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In vetta al Monte Valletto dal Monte di Sopra e al Monte Triomen il 21 settembre 2015
Bella montagna dalla sagoma slanciata che risalta tra la Valle Brembana e la Valtellina, il Monte Valletto si distingue per l’originale architettura della parete sud-est, dalla quale sembrano staccarsi due vertiginosi torrioni inclinati; inaccessibile all’escursionista da questo lato, è invece raggiungibile da ovest per la lunga cresta che passa dal Monte di Sopra.
E’ una salita davvero consigliabile, con pochi tratti impegnativi, che si svolge tra panorami memorabili in un crescendo divertente dai facili sentieri erbosi all’erto ma non difficile assalto finale alla vetta.
PERCORSO: Piani dell’Avaro (1700 m. circa) > Monte Avaro (2088 m.) sul 109A > Monte di Sopra (2269 m) > Monte Valletto (2371m > Monte di Sopra > Colletto dell’Avaro > Monte Triomen (2245 m) > Piani dell’Avaro dal sentiero 109A. Escursione EE per il tratto di salita impegnativa, ma non difficile, dal Monte di Sopra alla cima del Monte Valletto, e di salita discesa dal Monte Triomen. Circa tre ore di salita al Valletto e tre di passaggio e discesa dal Monte Triomen. Dislivello complessivo 900 m; 8 Km circa, acqua presente sul percorso eccetto che sul Monte di Sopra e sul Valletto. Punti d’appoggio ai Piani dell’Avaro: Rifugio Albergo Monte Avaro, Ristorobie e ‘Al Ciàr’ . Gran bel ritorno in Valletto per la quinta volta, mentre Prisca con Stelina, amica e compagna d’escursione, ci sale per la prima volta e ne rimane entusiasta. Seconda volta per me per il Monte Triomen. Uno splendido Valletto contornato da un bel tris di cime ! Raggiunto in auto il Rif. Albergo Monte Avaro, saliamo al Monte Avaro, seguendo il sentiero 109 A-INGR. 101 che sale in direzione NO, tagliando in diagonale tutta la costa del Monte Avaro. Raggiungiamo in meno di un’ora il colletto del Monte Avaro, dove, imboccato il sentiero 101, superata la bella pozza per l’abbeverata, scolliniamo sulla vicina conca che ospita il bell’alpeggio della Baita Alta, 1997 m, ricavata con felice intuizione fra enormi massi franati dal Monte Valletto. Prima di raggiungere i massi, seguiamo, sulla destra, una traccia di sentiero a mezza costa che, salendo in alcuni tornanti, ci porta in poco tempo in quota in cresta verso la cima del Monte di Sopra (2669 m). Intanto il bel cielo sereno si sta coprendo di nuvole e le nebbie rivestono a tratti anche il versante brembano del Valletto, mentre sul versante valtellinese e sulle Alpi Retiche splende il sole. Ora il sentiero, in saliscendi prosegue su cresta, a tratti erbosa, a tratti rocciosa, si fa impegnativo fino a raggiungere un cospicuo roccione. La cresta quindi diviene ripida e rocciosa e serve l’uso delle mani. Saliamo con prudenza, incontrando famigliole di camosci (femmine con piccoli) che ci osservano. Raggiungiamo, dopo meno di tre ore di salita dai Piani dell’Avaro, la cima del Monte Valletto (o Cima di Salmurano 2371 m). Il panorama, già bello in salita, diviene, sulla cima, grandioso, visibile purtroppo solo a nord verso la Val Gerola, la Valtellina e le Alpicol Disgrazia dominante, mentre a sud, il panorama sulla Valle Brembana e le sue cime ci è negato dalle nebbie vaganti.Possiamo ammirare a tratti solo le cime vicine del Ponteranica, della Quota 2309.. Bella la vista sui sottostanti Laghetti di Ponteranica, …basta spingersi con attenzione sul filo di cresta della cima per vederli e fotografarli quasi in perpendicolo...basta non soffrire di vertigini! Dopo esserci goduto lo spettacolo, consumato il pranzetto al sacco al sole che ci ha riscaldato per una mezz’oretta e scattate molte forografie anche panoramiche, scendiamo, seguendo il percorso di salita, con molta attenzione, incontrando di nuovo stambecchi femmine con i piccoli. Alla bella grande pozza dell’abbeverata al colletto al Monte Avaro, lasciato il sentiero 101, saliamo a sinistra il primo tratto di sentiero per la Bocchetta del Triomen, che abbandoniamo ben presto per seguire a destra in leggera salita una labile traccia di sentiero alle pendici del Triomen. Più avanti, seguendo ad intuito visivo la linea di un costolone, saliamo su labile traccia un erto sentierino che si arrampica fino in cresta di vetta del Triomen (2245 m). Raggiunta la cima, purtroppo la nebbia non ci permette di godere del panorama, quindi scendiamo con attenzione, rinunciando alla discesa dell’intera accidentata cresta , passando dagli ‘omen’ posti sul cocuzzolo di elevazioni della cresta. Rientrati al collettop del Monte Avaro , scendiamo ai Piani seguendo il sentiero di salita 109A. Per maggiori informazioni consulta ‘I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ di Piero Gritti e Sergio Papucci, Ed. Blu, alle pag. 147-149 |
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