzale dell’Albergo K2 (1650 m), risaliamo per un tratto la pista di sci iniziale , seguendo la sterrata gippabile fino ad agganciare il segnavia 205, che risalendo accanto alla pista di sci in sterrata, ci porta al Passo della Croce a quota 1953 m, dove la vista sulla vallata di Foppolo si allarga sulla vallata e sulle montagne della Val Carisole ed oltre. Proseguiamo, seguendo la gippabile di servizio alla pista di sci ‘Valgussera’ , fino a raggiungere la prima cima dell’anello, il Monte Valgussera (1983 m). Come da previsione, purtroppo le nubi sparse del tempo variabile sono proprio sopra le nostre teste , coprono le cime circostanti più alte e ci negano la vista panoramica. Fioriture primaverili ci ripagano la mancanza di bei panorami verso le montagne circostanti. Seguendo una labile, ma comoda traccia, ci abbassiamo alla sella tra Monte Valgussera e Pizzo Vescovo, dove agganciamo il sentiero 206 per il Pizzo Vescovo che sale da Foppolo. Risaliamo in decisa, a tratti ripida ma ben gradinata salita, il sentierino 206 sul versante nord-est che ci porta con un po’ di fatica, in vetta al Pizzo Vescovo (2175 m), dopo aver lasciato sulla destra un grosso affioramento roccioso,e una successiva una gobba oltre la quale ci appare la croce di vetta, invisibile fino alla fine. Purtroppo il panorama spettacolare che si può ammirare da questa cima oggi ci è negato ! Intravvediamo solo a tratti la sagoma di alcune montagne circostanti. Decidiamo comunque di sostare sulla cima, accanto alla bella metallica croce di vetta, per tante foto di vetta e il pranzetto al sacco e &. Ogni tanto qualche spera di sole ci conforta e ci riscalda anche mentre scendiamo in cresta dal versante sud-ovest, abbassandoci di dosso in dosso al Monte Brate (1932 m), dove, dai cocuzzoli discendenti a picco sulla vallata, intravediamo la sottostante bella Carona. Sostiamo, confortati da qualche bella calda occhiata di sole, per un po’ di relax, alla Baita delle Cune (1900 m circa) , posta su un piccolo pianoro panoramico sulla vallata di Valleve. Poi scendiamo verso Foppolo percorrendo una traccia , che in saliscendi, attraversando i ripidi canaloni discendenti dal Pizzo Vescovo, ci conduce a raggiungere il raccordo col sentiero 206. Da qui in breve scendiamo alla Baita di partenza del sentiero 206 e rientriamo al parcheggio del K2. Un grazie alle amiche montagnine Debora e Prisca per la gradita, simpatica compagnia collaborativa con un arrivederci alla prossima |
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