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PERCORSO Ero già salito alcuni fa dalla Forcella di Bura alla Sella del Sornadello in invernale in compagnia di Massimiliano Grigis, pestando un bel po’ di neve in quota. Ci eravamo fermati alla sella perché difficile proseguire per l’abbondante neve, eravamo rientrati ripercorrendo in discesa il sent. 595 del Sornadello. Stavolta ho voluto salire per la prima volta al Monte Foldone sul sent. 595, partendo dalla Forcella di Bura, provando a fare un bell’anello, rientrando quindi in discesa dalla Sella del Sornadello, discesa già fatta . Raggiunta in auto la Forcella di Bura (900 m circa), salendo la strada provinciale di Valle Brembilla SP 24 (imboccata ai Ponti di Sedrina sulla provinciale di Valle Brembana-BG), passando da Brembilla prima e da Gerosa poi, parcheggio l’auto nello slargo alla Forcella, dov’è posto un pannello turistico-informativo sulla Valle Taleggio e l’indicazione del sent. 595 per i Monti Foldone e Sornadello che segnala h 2.30 per il Foldone e h 2 per il Sornadello.. Imbocco quindi la stradetta sterrata che in circa 25’ mi porta presso un capanno in località Sabbioni,dove lo sterrato cede il posto al sentiero che poco più avanti si inerpica in decisa salita tra le rocce fino a raggiungere un bivio dove si biforca indicando le direzioni a sx per il Sornadello, a dx per il Foldone. Prendo il 595 di dx per il Monte Foldone, che salgo per la prima volta. Il sentiero si snoda ben tracciato e ben tenuto e sistemato la scorsa estate dai volontari del CAI di Val Brembilla, sale nel bosco di carpini neri e faggi, colorati d’autunno. Purtroppo il cielo è parzialmente nuvoloso, i panorami e i colori non li godo appieno. Quando il bosco si dirada, il sentiero, sempre ben tracciato, si affaccia su una splendida balconata su scenari suggestivi fatti di pareti rocciose, torrioni, pinnacoli, guglie, forre, strapiombi. Eppure il sentiero se la cava bene, guidando l’escursionista a superare con una certa facilità passaggi che a vista sembrano difficili. Il sentiero comunque a tratti è lievemente esposto e serve prestare la debita attenzione. Superato un ultimo tratto ripido si sbuca nei pressi di un capanno alla sella tra il Sornadello e il Foldone , dove, poco sotto, il sentiero si suddivide in tre direzioni, prendo il sentiero di dx per il Monte Foldone. Raggiunta in breve in saliscendi il pianoro dell’Alpe Foldone con la Baita-Casera (1449 m) risalgo a vista tra larici colorati d’autunno sulla cima del Monte Foldone (1502 m) dove godo il panorama a sud sui sottostanti Castel Regina e Corna Camoscera e verso la Val Brembilla e la Valle Imagna con in lontananza il Resegone e a nord verso il Sornadello e, più lontano, le Grigne e le Alpi Orobie. Peccato che il sole non si fa vedere e il cielo rimane coperto da scorrimenti nuvolosi. Sui pratoni sottostanti la cima due camosci mi avvistano e, dopo un verso d’allarme, si allontanano. Riesco a fotografarne al volo uno mentre corre veloce. Mi godo la cima del Foldone, consumando un buon pranzetto al sacco e godendo i bei panorami. Mi abbasso quindi al pianoro della Baita-Casera e rientro alla sella tra Foldone e Sornadello, dove, all’incrocio dei sentieri, imbocco quello a sx in direzione Sornadello-Pizzo Grande. A dire il vero sbaglio, seguendo la traccia bassa, per cui a vista risalgo, anche a fatica, a riprendere il sentiero che corre più alto. In pratica passo, percorrendo la faggeta, poco sotto la cima del Sornadello (1580 m), da dove proseguo sul sentiero in saliscendi fino a raggiungere la Sella del Sornadello (1530 m) . Sono al punto di partenza della discesa del sent.595 alla Forcella di Bura, ma prima vado avanti ad ispezionare il sentiero in direzione Pizzo Grande. Visto che il tempo passa e che il cielo ormai nuvoloso non promette nulla di buono, rientrato alla Sella del Sornadello, imboccato il sent. 595 in direzione Forcella di Bura, scendo nella lunga faggeta seguendo sempre con attenzione i preziosi bolli rossi sui tronchi degli alberi e qualche ometto di sassi per non smarrire il sentiero, non facile da tenere in un sottobosco tutto ricoperto da tappeto di foglie secche che rendono un po’ difficoltoso riconoscere il tracciato del sentiero. Rientro quindi al bivio del sent. 595 dove chiudo il bell’anello Foldone-Sornadello iniziato il mattino. Termino l’escursione rientrando alla Forcella di Bura, contento di aver compiuto per la prima volta questo bel percorso. |
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