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MONTE MINCUCCO (croce 1832 m - cima 2001 m) ad anello dal piano del Lago di Valmora il 31 agosto 2024. Il Monte Mincucco, panoramica cima (2001 m), elevazione posta su ampia cresta, facile da raggiungere sulle pendici del gruppo Ponteranica e Valletto, segnata da due omini di pietre. L’elevazione si abbassa su pascoli fino alla Baita Mincucco (1840 m) con accanto altare in pietra con piccola croce in ferro e si conclude con un impervio sperone roccioso, sulla cui cima è posta una grande croce di legno (1832 m), cara e frequentata dagli abitanti di Santa Brigida, che si ritrovano d’estate per una Messa celebrata all’altare in pietra vicino alla Baita Mincucco. La cima del Monte Mincucco (2001 m), si raggiunge facilmente partendo dai Piani dell’Avaro (1700 m), da dove si può discendere alla Baita (1840 m) con le croci, come ho già fatto io, oppure, con percorso più lungo e più impegnativo, partendo da Caprile Alto, frazione di Santa Brigida (970 m), risalendo dalla Val Serrada alla Baita Mincucco (1840 m), al torrione roccioso con croce (1832 m) e da qui alla cima del Mincucco (2001 m). Raggiungibile, volendo, anche partendo da Ca’ San Marco-Lago di Valmora...e stavolta, fatta già tre volte con piacere, mi ispira di farla una quarta volta in compagnia di Debora ed Erica, cha già son salite al Mincucco dai Piani dell’Avaro, ma vogliono raggiungerlo dal Lago di Valmora. PERCORSO: Partenza e parcheggio: slargo al tornante poco sotto il Rifugio Passo San Marco 2000 in vicinanza alla Caseara Alpe Aga (1757 m) > Stradetta sterrata del segnavia 110 – discesa con scorciatoie al pianoro del Lago di Valmora (1544 m) > Sentiero non ben segnalato per il Mincucco – Baita Stallone (1635 m) > Alpe Parissolo con Baita ‘I Plata’ con barek > Baita ‘Minchuchi’ con barek > Baita Mincucco (1840 m) > Altare in pietra con croce in ferro > Torrione roccioso con croce in legno (1832 m) > Salita al Monte Mincucco (2001 m) e costiera seguente > Baita Foppa (1989 m) > Valle di Ponteranica > Valloncello Alpe Agheta con Baita Parisolo (1821 m) > Casera Ponteranica (1606 m) > Rientro in salita (sent. 110) su stradetta sterrata e scorciatoie al punto di partenza. Dislivello: 716 m Distanza: Km 10,56 Difficoltà: E (per escursionisti) con brevissimo tratto impegnativo un po’ esposto nella salita alla croce dello sperone roccioso del Mincucco (salita opzionale) Tempi:4/5 ore circa per l’intero percorso DESCRIZIONE Sabato 31 agosto 2024, annunciata bella giornata, ritorno per la quarta volta, in compagnia delle amiche Debora ed Erica (che compiono questo percorso per la prima volta, sul Monte Mincucco (croce 1832 m e vetta 2001 m), partendo da Ca’ San Marco-Lago di Valmora, seguendo un interessante percorso insolito ad anello suggeritomi dall’amico Fulvio Sonzogni, In auto da Zogno-Piazza Brembana-Mezzoldo-Madonna delle nevi-Fraccia, raggiunto l’ultimo tornante all’altezza della Casera Alpe Aga (1759 m) poco prima del Rif. Passo San Marco 2000, lasciamo l’auto su un grande slargo dove prende avvio la sterrata ENEL che discende al Lago di Valmora, segnata anche come sent. 110. Discendiamo nella conca-pianoro verso il lago di Valmora (1544 m) seguendo la sterrata e sentieri-scorciatoie. Appena superato un ponticello, a sinistra, oltre una bacheca con manifesto sulla ‘Via Mercatorum’ , imbocchiamo il sentiero (non segnalato, ma intuibile) per il Mincucco ,salendo dopo breve tratto a sx alla Casera Parisolo da dove proseguiamo in decisa salita per il Mincucco. Passato poco sopra il barek (recinto di pietre per mandrie e greggi) della Baita ‘I Palta’ , dove pascolano mucche di mandria in alpeggio, risaliamo in decisa salita fino a raggiungere la Baita Minchuchi e il suo grande barek esteso sulle pendici di un’altura. Proseguiamo sul sentiero che sale in traverso sui ripidi fianchi del Mincucco con vista sul sottostante Lago di Valmora fino a raggiungere gli estesi pratoni del Mincucco. Discesi allo stallone della Baita Mincucco (1840 m), attraversiamo il grande barek e ci ritroviamo al pianoro erboso dov’ è posto un altare in pietra con croce in ferro e scultura di Cristo crocefisso che invita a volerci bene. Luogo di devozione degli abitanti di Santa Brigida dal 1984.da quando ogni anno si ritrovano d’estate per una Messa celebrata all’altare in pietra vicino alla Baita Mincucco . Ci avviciniamo allo sperone roccioso con la croce lignea (1832 m), e , superando attenzione un breve tratto esposto, raggiungiamo la croce lignea di vetta con ampia vista panoramica sulla valle.. Ripassiamo quindi dalla Baita Mincucco, risaliamo su sentierino per pratoni e arbusti fino in vetta al Monte Mincucco (2001 m), segnata da un bell’omino, da dove il panorama si allarga soprattutto verso la costiera Triomen-Tribortoi-Valletto, il Ponteranica, il Verrobbio, il Pizzo delle segade e il Fioraro. Mentre ci godiamo i bei panorami, ci gustiamo anche un buon pranzetto al sacco. Proseguiamo poi in saliscendi sulla costiera del Mincucco godendoci il panorama verso la vetta del Monte Mincucco colorata di verde estivo e il sottostante sperone roccioso del Mincucco appena saliti e verso le valli e le cime dell’alta Val Brembana. Raggiunta poi Baita Foppa (1989 m) , anziché procedere ad agganciare il sent. 101 per rientrare a Ca’ San Marco, rientriamo al punto di partenza scendendo la Valle di Ponteranica non sul lato sinistro passando dall’Alpe Ponteranica, ma sul lato destro, dall’Alpe ‘Agheta’. Scendiamo quindi per traccia dal valloncello accanto al torrente Ponteranica incassato in dirupi. Seguendo la traccia raggiungiamo Alpe ‘Agheta’ con la Baita Parisolo (1821 m) dove il sentiero diviene ben tracciato. Scendiamo infine sul sentiero in Alpe ‘Agheta’, fino a raggiungere il pianoro pascolivo della Casera Ponteranica (1606 m) e da lì , chiuso il bell’anello del Mincucco, risaliamo per sterrata e scorciatoie al punto di partenza. Concludiamo l’escursione soddisfatti di aver compiuto io per la quarta volta, Debora e Erica per la prima volta, un insolito bel percorso ad anello intorno al Mincucco partendo da S. Marco-Lago di Valmora. Bello camminare su sentieri poco sconosciuti e frequentati soltanto o poco più dai mandriani della zona ! Non abbiamo incontrato sul percorso alcun escursionista, abbiam visto solo mandrie e mandriani. . |
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