MONTE CORNO (1030 m) e PIZZO RABBIOSO (1151 m) da Santa Croce- Salvarizza di San Pellegrino Terme (923 m) il 14 novembre 2017
MONTE CORNO (1030 m) e PIZZO RABBIOSO (1151 m) da Santa Croce- Salvarizza di San Pellegrino Terme (923 m) il 14 novembre 2017
PERCORSO
SALITA
Salvarizza (923 m) > per stradetta gippabile (passaggio da amico su Panda 4x4) e sentiero Monte Corno (Crus di Coregn) 1030 m > per sentierino passando da due capanni Pizzo Rabbioso – cima (1151 m)
DISCESA
In senso inverso il percorso di salita, salvo l’ultimo tratto dal Monte Corno a Salvarizza fatto sul sentiero del roccolo del costone.
Difficoltà: per escursionisti con spiccato senso di orientamento su sentieri non segnalati
Dislivello complessivo: meno di 400 m
Distanza: 5 km circa
Tempi: oltre 3 ore
Acqua assente: rifornirsi alla partenza
Escursione breve, ma non banale, fattibile in mezza giornata.
Non ho mai salito il Pizzo Rabbioso (1151 m) , la montagna più alta della costiera montuosa Pizzo di Spino-Croce di Bracca-Pizzo Rabbioso, che separa la bassa e media Val Serina (Comuni di Bracca e Algua) dalla Val Brembana (Comune di San Pellegrino Terme).
Montagna si può dire di casa, che vedo da una vita, della quale ho percorso una diecina d’anni fa, sentieri sui ripidi fianchi verso la Val Serina sul sentiero 397 e verso Santa Croce di San Pellegrino Terme.
Son desideroso di salire ad ammirare la bella croce posta quest’estate sulla cima sud.
Intendo fare un bell’anello del Pizzo Rabbioso, salendo da Salvarizza (932 m) in territorio di Santa Croce (772 m) frazione di San Pellegrino Terme.
Sulla mappa il percorso risulta fattibile...salire da nord sulla cima del Pizzo Rabbioso (1151 m) e da quella scendere per cresta alla nuova Croce , posta sulla punta più a sud.
Mi rimane l’incognita della traversata in cresta da nord a sud...che pochi han fatto e che a loro detta risulta a tratti affilata ed esposta e con tratti di sentiero scosceso su erba scivolosa.
Comunque salgo a vedere di persona!
Il 14 novembre 2017, bellissima tersa fresca giornata di novembre, salgo in auto, seguendo sulla provinciale la deviazione per Dossena, da San Pellegrino Terme alla frazione di Santa Croce (772 m) e proseguo fino alla località Salvarizza (923 m) dove parcheggio.
Avviatomi a piedi sulla stradetta gippabile, mi raggiunge una Panda 4x4 e chiedo al conducente informazioni sul percorso per il Pizzo Rabbioso. E’ il signor Silvano che sale ad un capanno sul sentiero per il Rabbioso. Mi offre gentilmente un passaggio fin dove può salire la macchina poco sotto la cima del Monte Corno.
Silvano si accorda con me per rivederci al capanno più avanti dopo che io sia salito al Monte Corno (Crus di Coregn, 1030 m).
Salgo a piedi in decisa salita alla cresta del Monte Corno che percorro ed in breve raggiungo la vetta con la bella nuova luminosa croce in metallo che sostituisce quella precedente in legno che avevo visto quand’ero salito 12 anni.
Dopo breve sosta ‘fotografica’ ai panorami, proseguo sul sentierino di cresta, supero alcuni dossi e arrivo ad una forcella tra Monte Corno e Pizzo Rabbioso, dove reincontro l’amico Silvano che premurosamente mi spiega a vista il percorso che devo compiere per salire al Pizzo Rabbioso.
Saluto e ringrazio Silvano e , ripreso il cammino, seguendo un sentierino nel bosco, raggiungo una prima sella per proseguire fino ad una seconda dov’è posto un altro capanno con vista sulla Val Serina. Qui, seguendo l’indicazione, prendo il sentierino che sale decisamente in cresta, tra boscaglia di alti pini mughi a raggiungere la cima del Pizzo Rabbioso (1151 m), segnata da un ometto di sassi.
Bello il panorama da un lato sulla media Val Brembana e dall’altro sulla val Serina con le cime innevate di Alben, Arera e Menna!
Osservando attentamente a sud vedo in lontananza la nuova croce posta sulla punta più a sud del Pizzo Rabbioso, che segue ad altre punte scoscese poste sui versanti scoscesi del Rabbioso verso Val Serina (Frerola-Pagliaro) e verso Val Brembana (Santa Croce di San Pellegrino Terme).
Discendo con attenzione, su sentierino, tracciato sul filo di cresta tra roccette e anche su erba secca e scivolosa, un primo tratto finché mi sento sicuro, ma, giunto ad un passaggio molto esposto per i miei gusti, ritorno sui miei passi prima di ritrovarmi in difficoltà. Sono solo e non voglio rischiare!
Detto fatto, domani altra bella giornata annunciata salirò alla nuova croce del Pizzo Rabbioso salendo da percorso fattibile e sicuro !
Rientrato alla cima rifaccio in senso inverso il percorso di salita soffermandomi nei punti più panoramici, come alla ‘Crus di Coregn’ scattando fotografie nella calda luce del tardo pomeriggio.
Sceso al punto di partenza del cammino a piedi, dove mi aveva portato in Panda 4x4 l’amico Silvano, anziché seguire la strada gippabile, scelgo di scendere dal sentiero del ‘costone’ nord del Corno passando per un altro bel roccolo ed abbreviando il percorso.
Arrivato a Salvarizza, e salgo in auto che ormai il sole è tramontato dietro il Sornadello.
Sceso a Santa Croce, dopo un ultimo saluto alle montagne salite e alla bella chiesa attorno alla quale si accendono le prime luci della sera.
Caro Pizzo Rabbioso, oggi ho salito la tua cima, la punta più alta, quella a nord, tentando di passare alla croce posta sulla punta più a sud, domani salirò alla bella nuova croce con le penne d’alpino partendo da Bracca in Val Serina !