|
Al Pizzo Grande del Sornadello (1574 m) e al Monte Molinasco (1179 m) da Alino di S. Pellegrino Terme il 16 marzo 2022 Nel ricordo dell’amico Alberto Giupponi, vittima del coronavirus il 16 marzo 2020, col quale ero salito sul Pizzo Grande, la nostra prima volta, esattamente 15 anni fa il 16 marzo 2007. (https://www.pieroweb.com/fotobrembane/sornadello_foldone/sornadello_foldone.htm) PERCORSO Difficoltà: Escursionistica Mercoledì 16 marzo 2022, prevista discreta giornata primaverile con nubi sparse, ma saranno dal pomeriggio nubi estese cariche di sabbia del Sahara ! Raggiungo da S. Pellegrino Terme la frazione di Alino (687 m) dove parcheggio l’auto. Imboccata sul segnavia 506 C la strada agrosilvopastorale, seguendo all’inizio la strada asfaltata e poi la mulattiera stracolma di ellebori in fiore raggiungo in circa 45’ Ca’ Boffelli (974 m), una piccola contrada dalle tipiche costruzioni in pietra. Nei pressi della fontana, imbocco la comoda strada-mulattiera in decisa salita che mi porta alla Bocchetta del Ronco (1095 m) . Ormai, lasciato il segnavia 506 C, imbocco Il sentiero segnalato per ‘Baite Sornadello – Pizzo Grande’ che si inoltra nel bosco inizialmente di alta abetaia poi di faggeta e infine di bosco ceduo, che sale prima in leggera pendenza e poi in decisa salita fino a raggiungere, la Baita bassa del Sornadello (1370 m), con accanto una grande pozza d'acqua ancora ghiacciata e ricoperta da neve . Dalla prima baita salgo comodamente alla seconda, Baita alta del Sornadello (1407 m), situata in una bella conca pascoliva con al centro una bella pozza d’acqua in parte lievemente ghiacciata. Proseguendo seguo, risalendo oltre il soprastante capanno di caccia, il sentiero con bolli rossi ben visibili sulle piante. Sul percorso una piccola sorgente, l'unica, da ritrovare con attenta ricerca. Al bivio tra il Foldone e il Sornadello, proseguo lungo il sentiero di destra per il Pizzo Grande con spettacolari faggi secolari. Nell'ultimo tratto il sentiero si sviluppa stretto sulle ripide pendici della cresta, diventando lievemente impegnativo, ma non pericoloso, fino a raggiungere la grande croce del Pizzo Grande del Sornadello (1574 m). Dal Pizzo Grande non posso però godere del solito splendido, ampio panorama a 360° perché il cielo si è ricoperto di nuvole estese cariche , come poi comunicato dalle previsioni meteo, di sabbia giallo-rossastra del Sahara. Mi accontento stavolta con scarsa visibilità del panorama da un lato sulla media Valle Brembana con veduta aerea sul sottostante S. Giovanni Bianco e le sue numerose frazioni e contrade fino a intravvedere frontalmente Dossena, Zambla, l'Arera, il Menna, l'Alben e, salendo oltre la croce dal versante ovest, discreta vista sulla Valle Taleggio con i suoi paesi ed i suoi monti. Verso nord discretamente visibili il Cancervo e il Venturosa, verso sud invece il Foldone, il Ronco-Molinasco, lo Zucco, e , a seguire, la pianura. Mi attardo accanto alla croce per un bel po’ ammirando il discreto panorama odierno, scattando foto panoramiche e godendomi anche un buon pranzetto al sacco. Poi scendo seguendo il sentiero segnalato per il Molinasco, ripassando quindi dalle Baite del Sornadello fino a raggiungere la Bocchetta del Ronco, dove prendo a sx l’evidente sentiero segnalato che sale al Monte Molinasco. Dalla cima del Monte Molinasco, dove si innalza una caratteristica tre-croci con annessa cappella, posso godere una discreta vista panoramica sulla conca di S. Giovanni Bianco e la media Valle Brembana. Scendo quindi, seguendo il sent. 506C, alla Baita Molinasco degli Alpini di S. Giovanni Bianco (1105 m) da dove mi abbasso a Ca’ Boffelli per poi rientrare ad Alino, concludendo così una bella escursione che mi ha regalato splendide fioriture su sentieri dei monti vicino a casa, ripercorsi nel ricordo dell’amico Alberto. |
Immagini totali: 77 | Create web photo albums with Jalbum | Chameleon skin | Aiuto |