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Al Lago Rotondo di Trona (2256 m) e sul Pizzo Paradiso (2493 m), solo in compagnia degli stambecchi l’8 luglio 2019 PERCORSO:
Difficoltà: fino al Lago Rotondo: E in generale (con brevi passaggi un po’ impegnativi nel tratto dal Passo-Bocca di Trona al Lago Rotondo in salita-discesa; presente un passaggio su roccette impegnativo, ma non difficile) solo per EE la salita-discesa Lago Rotondo – Pizzo Paradiso Tempi: Oltre 7 ore di cammino complessivo Bello ritornare sulle montagne del cuore ! L’8 luglio ritorno per la settima volta al Lago Rotondo di Trona, e per la quarta sul Pizzo Paradiso! Sono in solitaria ma per buoni tratti in compagnia degli stambecchi e mi godo splendide fioriture ! Bella giornata estiva con buona visibilità. Lasciata l’auto alla Curva degli Sciòcc (1508 m) sulla strada Cusio>Piani dell’Avaro, percorro il sentiero 108 , salendo la Val Salmurano fino all’inizio della conca, dove devio a sx imboccando il ripido-impegnativo sentiero 108 A (dei vitelli) che mi porta a raggiungere, agganciando il sent. 101, prima la Bocchetta di Valpianella (2210 m) e poi il vicino Passo-Bocca di Trona (2224 m). Lasciato il 101, imbocco, passando nell’alta Valle della Pietra (di Trona) sul versante valtellinese, il sentiero 148 sulla variante alta , in traverso per il Lago Rotondo. Perso dislivello per un momento, proseguo su un ben segnalato e lunghissimo traversone sul versante orientale del Giarolo, attraversando macereti, camminando a tratti in pietraie, fino ad arrivare ad un salto di roccia impegnativo, non attrezzato, da salire con attenzione, ricorrendo all’uso delle mani. L’ultimo tratto, prima su pietraie e poi a tornanti su pratone scosceso mi porta in quota fino ai 2256 del Lago Rotondo, incastonato in una selvaggia conca circondata dalla svettante cima del Pizzo di Trona (2510 m) e dalle cime del Falso Trona (2490), dalla quota 2500 m, dal Pizzo Paradiso (2493 m), dalla Torre del Lago (o Torre Maria). Dopo breve sosta seguo a sinistra un sentierino bollato che, risalito prima un sassoso ghiaione, poco sopra prosegue in un canale sempre più scosceso tra sfasciumi e roccette, in alto molto ripido e scivoloso! Mentre salgo la vista si allarga sul lago sottostante , su tutta la sua splendida conca e verso la Valle della Pietra. Mentre risalgo con attenzione il ripido, scosceso canalone, sono osservato per non dire seguito a breve distanza da alcuni stambecchi! All'improvviso tutto si spiana: sono alla Bocchetta del Paradiso (2457 m), un'ampia sella erbosa panoramica con magnifica vista sul versante nord del dirimpettaio Tre Signori. Mi godo la spettacolare compagnia di un bell’esemplare di stambecco maschio adulto, che tranquillamente non si scompone più di tanto, ma in ralax osserva il panorama verso le Alpi Retiche, permettendomi di scattare buone foto. Alla sinistra della bocchetta si eleva un piccolo e, tutto sommato, facile ‘panettone’, che salgo senza alcuna particolare difficoltà e mi ritrovo sulla vetta del Pizzo Paradiso (2493 m), con solo un piccolo omino di vetta. Bella ad est la vista panoramica verso la vicina Quota 2500 e il Pizzo di Trona (2510 m), sul sottostante Lago Rorondo, la sua conca, la Valle della Pietra e , a nord, verso il Pizzo Tre Signori (2554 m). Comunque Paradiso raggiunto dopo il purgatorio della faticosa salita ! In vetta mi godo, oltre al panorama, un buon pranzetto di vetta ed un momento di relax. Poi scendo al Lago Rotondo, seguendo con attenzione il percorso di salita. Il percorso di discesa del ripido canale si rivela più impegnativo in discesa che in salita! Sceso al Lago Rotondo, rientro alla Bocca di Trona, rifacendo in senso inverso il percorso di andata. Intanto il cielo si è rannuvolato e quindi lascio perdere l’intenzione di passare al Rifugio Benigni, raggiungendolo dalla Cima di Valpianella. Invece poco sotto la Bocca di Trona aggancio il sentiero 107A di Valpianella, già fatto altre volte. Scendo quindi la lunga, verde, solitaria, selvaggia Valpianella seguendo il tranquillo sentiero 107A, prima per i pascoli e poi, nell’ultimo tratto, attraversando l’abetatia. Mi godo anche un breve rinfrescante acquazzone , seguito, al termine, dalla comparsa in cielo dell’arcobaleno. Seguendo il 107A, risalgo ala Casera Valletto, da dove, rientrato sul sentiero 108, rientro alla Curva degli Sciocc, punto di partenza, felice della bella escursione su una montagna del cuore ! |
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