Autunnale sul MONTE VENTUROSA (1999 m) il 9 ottobre 2017
PERCORSO
E (per escursionisti) = ore 3 di salita e due di discesa = Dislivello positivo 1016 m, negativo -992 m = Km. 7,87 - Punto d'appoggio alla Baita del Giacom, sempre aperta come bivacco d'emergenza. – Acqua assente, rifornirsi alla partenza.
Boffalora – La Vecchia - avvio sentiero 136 (1100 m) > Baita della Vechia ( 1380 m) > Passo di Grialeggio (1690 m) > Baita Venturosa (detta Del Giacom, 1834 m) >Monte Venturosa (1999 m) e ritorno sul percorso di salita.
ITINERARIO
Approfittando di una giornata libera, mio figlio Raffaele si unisce a me per una bella escursione autunnale sul Monte Venturosa, che sale per la prima volta.
Il 9 ottobre 2017, approfittando delle buone previsioni meteo, salendo da S. Giovanni Bianco alla frazione Pianca e successiva località Brembella, raggiungiamo in auto il punto di partenza all’avvio del sentiero 136 ( 1100 m circa ) , poco sopra le Case Buffalora, prima che la strada scenda alle località di Era e Cespedosio. Lasciata l’auto nello spazio parcheggio, prendiamo a sinistra il sentiero 136 (ben segnalato) per il Passo di Grialeggio e Monte Venturosa. Per buon tratto percorriamo la comoda stradetta agrosilvopastorale, a tratti sterrata, a tratti cementata.
Il cielo è sereno e splende il sole. Ci raggiunge l’amico Maurizio, che percorre insieme a noi un buon tratto di stradetta,
Terminata la sterrata, il segnavia 136 diviene sentiero che si inoltra, ora in decisa salita e col fondo coperto da un tappeto di foglie, nel bosco di prevalente faggeta, che splende di un bel colore rosseggiante.
Superata la Baita della Vecchia (1380 m), risaliamo a tornanti il vallone che ci conduce, passando sotto i contrafforti rocciosi del Venturosa, al Passo di Graleggio (1690 m).
Al passo il panorama si apre verso la Val Taleggio (con la sottostante Valle Asinina), il Resegone e le Grigne. Preso a destra il ripido, ma non difficile, sentiero per il Monte Venturosa (segnato con ben visibili bolli giallo-azzurri, in breve siamo al pianoro erboso della Baita Venturosa, detta localmente Baita del Giacom (1834 m). Saliamo senza difficoltà, proseguendo sul sentiero normale, risalendo gli ultimi tratti ripidi.
Faticando un pochino, raggiungiamo la vetta del Monte Venturosa (1999 m), con la bella croce.
Qui ci attende l’amico Maurizio, salito in vetta per variante impegnativa, arrivano poco dopo di noi amici di S. Pellegrino Terme.
La buona visibilità col cielo ricoperto da innocue nuvole sparse ci permette di ammirare un bellissimo panorama a 360° verso la Valle Brembana ad est e nord, la Val Taleggio ad ovest, verso le Orobie e fin verso le Alpi a nord e la pianura a sud..
Sostiamo in vetta per un bel po’, per il pranzetto al sacco, per foto e un po’ di relax .
Poi, seguendo il percorso di salita con qualche variante a vista, ci abbassiamo alla Baita del Giacom e al Passo di Grialeggio.
Riagganciato quindi il sent. 136, camminando simpaticamente quasi sempre su tappeti di foglie , rientriamo al punto di partenza.
Bel ritorno per me in autunnale sul Monte Venturosa in compagnia di mio figlio Raffaele, felice di essere salito in Venturosa per la prima volta.