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Anello Monte Ocone (1410 m) e Corna Camozzera (1452 m) dal Pertus (1300 m) il 5 gennaio 2015 (Dove osano i camosci!) PERCORSO Per EE (Escursionisti Esperti) – Dislivello (guadagno-perdita in elevazione 910 m – Distanza Km. 11 – Tempo salita (Corna Camozzera) ore 3.30 – complessivo ore 6.00 – Acqua assente Forcella Alta di Costa Valle Imagna al Pertus (1300 m) > sul sentiero 571 - Passo del Pertus (1193-1214 m)> Sul sentiero 588 - Anticima-croce Monte Ocone (1363 m) > Monte Ocone (cima 1410 m) > Corna Camozzera (1452 m) > La Passata (1244 m) > sul sentiero 802 (via lunga) - La Sella (1095 m) > ex-Convento > sul 571 rientro alla Forcella Alta La Corna Camozzera insieme all’Ocone costituisce il tratto più roccioso della lunga dorsale che, staccandosi, alla Passata, dal Resegone raggiunge il Monte Tesoro e quindi l’Albenza-Linzone per terminare nella bassa vallata del Brembo. La lunga dorsale divide la Valle Imagna dalla Valle della Galavesa, dove è adagiato l’ameno paesello di Erve. Il percorso ad anello di queste due cime poco conosciute e poco frequentate offre all’escursionista un percorso quanto mai vario e ‘divertente’ , passando dal comodo sentiero 571 tra Forcella Alta di Costa Imagna e Passo del Pertus con spettacolari scenari di faggi secolari al frizzante, tormentato, impegnativo sentiero 588 che si sviluppa dal Passo del Pertus alla Passata in continui impegnativi saliscendi sul filo di cresta delle cime del Monte Ocone (anticima 1363 m , cima 1410 m) e della Corna Camozzera. La salita-discesa alla croce del Monte Ocone è di livello escursionistico, mentre le cime del Monte Ocone e della Corna Camozzera sono riservate ad escursionisti esperti. 5 gennaio 2015, giornata tersa e fresca ma non fredda , Claudio ed io, parcheggiata l’auto alla Forcella Alta (1300 m circa) di Costa Valle Imagna, imboccato il segnavia 571, passando dal bel laghetto ghiacciato, raggiungiamo prima l’ex-convento-colonia poi il Passo del Pertus (1214 m), attraversando il Ponte degli Spagnoli. Al bivio, lasciato sulla destra il sentiero 571, imbocchiamo a sinistra il ripido sentiero 588 che con stretti tornatni ci porta in vetta all’anticima del Monte Ocone (1363 m) , dov’è posta una croce e da dove si gode una panoramica vista verso la Valle Imagna e le Orobie ad est e la Brianza con i laghi di Annone, Oggiono, Pusiano ad ovest. Sceso con attenzione un tratto ripido su sentiero un po’ scivoloso risaliamo poi a riprendere la dorsale e passare sul versante di Erve. Ci abbassiamo bruscamente di nuovo per poi risalire un erto canalino di terra che ci immette in una ripida valletta erbosa dove il sentiero sale con andamento intelligente sfiorando le rocce fino a conquistare la vera vetta del Monte Ocone (1410 m) con splendido panorama sulla Valle Imagna da un lato e sulla Brianza dall’altro. Continuiamo sul filo di cresta che si stringe e diviene più tormentata, impegnandoci a ‘saltellare’ tra le roccette. Arriva qui il punto più impegnativo della traversata, un diedro, piccolo labirinto di roccioni che si scendono con l’aiuto indispensabile delle mani fino ad una spaccatura profonda alcuni metri e larga circa un metro, che si deve superare con un …saltello ben ponderato, come quello dei camosci, non per niente la Corna si chiama ‘Camozzera’ ! Seguendo sempre i bolli che non mancano mai, riguadagnata la dorsale, proseguiamo in saliscendi impegnativi su cresta panoramica fino all’ultimo ripido strappo finale che ci catapulta sulla cima della Corna Camozzera (1452 m) , presidiata dalla sentinella di un omino di vetta. Panorama mozzafiato verso il dirimpettaio Resegone con la snella Cima Quarenghi , verso le Grigne, il Magnodeno e Cresta della Giumenta, la Valle Imagna, i laghi brianzoli, il Monte Rosa... Riprendiamo il sentiero che si mantiene frizzante mentre con lieve pendenza prosegue sulla dorsale nord della Camozzera, che non finisce mai, mantenendoci in costante divertente tensione per appoggiare bene i piedi e, a tratti, anche le mani. Dalla linea di cresta ci abbassiamo nel bosco sul versante valdimagnino fino ad attraversare una bellissima valletta sospesa tra le rocce. Ancora un po’ di discesa e siamo alla Passata (1244 m) , dove sostiamo, ci rifocilliamo e rilassiamo per un momento. Valutiamo se conviene ritornare al Passo del Pertus dal valdimagnino 571 che ormai è tutto in ombra o invece dirottare sul versante occidentale esposto al sole seguendo il sentiero 802 che scende dalla Capanna Alpinisti Monzesi. Scelta la seconda soluzione, ci abbassiamo su sentierino-scorciatoia fino a raggiungere il sentiero 802 che imbocchiamo e seguiamo costeggiando da nord a sud l’intero versante ovest della Camozzera e dell’Ocone, seguendo sempre ai bivi l’indicazione per il Pertus. Lungo questo sentiero ma ha il vantaggio d’inverno ci mantenere l’escursionista al sole pomeridiano. Raggiungiamo ‘La Sella’ (1095 m) da dove risaliamo a raggiungere l’ex-Convento mentre il sole sta calando e ci offre lo spettacolo di un bel tramonto che godiamo fino a rientrare alla Forcella Alta a tramonto inoltato. Un gran bel percorso, vario, mai monotono o banale, impegnativo e ‘divertente’ nel medesimo tempo in un ambiente poco antropizzato, selvaggio, che ti tiene sempre in tensione, a tratti anche alta nei passaggi impegnativi. Provare per credere !!! |
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