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Due panoramiche cime delle Prealpi Orobiche, affiancate tra Val Brembana e Val Taleggio, raggiungibili da diversi punti di partenza. L’anello con salita dal Canalino dei Sassi, che si inerpica tra guglie e torrioni spettacolari, permette la più veloce e ‘divertente’ salita al Cancervo, impegnativa con neve, ma non difficile, e un rapido concatenamento col dirimpettaio Monte Venturosa, balcone panoramico sulla Valle Brembana, facilmente raggiungibile dal Passo di Grialeggio, e dal quale la successiva discesa ci riporta in poco tempo al punto di partenza. ACCESSO E PARCHEGGIO PERCORSO:
Siamo in tre Susi, Paolo, che salgono in Cancervo per la prima volta ed io, che faccio questo percorso ad anello per la terza vola,con noi la brava amica a quattro zampe Nika. La giornata è prevista e sarà con cielo sereno o poco nuvoloso, buona visibilità e temperatura poco fredda. Lasciata l’auto nello slargo antistante l’avvio del ‘Canalino dei Sassi’, poco oltre la Cascina di Piazzo, imboccato sulla sinistra il sentiero ‘Canalino dei Sassi’ segnalato, all’inizio con radi bolli gialli, percorriamo il primo facile tratto zigzagando sui pratoni che salgono sotto i contrafforti rocciosi dell’invitante Cancervo, per continuare la panoramica e ‘divertente’ salita con una interminabile serie di ripidi tornantini. Dopo un breve traverso, si apre un canale erboso stretto, in parte innevato, perché in zona d’ombra, nel quale si inerpica un ripido sentierino, rintracciabile grazie alle impronte sulla neve lasciate da qualcuno che ci ha preceduto, fortuna nostra; calzati i ramponi, entriamo a salire l’ultimo ripido tratto innevato del mitico Canalino dei Sassi, pestando neve, salendo tra pareti rocciose, torrini e guglie spettacolari.. Faticando un po’, raggiungiamo il termine del canalino nel punto in cui è posta, tra le rocce, una bella Madonnina. Superato il canalino, attraversiamo in falsopiano conche accidentate, con pascoli innevati alternati a faggete rigogliose e calpestando neve con numerosi affondi dove la neve è rammollita dal sole. Al bivio, poco evidente, anziché proseguire dritti a sinistra per la Baita Cancervo, prendiamo a destra la traccia, segnata da bolli gialli e dalle impronte nella neve da chi ci ha preceduto, che sale, nel valloncello iniziale, tra boschetti di bei pini mughi, per poi , a tornanti, raggiungere la cima del Monte Cancervo (1831 m). Dalla croce di vetta godiamo di un ampio panorama sulla Valle Brembana a sud, sulla Val Taleggio ad ovest, verso le Orobie a nord con il dirimpettaio Monte Venturosa in primo piano. Scendiamo quindi, pestando neve, verso nord, seguendo i bolli gialli, in direzione del Monte Venturosa che ci si presenta davanti ed immettendoci sul sent. 102 proveniente dalla Baita Cancervo. Ci abbassiamo con attenzione in ripida discesa al Passo di Grialeggio (1690 m), dove prendiamo sulla dx il sentiero di salita al Monte Venturosa, che , per breve tratto, coincide col sentiero 102. Seguendo il sentiero locale, ben segnato da bolli giallo-blu e in decisa salita, passando dalla Baita Venturosa (del Giacom, 1834 m) raggiungiamo la vetta del Monte Venturosa (1999 m), che offre un panorama ancora più ampio di quello di cima Cancervo, specie a nord verso le Alpi Orobie, dal Pizzo Tre Signori al Pizzo Arera ed oltre, fino alle Alpi Retiche. Sostiamo un bel po’ in vetta gustandoci un bel pranzetto al sacco con cin cin di ‘bombardino’ offerto da Susi. Gli scatti fotografici si susseguono a raffica ! Ci abbassiamo poi a vista alla Baita Caduta, dove agganciamo il sent. 102 che, seguito a vista libera, ci riporta al Passo di Grialeggio. Ci godiamo cammin facendo sul crinale della montagna un bellissimo tramonto verso il Resegone e le Grigne fin quasi verso il calar del sole ai fianchi del Resegone. Poco prima del tramonto imbocchiamo sulla sinistra il sentiero 136 innevato che scende con costante e moderata pendenza per il vallone tracciando un ampio traverso nelle faggete verso sud, fino a concludersi sulla strada carrabile nei pressi delle case di Buffalora, da dove, continuando a destra, in dieci minuti, rientriamo al parcheggio, nelle vicinanze della Cascina Piazzo. dove abbiamo lasciato l’auto il mattino. Contenti gli amici della bella escursione ad anello pestando neve su gran parte del percorso bello e vario e godendo di bei panorami e di un tramonto spettacolare verso il Resegone. |
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